lunedì 19 dicembre 2011

Vicinanza alla comunità Senegalese

Domenica 18 Dicembre 2011 alle ore 16 in Piazza Martiri a Borgomanero, la Comunità Senegalese ha potuto esprimere la propria indignazione per la strage di Firenze.
È stato un importante momento di raccoglimento, a cui ho voluto essere presente, un’occasione di crescita e di confronto. L’accaduto di Firenze è una violenza razzista che non solo condanno, ma mi dispiace che un paese così ospitale come è sempre stata l’Italia possa essere luogo di questi episodi razzisti.
Bisogna valorizzare le identità etniche ed impegnarsi, affinché tutti coloro che vengono da paesi stranieri possano integrarsi veramente. L’Italia deve coltivare il seme della Pace. Inoltre non dobbiamo abbandonare le iniziative che il PD ha portato avanti fino ad oggi per il riconoscimento della cittadinanza italiana dei figli di immigrati nati in Italia.
Auguro ancora un sereno Natale a tutti ed in modo particolare ai nostri fratelli stranieri presenti nel nostro Paese e ai miei amici senegalesi!

mercoledì 14 dicembre 2011

Dolore e indignazione per i fatti di Firenze

Sono colpita e indignata per i recenti fatti che hanno scosso la città di Firenze.

Siamo sempre più spesso testimoni di fenomeni di intolleranza e odio verso gli stranieri: una tendenza razzista che mi preoccupa e per la quale auspico una reazione forte da parte di tutti i cittadini, specialmente in una città come quella di Firenze "aperta" all’integrazione e all’immigrato.

Non dobbiamo permettere che una cultura di questo tipo prenda il sopravvento, che i nostri figli crescano in un sistema di valori così compromesso.

Il gesto di questo militante di estrema destra, così come l’incredibile vicenda del campo Rom alla Continassa di Torino, devono farci riflettere e reagire.

Il mio abbraccio va alle famiglie dei fratelli Senegalesi colpiti da questa grave e ingiusta tragedia.

lunedì 12 dicembre 2011

ALL’OPERA PIA CURTI PER IL CONCERTO DI NATALE



Ho partecipato lo scorso 10 Dicembre presso l’Opera Pia Curti al Concerto di Natale.

Un appuntamento a cui partecipo sempre volentieri e per il quale ringrazio il direttore, Giovanni Tinivella. Presenti con me, Don Piero Cerutti, il Dott. Cusumano e il Dott. Fioramonti oltre all’assessore Borgna.

Un bellissimo momento, questo concerto, per gioire del periodo che precede il Natale insieme ai numerosi ospiti dell’Opera Pia Curti.

Quello che ci aspetta è un Natale sicuramente segnato dalla grave crisi: un momento in più per fermarsi a riflettere sui valori che accompagnano questo momento. L’Opera Pia mette al centro, quasi fosse uno slogan, la dignità della persona. Un valore che spesso non ha il posto che dovrebbe.

Proprio per questo motivo, vorrei porre l’accento sul grande lavoro dei volontari: anche grazie al loro infaticabile lavoro, si è potuto realizzare questo concerto.

A loro e ad A.n.t.e.a. Cisl va il mio ringraziamento.



mercoledì 7 dicembre 2011

Il mio intervento sulla mozione sul carcinoma ovarico

Intervento Sen. BIONDELLI oggi 7 dicembre in AULA al Senato

Anche come dichiarazione di voto favorevole per il Partito Democratico

MOZIONE 428 CARCINOMA - SENATO

La mozione in esame evidenzia un aspetto della salute della donna che, per numero di casi,oltre 5.ooo nuovi casi all'anno , per le conoscenze scientifiche oggi disponibili ed anche per le conseguenze sociali, merita anzi impone una notevole attenzione ed un’immediata operatività. Sono indispensabili iniziative ma anche decisioni che siano concrete ed efficaci per affrontare questa problematica così particolare e diffusa che riguarda la salute della donna che, peraltro, non dimentichiamo è caposaldo della famiglia anche nella cura e assistenza dei figli.

Purtroppo il tumore ovarico non da sintomi nella fase iniziale, non esistono ancora programmi di sceening scientificamente affidabili per la prevenzione ma, alcuni studi hanno dimostrato che una visita annuale dal ginecologo e l'ecografia transvaginale di controllo ,possono facilitare una diagnosi precoce, insieme con il dosaggio dei marker tumorali CA 125, però il CA al momento, non risulta attendibile perchè poco specifico. Questo marcotore è invece utile nel monitorare l'eventuale ripresa del tumore.

Illustrate le peculiarità di questa problematica sanitaria, la mozione richiama l’attenzione su talune indispensabili iniziative da adottare. A ciò aggiungo che, essendo una problematica digrande impatto sociale, necessita di concretezza e tempistica di breve tempo. Da tutti quanti, enti e istituzioni, nonché operatori, chiamati ad affrontare questa emergenza, si attendono senz’altro risposte operative, ma soprattutto una sinergia che è fondamentale per ottenere i risultati attesi.

Ed ancor più si tratta di coinvolgere le Regioni che, per la loro competenza istituzionale, per il compito di programmazione ed organizzazione, non devono far mancare il loro imprescindibile apporto nel dare linee guida ed indirizzi, ed in particolare non devono far mancare quel sostegno finanziario alle Aziende sanitarie, Preciso, peraltro, che non si tratta di maggiori risorse, ma di organizzare il territorio e quindi la prevenzione in modo adeguato, anche perché in una politica finanziaria di contenimento dei costi, è ormai accertato che ogni spesa in prevenzione riproduce minori costi oggi sostenuti e quindi una razionalizzazione della spesa.

Ma, al di là di ragionamenti di tipo finanziario che non sempre nel campo della salute sono valutati nella giusta dimensione, il risultato finale atteso va ben oltre queste aspettative economiche. Si tratta di raggiungere un obiettivo salute, che certamente è ben più importante di un obiettivo economico, tanto più se il tutto viene ottenuto con le risorse oggi disponibili. Ed aggiungo che il tutto si trasforma comunque in un miglioramento della qualità di vita della donna e quindi della società tutta.

L'impegno che questa mozione chiede al Governo è quello di sostenere l'informazione, la prevenzione per una diagnosi precoce, l'appropriatezza della cura ed il sostegno psicologico per la donna.

Tutto questo è essenziale per ottenere risultati soddisfacenti anche in questo campo dell'oncologia.


Ancora in difesa dei malati di SLA

BIONDELLI - Al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, al Ministro della Salute, al Ministro dell'Economia e delle Finanze

Premesso che:

l'odierna interrogante, già a far tempo dal 12 novembre 2009 (interrogazione a risposta scritta n° 4-02245) aveva portato all'attenzione dell'allora Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali la grave situazione in cui venivano a trovarsi, in particolar modo, i malati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) richiedendo quali provvedimenti intendesse adottare in favore dei malati di Sla, ed in particolare con quali tempi;

non avendo ricevuto alcuna risposta in merito, l'odierna interrogante ha riproposto un'altra interrogazione a risposta scritta (n° 4-04583) in data 16 febbraio 2011 ai Ministri della Salute e dell'Economia e delle Finanze chiedendo di sapere quali iniziative il Governo intendesse adottare per intraprendere una politica di welfare realmente capace di dare risposte alle istanze dei cittadini più deboli e per garantire l'immediata disponibilità dei fondi e il celere e corretto impiego delle risorse destinate agli interventi in tema di assistenza domiciliare ai malati di sclerosi laterale amiotrofica;

in data 19 maggio 2011 (interrogazione a risposta orale n° 3-02179) l'odierna interrogante, ed altri, chiedevano di sapere quali iniziative e provvedimenti, ormai divenuti urgenti, i Ministri della Salute e dell'Economia e delle Finanze intendevano adottare per far luce sulla mancata copertura finanziaria dei 100 milioni di euro stanziati per la ricerca ed i malati di SLA, peraltro previsti nel decreto-legge "milleproroghe" n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011 ma rimasti privi di copertura finanziaria;

Rilevato :

che gli interventi invocati con le richiamate interrogazioni rientravano nelle previsioni dell'art. 1, comma 1264, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), che aveva istituito presso l'allora Ministero della Solidarietà Sociale un fondo denominato “Fondo per le non autosufficienze” e che il successivo comma 1265 disponeva che l'utilizzo di tale Fondo era subordinato all'adozione di atti e provvedimenti attuativi di competenza del Ministro della Solidarietà Sociale, di concerto con il Ministro della Salute, con il Ministro delle Politiche per la Famiglia e con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, previa intesa in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni;

che l'elenco 1 allegato alla Legge 220/2010 (Legge di stabilità 2011) aveva previsto la somma, per il 2011, di 100 milioni di euro per “interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica per ricerca ed assistenza domiciliare dei malati;

altresì, che il Ministro dell'Economia e delle Finanze, con proprio decreto n° 78873 del 22 luglio 2011, registrato dalla Corte dei Conti in data 1 agosto 2011, reg. 8, foglio 22, aveva disposto la variazione in aumento pari a 100 milioni di euro sul cap. 3538 “Fondo per le non autosufficienze” di pertinenza della Direzione Generale per l'inclusione e le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l'anno 2011;

inoltre, che nella seduta del 27 ottobre 2011 è stata acquisita l'intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni;

infine, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha predisposto il decreto relativo al riparto tra le Regioni e le Provincie Autonome delle risorse assegnate al “Fondo per le non autosufficienze” per l'anno 2011 ma che a tutt'oggi è rimasto bloccato;

Considerato che:

pur nelle difficoltà dell'attuale congiuntura economica, non esistano motivazioni tali da far venir meno il seppur minimo sostegno previsto dal Fondo per le non autosufficienze, tenuto conto che si tratta di cifre già stanziate e già provviste di copertura finanziaria;

la situazione dei malati di SLA e delle loro famiglie si aggrava sempre di più, atteso che in parecchie Regioni del Paese l'attenzione nei loro confronti è pressoché nulla e che il silenzio calato attorno al decreto ministeriale di riparto del Fondo per le non autosufficienze non fa altro che aggiungere un pesante senso di indifferenza nei confronti di problematiche tanto gravi quanto dimenticate;

si chiede di sapere

quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano adottare per garantire l'immediata disponibilità dei fondi e il celere e corretto impiego delle risorse destinate agli interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica e assistenza domiciliare, questi malati non possono attendere.

BIONDELLI

NEGRI

GRANAIOLA

SANGALLI

BASSOLI

DEL VECCHIO

martedì 6 dicembre 2011

Mozione sul carcinoma Ovarico: il testo

farò, per il PD, le dichiarazioni di voto.


MOZIONE SUL CARCINOMA OVARICO

(1-00428) (9 giugno 2011)

BAIO, BIANCONI, TOMASSINI, BOSONE, D'AMBROSIO LETTIERI, ADERENTI, ASTORE, BASSOLI, BIANCHI, CALABRO', CASTIGLIONE, RIZZI, RIZZOTTI, SACCOMANNO, ANTEZZA, ARMATO, BATTAGLIA, BIONDELLI, BOLDI, BUTTI, CARLINO, CECCANTI, FERRANTE, GARAVAGLIA Massimo, GUSTAVINO, MAGISTRELLI, MARINO Mauro Maria, MARITATI, MAZZUCONI, MILANA, OLIVA, SBARBATI, SERAFINI Anna Maria, SPADONI URBANI, THALER AUSSERHOFER, ZANOLETTI, VICARI, DE LILLO, CHIAROMONTE, TOFANI, MASSIDDA, MONGIELLO, MARINO Ignazio, DI STEFANO, DI GIOVAN PAOLO - Il Senato,

premesso che:

il cancro ovarico è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dell'ovaio, il più delle volte a partenza dalle cellule epiteliali (vale a dire, non da quelle che producono gli ovuli) ed anche le cellule germinali possono essere all'origine di una forma tumorale;

il tumore dell'ovaio colpisce più frequentemente le donne in età avanzata, con una massima incidenza tra i 50 ed i 65 anni di età;

in Italia ogni anno vengono diagnosticati oltre 5.000 nuovi casi di tumore ovario e circa il 70 per cento di essi risulta in fase avanzata, vale a dire quando il tumore ha superato l'ovaio e si è diffuso alle strutture circostanti, nella pelvi e/o negli organi addominali;

secondo il rapporto annuale 2006 della FIGO (Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia) negli stadi iniziali (stadio I) la sopravvivenza a cinque anni è pari all'85 per cento, mentre negli stadi avanzati tale sopravvivenza diminuisce, scendendo al 50-30 per cento;

tra i tumori ginecologici, il tumore dell'ovaio è il secondo per frequenza nei Paesi industrializzati ed è la quinta causa di morte per tumore nella popolazione femminile italiana (dopo quello alla mammella, al colon-retto, al pancreas e allo stomaco);

il tumore dell'ovaio non dà sintomi nelle fasi iniziali: solo quando le dimensioni sono critiche si manifesta un rigonfiamento della parte inferiore dell'addome, un senso di pesantezza/tensione, una vaga dolenzia addomino pelvica, modifiche della motilità intestinale, ed è per questo che è difficile identificarlo precocemente;

a differenza del tumore della mammella, rispetto al quale sono predisposti programmi di prevenzione e diagnosi precoce, per la prevenzione del tumore ovarico non esistono al momento programmi di screening scientificamente affidabili;

dal 2001, i programmi organizzati di screening di tumore alla mammella predisposti dal Ministero della salute sono inseriti nei livelli essenziali di assistenza (LEA), e studi accreditati hanno dimostrato che nelle aree coperte dai predetti programmi si è registrata una riduzione del 50 per cento della mortalità delle donne che hanno aderito a tale iniziativa;

la diagnosi del tumore ovarico si effettua mediante l'esame pelvico, ossia la visita ginecologica e la palpazione dell'addome; inoltre, risulta di grande utilità l'ecografia transvaginale, talvolta combinata con il dosaggio di un marker tumorale, il CA 125, i cui valori, però, possono essere elevati in molte altre situazioni, sia tumorali, sia non neoplastiche;

circa il 70 per cento delle pazienti con diagnosi di neoplasia ovarica presenta uno stadio avanzato, in quanto la malattia si è diffusa nella pelvi e nella cavità addominale;

i dati pubblicati nella letteratura internazionale dimostrano che le pazienti sottoposte a chirurgia citoriduttiva ottimale (assenza di tumore visibile al termine dell'intervento) hanno una prognosi nettamente migliore rispetto a quelle sottoposte ad una chirurgia sub-ottimale (presenza di tumore residuo);

considerato che:

il cancro all'ovaio ha una significativa diffusione tra la popolazione femminile europea causando circa 500 morti al giorno, ed è per tale ragione che la Commissione europea sta indagando su quanto gli Stati membri si stiano adoperando per diffondere al loro interno i programmi discreening;

in Italia i dati di una recente indagine condotta dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna hanno evidenziato che oltre un terzo delle donne italiane confonde tale tumore con quello all'utero, che il 70 per cento non ne conosce le manifestazioni e che, nel complesso, esiste una scarsa e poco chiara informazione,

impegna il Governo:

a istituire una giornata italiana dedicata al tumore all'ovaio;

a promuovere un programma di prevenzione e di informazione relativa al tumore ovarico, analogamente a quanto avviene per la diagnosi precoce del tumore al seno, al fine di sensibilizzare la popolazione femminile ad effettuare esami pelvici, visite ginecologiche, ecografie transvaginali, nonché una valutazione dell'anamnesi familiare oncologica al fine di individuare le donne a rischio;

a promuovere, mutuando l'esperienza positiva e consolidata su tutto il territorio nazionale in ordine al tumore alla mammella, l'appropriatezza della diagnosi e della cura creando una rete tra medici di medicina generale (MMG), ginecologi, oncologi e riducendo i tempi tra diagnosi e terapia;

a istituire dei Centri regionali di riferimento per la diagnosi e la cura del carcinoma ovarico;

a facilitare l'accesso delle pazienti a terapie anche innovative;

a garantire un sostegno psicologico alle donne colpite da carcinoma ovario, valorizzando l'attività delle associazioni di pazienti nella loro attività istituzionale di lotta al tumore ovarico.

lunedì 5 dicembre 2011

Sabato si è tenuto il convegno "L'Italia che Riparte"


AREADEM A NOVARA

Lavoro, Giovani, Cooperazione internazionale e integrazione

Sabato 3 Dicembre si è tenuto presso l’hotel Tre Stelle di Briga Novarese il convegno di AreaDem “L’Italia che riparte” che ha visto come protagonisti diversi parlamentari tra i quali gli On. Anna Rossomando e Giorgio Merlo. Sono intervenuti amministratori, autorità e dirigenti del Partito Democratico. Ha aperto i lavori la Sen. Franca Biondelli ed il tutto si è concluso con l’intervento della Coordinatrice Nazionale di AreaDem: l’On. Marina Sereni. Tra i relatori vi erano l’On. Ettore Rosato e il Dr. e giornalista Maurizio Ferlaino. Il seminario, particolarmente partecipato, è stato arricchito da numerosi interventi proposti dai partecipanti su svariate tematiche: si è discusso della nuova situazione politica italiana, delle difficoltà economiche presenti sul territorio, della realtà di molte aziende ed attività in crisi, dei desideri dei giovani e degli immigrati. Sono stati condivisi obiettivi, progetti, speranze ed aspettative, il tutto finalizzato a cercare di comprendere e migliorare l’Italia che verrà, un momento difficile però si tratta di salvare il nostro Paese.



mercoledì 30 novembre 2011

Biondelli "Auspico rapidità per lo stanziamento dei fondi ai malati"

La Senatrice Franca Biondelli ancora oggi auspica sollecitudine nello stanziamento dei 100 milioni di Euro alle famiglie dei malati di SLA che sono, ad oggi, in una situazione di bisogno estremo.

Alle ottime notizie delle settimane scorse ora devono seguire i fatti: siamo in attesa che la Corte dei Conti dia il via libera allo stanziamento. Dopodiché sarà compito delle Regioni, e spero che questo avvenga con rapidità, dare seguito a questo provvedimento.

La mia attenzione sarà costante così come sarà mia premura farmi tramite coi ministri della Salute e del Lavoro affinché si attivino e non ci siano ritardi.


lunedì 28 novembre 2011

Il prossimo 3 Dicembre a Borgomanero - L'Italia che Riparte


Carissimi, vi segnalo la giornata di Dibattito che si terrà il prossimo 3 Dicembre a Borgomanero (Hotel 3 Stelle) a cui parteciperanno gli On. Marina Sereni, coordinatrice nazionale di Area Democratica e l'On. Ettore Rosato.

L'appuntamento è Sabato 3 Dicembre presso l'Hote 3 Stelle dalle ore 9:00. Non Mancate!

venerdì 18 novembre 2011

Al Senato la Fiducia a Monti

Ieri il Sen. Monti era al Senato per la fiducia.

Nel suo discorso un’importante attenzione al parlamento e alla politica: la riaffermazione delle camere come cuore pulsante di ogni politica di governo e la necessità di rafforzarle attraverso l’azione quotidiano di tutti.

Questo governo tecnico riconosce di essere nato per affrontare in spirito costruttivo e unitario una situazione di seria emergenza, quindi un governo di impegno nazionale che significa assumere su di se il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali fondandole sul senso dello stato.

L’Europa sta vivendo giorni difficili, i più difficili dal secondo dopoguerra. Non illudiamoci che si possa sopravvivere se dovesse fallire l’unione Monetaria. La fine dell’euro disgregherebbe il mercato unico, le sue regole e le sue istituzioni riportando l’Europa negli anni 50.

Il futuro dell’euro dipende anche da ciò che farà l’Italia nelle prossime settimane. Non solo ma anche.

Il Premier ha poi messo l’accento alle difficoltà che hanno i giovani e le donne nel loro accesso al mondo del lavoro... e ha posto l’accento “giovani e donne sono due grandi risorse sprecate nel nostro paese”.

Il nostro paese rimane caratterizzato da profonde disparità territoriali: esiste la questione meridionale, la disoccupazione, le infrastrutture mai terminate e la criminalità. Problemi che vanno affrontati. Esiste però anche una questione settentrionale, costo della vita, nuove povertà e bassa natalità.

L' evasione fiscale continua a essere un fenomeno rilevante interventi incisivi in questo campo possono ridurre il peso dell'aggiustamento sui contribuenti che rispettano le norme.

Riassumo l'ultimo passaggio, per concludere questa mia riflessione: "la gravita della situazione attuale richiede una risposta pronta e decisa nella creazione di condizioni favorevoli alla crescita e nel perseguimento del pareggio di bilancio però con un equa distribuzione dei sacrifici. Se sapremo cogliere insieme queste opportunità e avremo un confronto costruttivo su scelte e obbiettivi potremo ristabilire la fiducia nelle istituzioni.

martedì 8 novembre 2011

Un piccolo pensiero all'associazione "Amici a 4 Zampe"

Spendo qualche parola per un'associazione del nostro territorio, la "Amici a 4 Zampe" che ho avuto modo di conoscere qualche giorno fa grazie alla segnalazione di una signora testimone dell'intervento in soccorso di un gatto travolto da un pirata della strada.

Dedico a questi gesti di profonda umanità e alla dedizione e all'amore nei confronti dei nostri amici animali queste poche righe ringraziando l'Associazione (il cui operato è finanziato dagli associati!) e rendendomi disponibile a sostenere e divulgare il loro lavoro.

mercoledì 2 novembre 2011

Uniti contro la SLA

Leggo con dispiacere dalle mail che, la dura lotta che stiamo conducendo insieme per i Malati di Sla è punteggiata da dissapori: non voglio entrare nel merito ma piuttosto ribadire che solo lavorando con un fronte unito sarà più facile raggiungere i nostri obbiettivi.

Io sono dalla parte dei malati, di tutti, non è tempo per le polemiche visti i piccoli passi fatti: questo è il tempo di finalizzare questo fondo a Sostegno alla Famiglie dei Malati, occorre vigilare che le regioni vadano a destinare questi soldi a chi davvero ne ha bisogno!

FB

venerdì 28 ottobre 2011

In Commissione per i malati di SLA

Ieri, in Commissione Sanità del Senato, abbiamo audito alcuni malati di SLA dell'associazione Viva la Vita che, a nome dei tanti che soffrono di questa terribile malattia, hanno presentato istanze al fine di ottenere maggiori supporti economici e assistenziali.

Hanno chiesto meno burocrazia per il riconoscimento dell'assegno di invalidità e maggiore facilità nell'ottenimento di ausili.

Personalmente non posso che manifestare la mia soddisfazione perchè qualche passo avanti, da quando abbiamo incominciato questa lotta, è stato fatto.

Aspettiamo ormai a giorni notizie positive dal Governo in relazione al finanziamento di 100 milioni di Euro promesso già ai tempi delle Milleproroghe.

Oltre a questo tema, che mi sta veramente a cuore, mantengo alta l'attenzione nei confronti delle lungaggini burocratiche che l'INPS impone a questi malati.

Non è tollerabile che si debba aspettare un anno, a fronte di una diagnosi certa, perchè venga riconosciuto un diritto che già appartiene ad un malato.

Ho fatto mettere a verbale queste richieste e per questo ringrazio il Presidente della Commissione Sanità Antonio Tomassini che ha garantito che questi temi saranno approfonditi a dovere.

La strada per il pieno riconoscimento dei diritti del malato di SLA è ancora lunga ma è mia intenzione percorrerla: l'ho iniziata l'indomani della mia elezione... e non mi fermo!

martedì 25 ottobre 2011

Sanità Piemontese: ancora dubbi!

In Piemonte la sanità peggiora di giorno in giorno e le prospettive per il futuro sono quanto mai cupe.

I cittadini e gli operatori mi contattano con sempre maggior frequenza per confermarmi le loro preoccupazioni e le notizie che giungono dalla Regione e dal Governo danno loro ragione.

Nel quadro di riorganizzazione della Sanità hanno fatto capolino alcune "novità" che investono i Primariati che, a quanto pare, dovranno essere ridotti.

Dopo il blocco del turnover, ora tocca ai primariati, sono "troppi e con eccessiva facilità sono stati assegnati in passato" come ha più volte ribadito il Presidente Cota.

Cosa ribattere? Si verifichino bene le circostanze, chi ha nominato questi Primari facili? Non sarebbe quindi necessario controllare proprio i Direttori Generali e i Politici di Turno (di destra e sinistra) che hanno portato a questo?

Le prospettive che infatti oggi ci troviamo davanti sono preoccupanti: il nuovo "parametro" per le strutture complesse è 19 posti letto. Al di sotto di quel numero si chiede all'Azienda Sanitaria di rivedere la propria pianta organica prevedendo accorpamenti. Se verrà confermato questo "limite" si apriranno scenari di stravolgimento di numerosi reparti, specialmente nelle piccole realtà....penso a Borgomanero.

Un accorpamento che lascia subito percepire le limitazioni sul piano del servizio: sono moltissimi i reparti che sarebbero investiti... anche in realtà come il CTO e come le Molinette.

Il concetto di riduzione delle strutture complesse non è, in se, qualcosa di sbagliato: ho più volte ribadito la necessità di ridurre - ove si perpetrano - gli sprechi. Ma una decisione meramente numerica che non considera le peculiarità delle Specialità o i bisogni dei territori... non è accettabile.

Una situazione di gravissima incertezza dunque quella che si vive negli ambienti della Sanità Piemontese, aggravata anche dall'ancora "nebbiosa" abolizione dei consorzi che non è seguita ad una ridefinizione e riassegnazione delle loro funzioni .

Concludendo dunque, la situazione è davvero problematica e la Regione manca di concretezza e coerenza ciò che farebbe davvero "bene" alla Sanità Piemontese.

Forze dell'Ordine Gravissime Carenze: il ministro ci spieghi cosa intende fare

Biondelli - Al ministro dell'Interno

Premesso che:

i tagli introdotti dalle manovre che si sono susseguite negli ultimi mesi non hanno risparmiato il comparto della pubblica sicurezza andando a ridurre ulteriormente gli stanziamenti a favore di coloro che garantiscono l'incolumità dei cittadini;

più volte sono state portate all'attenzione di questo governo situazioni di gravi criticità negli organici delle forze dell'ordine, delle guardie forestali e dei vigili del fuoco;

in questi giorni le cronache dei giornali riportano da più parti i malumori e le proteste dei lavoratori di questi comparti costretti a provvedere con collette o sopperire grazie a donazioni alle carenze nella dotazione di materiale di cancelleria o, fatto ancor più grave, di carburanti per le auto di servizio;

a queste gravi mancanze si assommano i fortissimi ritardi con cui vengono retribuiti gli straordinari imposti a coloro che sono in servizio per colmare le carenze di organico;

Si chiede di sapere:

quali misure urgenti il Signor Ministro intenda intraprendere per colmare queste gravi carenze restituendo alle forze dell'ordine i mezzi per lo svolgimento delle loro funzioni;

quali misure altrettanto urgenti intenda intraprendere per ridurre sensibilmente i ritardi nel pagamento degli straordinari e rinforzare l'organico laddove questo mostri carenze.

Per Marco

Mi permetto esprimere anche io, dalla mia bacheca, un pensiero per Marco "Sic" Simoncelli.

Da appassionata quale sono, esprimo tutto il mio sgomento per quanto successo a questo giovane campione, di soli 24 anni, dalle doti indiscutibili.

Da madre, mi stringo alla sua famiglia in questo momento di estremo dolore.



venerdì 21 ottobre 2011

Il mio intervento a favore dei Vigili del Fuoco

Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 628 del 19/10/2011


BIONDELLI (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BIONDELLI (PD). Signora Presidente, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco già da molti anni ha una carenza di organico di circa 4.000 unità. Ogni anno i precari dei Vigili del fuoco sopperiscono alle carenze d'organico del personale con 67.000 contratti di venti giorni. Ogni anno il Governo spende per questi contratti 131 milioni di euro, che potrebbero garantire un lavoro stabile a circa 4.000 lavoratori precari.

I precari dei Vigili del fuoco chiedono al Governo che proceda alla trasformazione a tempo indeterminato di migliaia di contratti a termine utilizzando le risorse previste e stanziate in questi anni. Il Governo avrebbe la possibilità di creare 4.000 posti di lavoro stabile a costo zero. Questi lavoratori hanno presentato adesso una richiesta, stanno raccogliendo le firme - ne ho qui un plico di oltre 1.000 - e continueranno a raccoglierle in tutta Italia, Roma, a Bologna, a Brescia, in tutte le Regioni.

Chiedo al ministro Maroni che si faccia realmente carico della problematica di questi lavoratori precari dei Vigili del fuoco.

giovedì 20 ottobre 2011

Biondelli E Rampi: Nessuna Certezza Per Il Futuro Dell’Ospedale Di Galliate

L'apprensione con cui la cittadinanza Galliatese sta vivendo la vicenda del futuro dell'Ospedale Cittadino pone in evidenza quanto questo tema sia centrale e delicato.

Se ne è discusso ieri sera in un Consiglio Comunale aperto richiesto dal centrosinistra galliatese, in cui ha partecipato il Commissario dell’Azienda Ospedaliera Maggiore di Novara ed il Direttore del distretto sociosanitario galliatese dell’ASL.

La senatrice Franca Biondelli e l’onorevole Elisabetta Rampi, ieri impegnate a Roma nei lavori parlamentari ma sempre vicine al territorio novarese, intervengono sulla vicenda: “Le risposte tecniche che ieri sera sono pubblicamente pervenute dal Commissario dell’Ospedale non possono tranquillizzarci, riferendosi soltanto alla gestione passata ed al breve periodo dell’Ospedale; al contrario, a confondere ancor di più la già delicata situazione, vi sono piani regionali controversi e farraginosi, non condivisi e non attenti ai bisogni dei cittadini. L’assenza del Governatore Piemontese (e nativo galliatese) Roberto Cota nonché dell’Assessore alla Sanità, fa pensare alla mancanza di strategie politiche a mediolungo termine o peggio ancora alla non volontà di confrontarsi con i cittadini, rimanendo chiusi nei palazzi, e dire chiaramente quali scelte strategiche si faranno sulla sanità”.

“Già questa mattina ho ricevuto numerose segnalazioni” – continua la democratica Biondelli - “sia da parte di cittadini che di operatori, che denunciano con forza l’assenza di risposte politiche pervenute e le criticità che deriverebbero dallo smantellamento di alcuni reparti o, peggio ancora, da un progressivo svuotamento della struttura ospedaliera preludio di una chiusura. Sono cosciente che una razionalizzazione delle strutture, volta a contenere gli sprechi e a fornire un servizio migliore specifico è la strada per il futuro, ma non ciò non deve coincidere con una contrazione dei servizi di eccellenza, come quelli erogati Galliate: già diversi anni fa, in maniera coerente a quanto affermo oggi, avevo sostenuto con forza il ruolo fondamentale di questo presidio e mi ero opposta fermamente a eventuali ridimensionamenti”.

La conclusione di Elisabetta Rampi è rivolta direttamente a chi si trova nelle stanze dei bottoni: “Auspico ora un intervento forte dalla Regione Piemonte e dal Ministero della Salute, cui è già stata presentata un’interrogazione, che schiarisca le nubi sul San Rocco di Galliate: si dica chiaramente che la salute dei cittadini è una priorità nell’agenda politica, si dica chiaramente quale specialità verranno programmate e quanto si investirà nei prossimi anni”.


domenica 16 ottobre 2011

Sdegno per i fatti di Roma



Faccio una brevissima riflessione sui fatti che hanno interessato la città di Roma in queste ore.

Non ho parole se non sdegno per i delinquenti che, infiltrandosi in una manifestazione pacifica, ne hanno fatto occasione di scontri, saccheggi e distruzione.

Non è tollerabile che queste infiltrazioni criminali rovinino il sacrosanto diritto dei cittadini a manifestare e a portare in piazza le loro istanze e il loro malessere: incendiare una macchina, magari anche di un cassintegrato o di una famiglia che ha già difficoltà è un'inciviltà che non si può tollerare.

Auspico una risposta decisa delle istituzioni affinchè i danni provocati da questi soggetti siano ripagati, anche attraverso sanzioni salatissime. Nel contempo tutta la mia solidarietà va alle forze dell'ordine che per garantire la sicurezza e l'incolumità dei tantissimi manifestanti che erano lì con intenzioni pacifiche, rischiano la loro stessa salute per poche migliaia di Euro al mese.

giovedì 13 ottobre 2011

Corsi per OSS - Al ministro si chiede Chiarezza

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

BIONDELLI - al Ministro della Salute

Premesso che:

- le problematiche che stanno emergendo in ordine al profilo degli Operatori Socio Sanitari hanno assunto una portata tale che non possono essere più tralasciate in quanto incidono sia sugli aspetti organizzativi del sistema salute in Italia, sia anche per la collocazione di queste professionalità; restano infatti improrogabili le iniziative ed i provvedimenti che devono essere assunti, dal momento della loro formazione fino all’inserimento nelle strutture sanitarie e socio sanitarie in modo adeguato ed efficiente.

- nel frattempo, anche approfittando dell’attuale incertezza legislativa, ed anche per la carenza di chiare forme di vigilanza, si appalesano corsi di formazione da parte di Enti privati che, dichiarandosi autorizzati da organi ministeriali, svolgono attività di dubbia legittimità, già oggetto di indagini da parte degli organi di Polizia Giudiziaria.

Considerato che:

- che la interrogante è cofirmataria del Disegno di Legge n. 2601 (d’iniziativa dei senatori Granaiola, Biondelli, Nerozzi, Bassoli, Amati, Del Vecchio, Pignedoli, Fioroni e Pinotti) comunicato alla Presidenza il 9 marzo 2011, ed avente per oggetto: Istituzione delle figure professionali di operatore socio-sanitario (OSS) e operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria (OSSC).

- la formazione degli OSS è attualmente in una fase di disorientamento generale, si parla di una professione nascente, ma in realtà è evidentemente una professione trascurata, senza omogeneità, spinta ad adattarsi alle richieste dell'emergenza infermieristica che ha caratterizzato il Paese negli ultimi anni;

- purtroppo, in Italia, per gli OSS si è diffusa una formazione disomogenea, il più delle volte incompleta e non aggiornata allo stato attuale della realtà sanitaria e sociale del nostro Paese. Percorsi di formazione - organizzati a livello regionale, ma anche da organizzazioni private - di 1000-1200 ore al massimo, che hanno spesso il solo obiettivo di fornire agli iscritti il maggior numero di concetti nel minor tempo possibile, magari senza essere arricchiti da uno stage o da un tirocinio pratico, che invece sono fondamentali;

- in alcuni casi sono previsti addirittura di corsi di formazione a distanza;
- che i corsi organizzati da strutture private, a fronte di una spesa onerosa, non sono spesso spendibili al di fuori di queste stesse strutture, risultando, quindi, inutili nell'ambito pubblico;

- che tale vicenda, nella sua complessità, coinvolge persone che non solo possono essere truffate, ma ove comunque si carpisce la buona fede, nel bisogno di trovare un’occupazione lavorativa, peraltro in un momento così difficile per la realtà economica italiana.

Tutto ciò esposto,

si chiede al Sig. Ministro della Salute :

- se e quali provvedimenti intenda intraprendere per contrastare la diffusione di corsi da parte di privati con chiaro intento speculativo e che non portano ad ottenere alcun titolo professionale valido ed idoneo per l’inserimento nel settore della Sanità e/o socio sanitario

- quali provvedimenti intenda intraprendere per dare maggiore trasparenza e legalità ad un settore lavorativo e sociale così importante e determinante per la salute della persona, purtroppo non ancora riconosciuto come figura nel ruolo sanitario.

martedì 11 ottobre 2011

Disastri ambientali - Una interrogazione su quanto accaduto a Cerano

Oggi in Senato ho presentato una interrogazione, analoga a quella presentata alla Camera dell'On. Rampi,
sui problemi ambientali che hanno investito il comune di Cerano e zone limitrofe.
E' l'ennesimo caso di inquinamento ambientale che quella zona ha subito e per questo abbiamo chiesto risposte al Governo con l'interrogazione che vi allego.

BIONDELLI - al Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare

Premesso che:

il giorno 21 settembre 2011 nel comune di Cerano (NO) si è verificato l'ennesimo episodio di inquinamento ambientale caratterizzato dalla ricaduta di una polvere nera persistente ed oleosa che ha ricoperto l'intero territorio comunale e alcune zone limitrofe;

l'increscioso accadimento ha colpito principalmente un'area in cui sono ubicati asilo nido, parchi giochi e strutture sportive ed il coinvolgimento dei bambini, oltre ad un forte allarme tra le popolazioni residenti, ha provocato un sentimento diffuso di preoccupazione e sdegno;

il sindaco di Cerano ha sporto denuncia contro ignoti ed ha immediatamente richiesto l'intervento dell'Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente nonchè la convocazione urgente del tavolo tecnico provinciale sull'inquinamento atmosferico;

il comune di Cerano è confinante con il comune di Trecate e la vicinanza del polo industriale di San Martino di Trecate, nel quale operano impianti chimici, depositi di carburante e oli minerali, attività di raffinerie connesse ai poli estrattivi di petrolio, peraltro oggetto di ripetuti incidenti, ripropone ciclicamente il problema;

da ripetute analisi effettuate sulla qualità dell'aria è stato evidenziato nella zona di Cerano, il superamento della soglia oraria relativa alla presenza di benzene in atmosfera.

Si chiede di sapere:

di quali elementi disponga il Governo con riguardo a quanto rappresentato in premessa;

se il Governo intenda valutare i danni ambientali provocati dall'inquinamento della zona e quali iniziative intenda prendere.

domenica 9 ottobre 2011

Nasce Scrittori e Sapori

Ho partecipato nella giornata di ieri all'inaugurazione dell'associazione "Scrittori e Sapori" di cui ho il piacere di fare parte in qualità di socio.

Una piacevole giornata dedicata alla Cultura e alla Gastronomia del nostro Territorio promossa dall'amica Laura Travaini e partecipatissima da tanti chef, "ambasciatori" del gusto e della buona tavola.

Ecco una piccola riflessione che ho portato a questa giornata:

C'è un filo sottile fatto di ricordi, di sensazioni e di sapori che fanno da cornice al mio lavoro quotidiano.

Allontanarsi ogni settimana da casa, dalla propria terra, dai propri affetti seppur per un incarico importante e che mi permette di rappresentare il mio territorio, le sue istanze e le sue difficoltà, fa apprezzare di più ciò che si lascia e che si ritrova al ritorno.

Sono nata in una famiglia semplice, in una casa di cortile. Un vero e proprio punto di riferimento degli affetti e delle tradizioni, delle usanze e della cultura della mia piccola frazione e del mio paese: sicuramente una scuola a cui ho potuto formare gran parte di quello che sono oggi.

Insegnamenti che, come ribadisco spesso, non vanno perduti. Vanno invece tramandati con i libri, come fanno i tanti piccoli e grandi narratori che punteggiano il novarese raccontando quello che è stata la grande provincia del dopoguerra, e con i racconti orali come fece mio padre, partigiano, prima di lasciarmi.

Un bagaglio di cultura non solo amica del territorio e delle sue tradizioni ma anche aperta al nuovo, ad un esperienza che viva di arricchimenti continui, che non abbia paura di essere contaminata, che non abbia paura, chiudendosi, di ciò che è e che potrebbe diventare.

Soddisfazione per l'Incontro con Franceschini

Non posso che manifestare soddisfazione per il successo dell'Incontro con Dario Franceschini "Basta Manovre Ingiuste" organizzato dal Partito Democratico di Borgomanero e moderato dal Segretario Mattia Gabriele.

Ringrazio Dario per il tempo prezioso che ci ha dedicato, la collega Elisabetta Rampi, l'Assessore al Bilancio della Giunta Ballarè Giorgio Dulio e la Segretaria Provinciale Ferrara per il contributo che hanno saputo dare al Dibattito.

Ringrazio inoltre tutti i simpatizzanti e gli amici che hanno deciso di passare con noi questo piacevole momento di discussione e che hanno dimostrato che esiste una voglia, anzi un bisogno, di alternativa.

Il Partito Democratico c'è, con proposte e con risorse messe in campo per chi ha davvero a cuore l'Italia di Domani.

mercoledì 5 ottobre 2011

Con Dario Franceschini parleremo di Manovra


Il prossimo Venerdì 7 Ottobre, alle ore 17:30, parteciperemo presso la Sala della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) di C.so Roma 136 a Borgomanero al dibattito, organizzato dal Partito Democratico di Borgomanero con la partecipazione della Segreteria Provinciale, dal titolo "Basta Manovre Ingiuste! Le proposte del Partito Democratico per l'Italia di Domani".

La dirompenza della Manovra, un provvedimento disastroso fatto a colpi di fiducia da un governo ormai senza un programma per gli Italiani, peggiorerà la già precaria situazione delle famiglie e delle imprese.

Il Partito Democratico ha messo in campo delle proposte e si è fatto promotore di un'opposizione serio, costruttiva, ragionevole ma irresponsabilmente inascoltata dal Governo.

Di questi temi e del futuro del nostro Paese avremo modo di parlarne con Dario Franceschini, Capogruppo PD alla Camera.

Con lui e ascoltando le voci di coloro che nelle istituzioni dovranno misurarsi direttamente con questo provvedimento, tra cui Giorgio Dulio Assessore al Bilancio del Comune di Novara, cercheremo di fare chiarezza ed evidenziare che un'alternativa a questo governo c'è e ha proposte concrete.

Franca Biondelli ed Elisabetta Rampi


domenica 2 ottobre 2011

A SALERNO PER PARLARE DI AUTISMO


Ho partecipato, nel fine settimana appena trascorso, ad un interessantissimo convegno sul tema dell'Autismo. Si è infatti tenuto, nella splendida cornice della città di Salerno il "I Congresso Internazionale Mediterraneo" su Autismo e Infanzia.

Presenti tantissime associazioni, dalle regioni del Sud e tantissime persone interessate ad approfondire questa tematica di assoluta centralità e importanza.

Innanzitutto voglio fare un ringraziamento all'amministrazione della città di Salerno per l'accoglienza e a Rosa Mandia dell'Associazione Giovamente per il lavoro svolto nell'organizzazione di questa due giorni.

Tra i presenti, oltre mille e seicento, famigliari di malati e autorevoli esponenti del mondo della medicina, rappresentanti dei paesi del mediterraneo (Albania, Tunisia e Turchia) e politici impegnati nella difesa di questa causa.

Il mio invito, in qualità di prima firmataria della mozione su "Autismo" votata all'unanimità in Senato alcuni mesi fa, è stata supportata dal Senatore Alfonso Andria - anch'egli del Partito Democratico - e originario del Salernitano.

Questo meeting ha rappresentato una grande opportunità di incontro e di confronto sul problema degli Autismi.

L'autismo è una patologia precoce del sistema nervoso centrale che determina una disabilità complessa che colpisce la comunicazione e la socializzazione oltre che il comportamento. Ad oggi non esistono trattamenti farmacologici mirati e in Italia l'incidenza è di 4/5 casi per 10000 abitanti con un trend che purtroppo è in crescita.

I famigliari di un soggetto autistico si trovano ogni giorno ad affrontare molti ostacoli e difficoltà: cattiva o inadeguata informazione, mancata applicazione di criteri per la diagnosi di Autismo che risulta spesso imprecisa o tardiva, nessuna competenza nell'erogazione di servizi al paziente e una cronica di carenza di presa in carico dei bambini autistici una volta diventati adulti.

Ho chiesto per questi motivi al governo un impegno per promuovere una gestione appropriata e adeguata dei fondi per la ricerca in modo da coprirne i vari aspetti, genetici, diagnostici e terapeutici. Ho chiesto inoltre un impegno delle regioni a definire i modelli organizzativi standardizzati. Quelli odierni risultano diversi, distribuiti a macchia di leopardo nelle varie regioni d'Italia. A questo proposito si aspettano con ansia proprio le linee guida lungo cui muoversi.

Ho chiesto inoltre al governo di prevedere politiche attive dirette ai familiari e il sostegno su informazione e formazione degli operatori e degli insegnanti, anche avvalendosi del prezioso aiuto delle associazioni di volontariato.

Convegni come questi risultano davvero molto utili per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che non deve essere sottovalutato. Per la prima volta, con la mia mozione, si è portato tra i banchi del Senato, un tema altrimenti lasciato indietro. Voglio continuare questo percorso insieme ai familiari dei soggetti autistici e con gli autorevoli esponenti nel campo medico che dovranno dare il loro prezioso e insostituibile contributo.

Porterò dunque un bellissimo ricordo di questo meeting e della positività dei risultati che eventi come questo porteranno a questa causa che mi sta tanto a cuore.

mercoledì 28 settembre 2011

CONCERTO PER MALATI DI SLA


Ieri sera, 27 settembre, presso la Basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma, si è tenuto un concerto dedicato al progetto "Ospedale a domicilio" per i pazienti malati di SLA, tenuto dal Maestro Uto Ughi.

Ho partecipato con gioia a questa iniziativa promossa dall'Associazione "Viva la Vita Onlus" perchè questo progetto, con la raccolta di fondi, fornirà ai malti di sla in stadi avanzati, un servizio specialistico di diagnostica domiciliare, totalmente gratuito per le famiglie che già sono molto aggravate dal costo delle cure.

Ringrazio Erminia Manfredi e il Dr. Mauro Pichezzi che sempre mi coinvolgono in queste iniziative. Erano presenti personaggi dello spettacolo e alcuni parlamentari.

Da parte dell'Associazione Viva la Vita e da parte dei familiari c'è un coinvolgimento totale nei confronti delle persone malate di questa terribile malattia e a volte mi sento a disagio nel constatare che da parte delle Istituzioni non si fa nulla.

martedì 20 settembre 2011

IL 20 SETTEMBRE CONVEGNO IN CAMPIDOGLIO SULL'ALZHEIMER



Ho partecipato con gioia a questo importante Convegno, organizzato in Campidoglio a Roma, dalla Fondazione Hospice-Sla-Alzheimer, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, rivolto a operatori sanitari e sociali ma anche aperto a familiari di malati e cittadini.

Il numero di pazienti con questa patologia è in aumento nei paesi occidentali, in Italia sono circa 800/900 mila persone e nel 2050 questa cifra si raddoppierà.

C'è molto da fare, come in molte patologie e disabilità gravi, i familiari sono soli e le risorse per la ricerca, la formazione e l'informazione è molto carente.

Il mio intervento ha voluto sottolineare che il grave problema è stato affrontato lo scorso anno con una Mozione sull'Alzheimer , a prima firma della Sen.ce Soliani, che impegna il Governo a prevedere una forma di censimento regionale e nazionale, definire linee guida d'attivazione di rete integrate, supporto alle famiglie, promuovere adeguati finanziamenti per la ricerca e per la prevenzione, favorire l'uniformità su tutto il territorio nazionale delle procedure assistenziali, prevedere sostegno economico e normativo diretto ai familiari.

Ho concluso dicendo che stare all'opposizione non può diventare un alibi per non fare nulla,l'impegno da parte mia e totale ma spero che questo Governo, almeno su queste problematiche gravi, si attivi se vogliamo definirci un Paese civile.

martedì 13 settembre 2011

VENERDI' ALL'OSPEDALE DI BORGOMANERO COL PD LOCALE


Venerdì prossimo, 16 Settembre, sarò davanti all'ospedale di Borgomanero con alcuni rappresentanti ed iscritti il Partito Democratico Borgomanerese e dei Giovani Democratici: distribuiremo ai passanti i materiali, preparati dal PD Regionale per denunciare la gravissima situazione in cui versa oggi la Sanità Piemontese.

L'attività di volantinaggio è preludio alla manifestazione che si terrà Sabato 17 a Torino in Piazza Carignano dal titolo "La Sanità non si Taglia" a cui parteciperò insieme a tanti altri cittadini che, come me, sono fortemente preoccupati per il futuro degli ospedali e dell'assistenza in Piemonte.


giovedì 8 settembre 2011

MANIFESTEREMO PER DIFENDERE LA SANITA' PIEMONTESE


Come già ribadito più volte sono molto preoccupata per la deriva della Sanità in Piemonte.
Una preoccupazione non solo mia ma di tutto il PD Piemontese che, per questo, ha indetto una manifestazione il prossimo 17 Settembre a Torino alla quale parteciperò.
Per sensibilizzare i cittadini su questo tema, sarò inoltre presente a Borgomanero, il prossimo 16 Settembre, alla distribuzione di materiale informativo che si terrà nella mattinata presso l'ingresso dell'Ospedale.
Le perplessità rispetto alle misure prese dal Governo Regionale nei confronti della sanità Novarese sono molto forti. Dei 511 milioni di euro destinati al bilancio del 2011 per la ASL NO ne mancano all'appello ben 4, e la quota capitaria è di 1444 euro contro i 1770 della media regionale.
L'aumento dei Ticket, del 30% sul costo della prestazione, creerà molti problemi ai cittadini: altrettanti ne creerà questa riorganizzazione che non c'è stata e le misure prese in merito al futuro del personale sanitario.
Sappiate che ormai i lavoratori sono ridotti ai contingenti minimi dello sciopero e forse meno: meglio stendere un velo pietoso. Un servizio con poco personale, ormai esausto, non può essere un buon servizio!
Questa Giunta Regionale continua ad additare il Governo di Roma come ragione di tutti i tagli...senza ricordare che al Governo, a Roma, ci sono proprio loro!

martedì 6 settembre 2011

LA MANOVRA E' UN DISASTRO

All'orizzonte, dopo l'ennesima giornata fatta di voci che si rincorrono e ripensamenti, si profila l'ennesima manovra - la quinta - fatta a colpi di fiducia.
Il PD in questi giorni ha lavorato alacremente per migliorare questo provvedimento con numerosissime proposte concrete, facendo opposizione ragionevole e costruttiva: purtroppo però un Governo litigioso e pasticcione ha reso vane le speranze di migliorare la situazione.
Il risultato è l'aumento della tassazione a discapito di chi è già tartassato a sufficienza: ancora una volta pagano i più poveri mentre, con i ceti più abbienti, il fisco si rivela sempre indulgente.
Una considerazione a parte merita poi la questione dell'articolo 8. Un provvedimento che mina le basi della coesione sociale aprendo scenari davvero preoccupanti. Non è sicuramente questa la strada che porta verso la soluzione di questa crisi e verso una maggiore stabilità del Paese.
Domani, intanto, il governo porrà per l'ennesima volta la questione di fiducia. Una vergogna.

Il Ministro risponde a un'Interrogazione sul Contrassegno Disabili

Ho ricevuto quest'oggi una risposta ad un'interrogazione posta non molto tempo fa al Ministro dei Trasporti in materia di Disabili e contrassegno Europeo.

Ho presentato questa interrogazione per sollecitare ed incalzare il Ministro ad uniformarsi al resto dell'Unione Europea: troppi erano (e sono ancora oggi) i disagi dei disabili che, pur esponendo correttamente il contrassegno, sono vittime dei diversi regolamenti comunali a cui è demandata questa materia.

Il ministro ha risposto positivamente a questa Interrogazione garantendomi che tutti i passi saranno accelerati al fine di giungere al più presto all'obbiettivo.

Il mio impegno in difesa dei disabili è costante, concreto e non finisce certo qui: la politica deve sempre lavorare a testa bassa per i cittadini, per dar loro un aiuto tangibile e che vada oltre le semplici promesse.

Franca Biondelli

Presto sarà pubblicato il testo della risposta.

sabato 3 settembre 2011

A San Giovanni Rotondo per la Giornata Pugliese del Malato di SLA


In questo fine settimana ho partecipato alla "Giornata Pugliese del Malato di SLA", un importante convegno organizzato dall'associazione Viva la Vita.
Ringrazio il presidente di Viva la Vita ONLUS Puglia, Giovanni Longo, e il Sindaco di San Giovanni Rotondo per l'accoglienza straordinaria e per lo spazio concesso a questi temi.
Sono stati due giorni di eventi, dibattiti, riflessioni e incontri per puntare l'attenzione sulla SLA e sulle altre malattie neurodegenerative. Un'occasione imperdibile per fare il punto della situazione su un tema sempre attuale e su cui permangono forti criticità.
Un esempio. I cento milioni stanziati con il Milleproroghe a febbraio non sono ancora diventati realtà e le carenze, denunciate già allora dai malati giunti addirittura a manifestare sotto il Ministero, ancora oggi permangono e si fanno più evidenti: per questo motivo ho ribadito la mia disponibilità a farmi portatrice in commissione e in aula di queste gravi omissioni.
Servono soldi per la ricerca, per le famiglie, per gli ausili. Non possiamo permettere che gli studi, come quelli condotti dai medici della "Casa Sollievo della Sofferenza" sulle cellule staminali, si interrompano.
Non possiamo più perdere tempo: la SLA non aspetta!

martedì 30 agosto 2011

MANOVRA: SULLE PENSIONI L'ENNESIMA BATOSTA

Il Governo sta lavorando da giorni a una manovra che, col passare del tempo, sta diventando sempre più inconcepibile.
L'ultima batosta, riservata a coloro che non potranno più riscattare gli anni di militare e di università, ha sollevato, oltre alla mia, l'indignazione di molti cittadini: tanti sono i messaggi che ci sono arrivati e che manifestano il dissenso per queste misure inaccettabili.
Siamo certe che il PD non avrebbe mai fatto cassa con i pensionati e con chi è in procinto di andarci.
Il Partito Democratico farà sicuramente la sua parte in Parlamento perchè questa bruttura sia sanata: provvedimenti del genere su cui quasi certamente verrà posta la fiducia e che un governo di centro sinistra non avrebbe mai concepito, sono i segni di una manovra debole, iniqua e che non pone le basi per il futuro.
I cittadini, anche coloro che nel 2008 avevano dato la fiducia a Berlusconi, sono ormai esasperati dai continui attacchi al Welfare.
Già durante il governo Prodi si erano gettate le basi, con il protocollo per il Welfare, per dare nuova attenzione allo Stato sociale e nuovo futuro al nostro paese: l'accoglienza unanime di quel documento, accettato da Confindustria, dalle parti sociali, dai cittadini, faceva ben sperare. Probabilmente bisognerebbe ripartire da quel testo.
Franca Biondelli
Elisabetta Rampi

venerdì 29 luglio 2011

ENNESIMA FIDUCIA, AD PERSONAM: ORA IL PROCESSO E’ LUNGO.

Hanno messo la fiducia per l’ennesima volta.
Al Senato oggi un nuovo ed ulteriore atto di arroganza da parte del governo e della lega nord verosimilmente cosciente della portata devastante di questo provvedimento sul sistema della giustizia italiana e sul principio della certezza della pena.
Nonostante il referendum abrogativo che ha testimoniato la contrarietà del popolo italiano alla politica governativa, si continuano a tutelare gli interessi del presidente del Consiglio. Questa volta si favorisce l’allungamento dei processi grazie alla nuova normativa in materia di acquisizione delle prove: in poche parole si rischia di vedere molti processi prescritti a causa dell’inevitabile allungamento dei singoli procedimenti in un sistema che è già allo stremo a causa dei forti tagli.
Con questa norma, inoltre, l’autonomia e l’indipendenza del giudice sono fortemente ridimensionati.
Il governo, invece di continuare a tagliare risorse e a modificare norme al fine di tutelare il Premier, dovrebbe affrontare con serietà veri problemi della giustizia.

martedì 26 luglio 2011

BORGHEZIO: UN INSULTO VERGOGNOSO AL DOLORE DI UN POPOLO

Sono esterrefatta. Le parole del leghista Borghezio, Europarlamentare, sono inqualificabili e non meritano alcun commento.
E' incredibile che un Italiano, per di più rappresentante del Nostro Paese in Europa, si esprima in questo modo insultando un popolo e il suo dolore, la civiltà e la democrazia.
Mi stringo al dolore delle tante famiglie che in queste ore sono colpite da questa dura e folle tragedia.

mercoledì 20 luglio 2011

Un'interrogaizone per l'Ospedale di Galliate e la sanità di Novara e VCO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Sen. FRANCA BIONDELLI - al Sig. Ministro della Salute


PREMESSO

il Piano Sanitario Nazionale è stato oggetto di confronto, in parte condiviso nei principi, in parte invece di osservazioni e critiche sicuramente costruttive.
Detto Piano si va poi a scontrare con alcune realtà regionali dove la riorganizzazione del Piano Sanitario ipotizza anche la chiusura o lo smantellamento di alcuni reparti ospedalieri, per dare maggiore efficienza al sistema Sanità in Italia, peraltro nell’ipotetico obiettivo di contenere i costi o per meglio dire per ottimizzare le risorse.
Tutto questo senza tener conto dei gravi disagi che si possono arrecare ai cittadini ammalati

RITENUTO

che recentemente, nella Regione Piemonte, è stata diffusa dagli organi di stampa e dai media la notizia che l’Ospedale San Rocco di Galliate, come altri presidi ospedalieri del novarese e del VCO, dovranno essere ridimensionati senza una vera ottica di riconversione.
Gli utenti del presidio ospedaliero di Galliate hanno manifestato preoccupazione come pure tutti gli amministratori dei comuni dell'Ovest Ticino, che stanno richiedendo chiarezza e trasparenza per il futuro dell’Ospedale, la cui offerta di servizi di qualità, di alto livello di operatività ed integrazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara è da tutti riconosciuta;

queste soluzioni proposte dalla Giunta Regionale sono sintomo di una politica di distruzione del servizio pubblico e di non interesse dei bisogni dei cittadini e della loro salute;

la riorganizzazione degli Ospedali della Regione Piemonte, che causa grande preoccupazione nei cittadini del territorio piemontese e degli operatori della sanità, è già stata oggetto di una interrogazione parlamentare, nei mesi scorsi, ove ho già manifestato il mio dissenso per il caotico metodo con cui la Giunta Cota sta affrontando il delicato tema delle sanità in Piemonte, dove a tuttora non è stato ancora nominato un Assessore alla Sanità;
ogni azione della Pubblica Amministrazione, e nella fattispecie la Regione Piemonte deve adottare provvedimenti di questa portata dopo un’attenta analisi dei costi – benefici che ne derivano e che quindi vanno al di là della mera proiezione finanziaria, ma deve anche tener conto dell’impatto con la cittadinanza in termini di salute e di aspetti sociali, secondo i principi di una sana politica rivolta ai cittadini;
a fronte di tali principi occorre definire alcuni parametri che impediscano scelte del tutto inopportune ed inutili se non dannose.

Ciò premesso, si chiede al Sig. Ministro

se intenda intervenire per fare chiarezza sulla situazione della Regione Piemonte, per impedire che vengano adottati provvedimenti di grande rilevanza quali il ridimensionamento di presidi ospedalieri del territorio Novarese e del Verbano Cusio Ossola per una attenta analisi dei costi/benefici che ne derivano, nella consapevolezza del rispetto dell' autonomie regionali, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini ammalati.

lunedì 18 luglio 2011

IL 19 LUGLIO PER RICORDARE PAOLO BORSELLINO

Ricorre quest'oggi, 19 Luglio, l'anniversario della morte del Magistrato Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta.
Vorrei ricordare, con questa breve riflessione, le figure eroiche di questi uomini che, per servire l'Italia, la legalità e la giustizia hanno pagato un prezzo altissimo. A loro e a tutte le vittime innocenti di mafia, va il mio pensiero.
Magistrati come Falcone e Borsellino siano d'esempio per tutti, e in particolare alle nuove generazioni, per la loro onestà, integrità e dedizione, per il rispetto della legalità e per l'altissimo senso civico.

mercoledì 13 luglio 2011

Al fianco degli invalidi: Il contrassegno

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

BIONDELLI - al Ministro dei Trasporti


PREMESSO
che la Legge 29 luglio 2010, n. 120 - Disposizioni in materia di sicurezza stradale così dispone all’Art. 58.
Art. 58
(Modifiche all'articolo 74 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente contrassegni su veicoli a servizio di persone invalide)
All'articolo 74 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sono apportate le seguenti modificazioni:
al comma 1, le parole: «di simboli o diciture dai quali può desumersi la speciale natura dell'autorizzazione per effetto della sola visione del contrassegno» sono sostituite dalle seguenti: «di diciture dalle quali può essere individuata la persona fisica interessata»;
il comma 2 e' sostituito dal seguente:
«2. Per i fini di cui al comma 1, le generalità e l'indirizzo della persona fisica interessata sono riportati sui contrassegni con modalità che non consentono la loro diretta visibilità se non in caso di richiesta di esibizione o di necessità di accertamento».
- tale norma è il presupposto per consentire dopo 12 anni di adottare anche in Italia il Contrassegno Unificato Disabili Europeo per la circolazione e la sosta dei veicoli previsto dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 4 giugno 1998.
- questo testo modifica di fatto la norma del Codice della Privacy che rendeva impossibile l'adozione del Contrassegno anche in Italia. Previsto da una Raccomandazione del Consiglio europeo, il Contrassegno Unificato in Italia ha sollevato infatti dubbi e perplessità, legate alla garanzia della tutela o meno della privacy del disabile. Recando sul fronte non solo la dicitura “disabile”, ma anche il simbolo internazionale della persona disabile, la stilizzazione nota in tutta il mondo, vi era un evidente contraddizione con quanto disposto dall'articolo 74 del Codice della Privacy (L.196/03), che vieta l'esposizione di simboli o diciture.
- con l'adozione del Contrassegno Unificato Disabili Europeo (Cude), la persona disabile può circolare e veder riconosciuti i suoi diritti non solo se viaggia in auto per l'Europa, ma anche se circola o sosta in latri Comuni italiani. Ad oggi, infatti, il rilascio del Contrassegno è demandato ai Comuni di residenza e ognuno ha le sue regole: ciò ha provocato segnalazioni di persone disabili multate, benché munite di contrassegno, in Zone a traffico limitato o in parcheggi riservati di altre città.
- La Comunità Europea, in merito al recepimento da parte dell’Italia della raccomandazione 98/376/CE inerente il contrassegno europeo per disabili, così si è espressa. La raccomandazione 98/376/CE del Consiglio in questione introduce un modello comunitario europeo standardizzato che deve essere reciprocamente riconosciuto attraverso gli Stati membri UE. Tuttavia gli Stati membri sono responsabili per il rilascio del contrassegno e in questo senso le autorità nazionali fanno riferimento alle loro rispettive definizioni di inabilità nonché ad altra legislazione. Definiscono le procedure per la concessione del contrassegno, hanno l’ultima parola sulle informazioni visualizzate e su altre condizioni per l’utilizzo del contrassegno.
RITENUTO
che, allo stato, manca solo la modifica del regolamento attuativo del Codice della Strada che riporta ancora la dicitura “Contrassegno invalidi” e disciplina le procedure per il suo ottenimento.
che appare del tutto inconcepibile che, a distanza di più di un decennio, e con una legge già approvata e vigente da ormai un anno, con la modifica sopra riportata, il Ministero non si adoperi per adottare un provvedimento di attuazione, che ha carattere meramente amministrativo;
che di fronte ad un’ingiustificata inerzia del Ministero e dei suoi funzionari, tanti cittadini disabili debbano ancora patire i ritardi della burocrazia in Italia, peraltro su aspetti che sono di estrema facilità di adozione;
che i danni che ne derivano creano disagio ai diretti interessati, purtroppo in numero considerevole, in un contesto di evidente insensibilità sociale.
SI CHIEDE
al Ministro dei Trasporti, quali iniziative intenda adottare affinchè un provvedimento già approvato con legge dello Stato da più di un anno diventi concretamente operativo mediante l’adozione del Regolamento di attuazione, atto di natura meramente amministrativa.
di informare quali siano gli eventuali impedimenti od i responsabili del ritardato adempimento.