giovedì 20 dicembre 2012

Ho presentato un'interrogazione sui defibrillatori


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
BIONDELLI - al Ministro della Salute, al Ministro dell'Economia

Premesso
Che recentemente in Consiglio dei Ministri è stata approvato il decreto che prevede l'obbligo della presenza del defibrillatore su tutti i campo sportivi, sia professionisti che amatoriali,
che, per l’effetto, una vera e propria “armata” di defibrillatori sta per invadere il nostro paese nei centri sportivi,
quella che dovrebbe essere solo l'avanguardia di una ancora più ampia dotazione che coinvolga tutti i luoghi molto frequentati è accolta con favore dai cardiologi: con poco più di mille euro di spesa e un corso di un giorno la possibilità è di salvare migliaia di vite.
Ogni anno in Italia mille persone sotto i 35 anni muoiono per attacco cardiaco improvviso, 40mila in tutto".
afferma Giuliano Altamura, presidente della Fondazione Insieme per il Cuore  che l'utilità di un defibrillatore- lo dimostra il caso della stazione Termini a Roma che  dopo l'installazione  di defibrillatori,  su 18 arresti cardiaci avvenuti nell'edificio, 9 persone si sono salvate.
Al momento non ci sono stime precise sul numero di defibrillatori necessari in Italia, ma per quanto riguarda gli impianti sportivi si può citare uno studio di Unioncamere che nel 2005 aveva censito quasi 15mila impianti sportivi. A questi potrebbero aggiungersi le 8500 palestre presenti su tutto il territorio nazionale, mentre il Coni ha censito nel suo registro 110mila società dilettantistiche, tutte potenzialmente interessate dal decreto,
Un decreto del giugno 2011 imponeva alle Regioni di dotarsi di defibrillatori nei luoghi più affollati, ma non tutte le Regioni si sono attivate.
Considerato
Che nei Paesi maggiormente evoluti, addirittura i condomini sono dotati di defibrillatori
Che occorre dotare gratuitamente di defibrillatori quelle Associazioni onlus non profit  dove operano medici volontari che prestano servizio gratuito a persone disagiate, immigrati ecc..
Che tali interventi di volontariato necessitano di quei sostentamenti indispensabili per la prosecuzione dell’attività meritoria che esse svolgono
Ai Ministri interessati  di  conoscere  quali iniziative e provvedimenti  intendano adottare per diffondere al massimo l’uso di defibrillatori. 

Un impegno che continua


venerdì 7 dicembre 2012

Medici e Legislatori insieme per l’Autismo


ROMA Mercoledì  5 Dicembre 2012 , la Senatrice Biondelli ha Partecipato alla trasmissione televisiva Uno
mattina trasmessa su RAI1.
Si parla di Sindrome Autistica , in studio presenti  tra gli ospiti oltre la Senatrice il Dott. Giovanni  Valeri
Neuropsichiatra infantile presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Durante il dibattitto si è parlato del DL 3119 a Prima firma Biondelli attualmente in Commissione
Parlamentare XII Igiene Sanità .
Al Interno del DL sei articoli di legge in cui si affrontano le problematiche più stringenti legate alla
condizione di vita dei ragazzi autistici e delle loro famiglie.
La Senatrice ha dichiarato che: “ il problema è in aumento manca un anagrafe nazionale ,anche il Dott
Valeri conferma e dichiara che un bambino ogni centocinquanta nati soffre di un disturbo pervasivo dello
sviluppo .Inoltre Biondelli dichiara che attualmente c’è un’ inadeguata formazione di base dovuta
all’insufficiente diffusione di campagne di sensibilizzazione.”
“Le diagnosi spesso sono imprecise e tardive , con difficoltà di individuare percorsi terapeutici standard nei
vari territori ”.
“Ritengo sia fondamentale  una maggior efficienza organizzativa della rete di servizi sanitari specialistici, di
diagnosi e trattamento, affinchè siano accessibili in modo omogeneo in tutti i territori regionali .

giovedì 6 dicembre 2012

A Unomattina per parlare di Autismo


Nella giornata di Ieri ho partecipato alla trasmissione Unomattina per parlare di Autismo e del disegno di legge Norme per la prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da autismo e per l’assistenza alle loro famiglie di cui sono prima firmataria

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0ce2547e-ecdd-478e-bd50-7063ae20aecf.html#p=0

lunedì 3 dicembre 2012

GRANDE BERSANI!


Ottimo risultato in provincia di Novara per il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, che ha trovato nei sostenitori della coalizione una larga maggioranza sia nel ballottaggio che nel primo turno. Un importante risultato ottenuto anche grazie al sostegno dimostrato in questi giorni da esponenti del Partito Democratico novarese. “Voglio ringraziare tutti gli elettori che hanno sostenuto Pierluigi Bersani in queste primarie – ha dichiarato la Senatrice del Partito Democratico Franca Biondelli – più in generale, mi rivolgo a tutti coloro che si sono recati a votare pur esprimendo preferenze per gli altri candidati. Da questi quindici giorni di confronto e di votazioni il partito risulta essere più rafforzato. Ringrazio anche i sostenitori diretti di Bersani: Psi, Sel e i Moderati. Ora è il momento di lavorare per un Centrosinistra unito. Il giorno dopo la sua investitura Bersani ha confermato la volontà del rinnovamento all’interno del partito. Auspico che tutto si possa concretizzare il prima possibile. Infine, ma non per ordine di importanza, volevo ringraziare tutti i volontari che in questi giorni hanno popolato i seggi elettorali. Grazie a loro si è potuto concretizzare un’altra, l’ennesima, grande partecipazione democratica per il nostro partito e coalizione”.

giovedì 29 novembre 2012

Sabato 1 Dicembre a Novara Pierluigi Bersani!


50 ANNI DALLA NASCITA DEI NAS


Oggi, 29 novembre, al Ministero della Salute, con la presenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti e  del  Ministro Balduzzi, ho partecipato in qualità di rappresentante dell'Ufficio di Presidenza della Commissione d'Indagine sul SSN del Senato,  alla cerimonia di consegna dell'alta onorificenza di cui è stato insignito il Comando del Carabinieri (NAS) per la tutela della Salute.
Ringrazio i NAS con cui ho potuto lavorare e sperimentare sul campo la loro preparazione e professionalità sapientemente guidati dal Genarale Piccinno.
Non posso che plaudire alla decisione di tributare al Comando la Medaglia d'Oro al merito della Sanità pubblica.
Ancora un grazie  a tutta l'Arma dei Carabinieri per il lavoro che svolgono tutti i giorni  sul territorio italiano.

martedì 27 novembre 2012

SOSTENIAMO BERSANI!

Carissimi/e, domenica 2 dicembre dalle ore 8 alle ore 20 presso la SOMS in corso Roma  a Borgomanero, si terrà il ballottaggio 
per il candidato  premier della coalizione di Centro Sinistra. 

Vi chiedo di tornare a votare per Pierluigi Bersani. 

Sono sicura che governerà questo Paese con senso di responsabilità e con grande competenza, in un momento 
dove l'Italia sta vivendo  una profonda crisi . 
E' un passaggio difficile, c'è in gioco l'Italia, e il Segretario Pierluigi Bersani è la persona giusta per guidare questo paese. 
Ha dimostrato anche in questi mesi, la capacità di unire invece che dividere, ha usato un linguaggio di verità senza illudere il popolo italiano con 
slogan populistici poi difficilmente praticabili. 

Domenica perciò decideremo il futuro per noi e per i nostri figli. 

Scegli Pierluigi Bersani. 

Io l'ho sostenuto e lo  voterò convintamente! 

Ringrazio, comunque, tutti i cittadini che hanno votato per le Primarie del Centro Sinistra, al di la del candidato che hanno sostenuto. 

Grazie! 
Franca Biondelli

sabato 24 novembre 2012

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne


Siamo vicini al 25 novembre. Dal 17 dicembre 1999 è la data in cui ricorre la “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in ricordo del brutale assassinio avvenuto il 25 novembre del 1960 delle sorelle Mirabal.
L'Associazione liberelibertàresponsabilità - di cui anch’io faccio parte e che sostengo - recita nel manifesto della Presidente, la Senatrice  Anna Serafini: «nasce da un gruppo di donne che vuole far crescere una visione innovativa, laica, riformista ed europea del welfare, dei diritti della persona e delle relazioni familiari, arricchendo in tal modo le proposte del PD. L'ambizione è quella di rivolgersi a tutte queste donne. Donne che, della flessibilità e della capacità di scambiarsi esperienze e conoscenza, hanno fatto uno stile di vita. Donne che, hanno bisogno di trovarsi/ritrovarsi in una nuova comunità che regali loro nuova voce, capacità di contare, possibilità di esprimere pensieri forti e azioni consequenziali e incisive. Abbiamo l'ambizione di far crescere la voglia di partecipare e di entrare in relazione attraverso molteplici forme di linguaggio. Le prime scadenze saranno il rilancio della battaglia storica sugli asili nido e l'impegno su una nuova frontiera culturale per contrastare il fenomeno crescente della violenza di genere. E' solo un primissimo inizio. Il desiderio è quello di creare una rete tra donne, fuori e dentro le istituzioni, per affermare politiche di innovazione nel welfare e nelle relazioni familiari.»
La violenza sulle donne è un tema delicato che ancora oggi presenta grandi criticità dal punto di vista burocratico e psicologico nella omessa denuncia, spesso per paura o vergogna. I casi di violenza sono anche interni alle famiglie, da coloro che sono più cari nella sfera affettiva e questo a volte è un blocco alla denuncia assolutamente da superare. Oltre alla denuncia della violenza fisica vi è anche quella non meno trascurabile della violenza verbale. Ho potuto notare in tanti anni di sindacato e ora come Senatrice che spesso è più facile alzare la voce e prendere posizione contro la donna. In un paese come il nostro, ciò all’alba del 2013 è un dato allarmante e da combattere. Ecco perché invito tutti voi, cari amici e care amiche, a seguire e sostenere la giornata del 25 novembre.

Sen. Franca Biondelli

mercoledì 21 novembre 2012

SLA, BIONDELLI (PD): 200ML NON BASTANO, IL GOVERNO SI E' IMPEGNATO A TROVARE FONDI



(9Colonne) Roma, 21 nov - "Oggi le associazioni dei malati di Sla e di disabili gravissimi hanno incontrato il sottosegretario dell'economia Polillo che ha ribadito l'impegno del governo a trovare fondi per i malati. Al contempo il sottosegretario ha chiesto alla commissione d'Indagine del SSN una verifica su tutti i disabili gravi che vi sono nel nostro Paese, in tempi brevissimi. Quasi sicuramente le risorse stanziate non basteranno e ci sarà bisogno di trovarne altre aggiuntive. Già ieri in Senato tutte le forze politiche hanno riconosciuto che il fondo va integrato con altre risorse, come ha sottolineato anche il vicepresidente Chiti. Il nostro impegno sarà quello di ribadire tale necessità con un emendamento specifico alla Legge di stabilità quando il provvedimento sarà in discussione al Senato". Lo afferma la senatrice del Pd Franca Biondelli, della commissione sanità di Palazzo Madama, che ha partecipato questa mattina all'incontro. 

martedì 20 novembre 2012

Comunicato di Giovanni Longo Pres. Viva la Vita Onlus Puglia


Oramai giunti al settimo giorno dello sciopero della fame e dei farmaci, abbiamo apprezzato i tanti appelli a non estremizzare la protesta con gesti non reversibili giunti da Ministri, Politici e tanti Cittadini. Purtroppo non dipende più da noi, le nostre scelte sono coerenti, abbiamo chiesto quanto previsto da una legge votata in agosto, la 135/2012, che prevedeva almeno 350 milioni per i disabili gravissimi.


Siamo ora noi che facciamo un appello al Governo perchè ripristino i finanziamenti sottratti con il disegno di legge di stabilità all'esame del Parlamento. Invitiamo i Ministri dell'economia, politiche sociali e sanità ad incontrarci il giorno 21 presso il ministero dell'economia. noi saremo in presidio ad aspettarvi dalle 10,30.


Siamo certi che si possano trovare soluzioni per soddisfare le legittime richieste dei disabili gravissimi discutendo dei punti presentati ai Ministri Balduzzi e Fornero nell'incontro del 31 ottobre a 


PUNTI DI DISCUSSIONE DELL'INCONTRO:


a) Incremento del fondo non autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE.


b) Utilizzare i fondi per finanziare l'assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i Piani Assistenziali Individualizzati,(PAI) strutturati in concerto tra le parti.


c) Prevedere una compartecipazione economica delle Regioni in misura di un terzo dei PAI, portando così il totale utile a 600 milioni. (Molte Regioni non spendono nulla o poco per le Politiche Sociali)


d) Predisporre un atto legislativo di riduzione del 5% dei posti in RSA a carico del servizio sanitario regionale. Per invogliare i pazienti al rientro al domicilio prevedere un contributo di 30.000€ l’anno. Con tale provvedimento si può prevedere un risparmio di almeno 600 milioni.


e) I risparmi di cui al punto d verranno utilizzati per l'assistenza socio sanitaria dei disabili meno gravi con procedure di cui ai punti precedenti.


f) Studiare un riparto fra Regioni in funzione dell'incidenza e non della densità abitativa. Una proposta potrebbe essere di dare anticipi e saldi a presentazione dei piani finanziati in funzione della stadiazione.


g) Studiare la fattibilità del nostro progetto "RESTARE A CASA" che riporta diversi punti sopra riportati che si ispira ad una pratica consolidata in Sardegna da 6 anni.


Oltre trovare ulteriori 200 milioni ci preme sostenere l'imprescindibilità degli altri punti per blindare un provvedimento onde evitare distorsioni e sciacallaggio da parte delle regioni.

Siamo disponibili ad ascoltare le Vostre ragioni ma uscire con un documento che ci garantisca concretamente su un emendamento sulle nostre richieste.

Nel caso non rispondiate a questo appello vi prenderete la responsabilità di tutto quello che potrà avvenire. Noi non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna.

Proprio ieri 19 novembre, abbiamo inoltre registrato l'appoggio del Governatore della Puglia, On. Nichi Vendola, che abbiamo incontrato nel pomeriggio, fra crampi allo stomaco, dolori muscolari, sbalzi di pressione e stanchezza insieme a Mariangela Lamanna Vice-Presidente dell'Ass. Comitato 16 Novembre ONLUS.
Quasi 2 ore di colloquio (che in periodo elettorale riteniamo sia un segno di grande attenzione), molto soddisfacente, nel quale Nichi ha riconfermato la piena disponibilità a sposare la causa, la battaglia e la lotta dell'Ass. Comitato 16 Novembre ONLUS e dell'Ass. Viva La Vita ONLUS PUGLIA con quali ha solidirizzato in toto.
In special modo l'abbiamo trovato concorde per ciò che concerne l'eventuale futuro riparto dei fondi: Bisognerà battersi affinchè vengano stanziati in base all'incidenza della Malattia e non tramite la statistica della popolazione residente ultrasessantacinquenne e tramite la media dell'ultimo trasferimento alle Regioni dei fondi inerenti le politiche sociali, un metodo che va assolutamente cambiato!
Abbiamo altresì colto l'occasione per puntualizzare e chiarire, con l'Assessore Regionale all'Welfare Elena Gentile, alcune criticità relative all'utilizzo del fondo già stanziato, sottolineando che è nostra intenzione monitorare costantemente i lavori affinchè neanche un euro vada sprecato, trovando piena disponibilità della stessa alla massima collaborazione.
Inoltre, oggi ho appena parlato con la Sen. Franca Biondelli, la quale mi ha ulteriormente manifestato la sua vicinanza e solidarietà alle problematiche e vertenze dei Malati di SLA e dei Malati gravi e gravissimi, ma la NOTIZIA più importante è che OGGI alle ore 16,30 relazionerà IN AULA DEL SENATO manifestando a TUTTI I SENATORI le motivazioni per cui DOMANI saremo in presidio davanti al Ministero del TESORO in via XX Settembre. Grazie Senatrice Franca Biondelli e siamo certi che ti farai ASCOLTARE.

Giovanni Longo – Presidente dell’Ass. VIVA LA VITA ONLUS PUGLIA

domenica 18 novembre 2012

Con l'associazione URA a Novara per i 100 anni dell'indipendenza Albanese

Ho partecipato a Novara ad un evento organizzato dall'Associazione URA, nata dalla collaborazione di alcuni giovani albanesi della provincia di Novara nell'intento di rafforzare l'amicizia tra il popolo albanese e quello italiano.

Si celebrava, nell'occasione, il centenario dell'indipendenza del Popolo albanese: in qualità di madrina ho partecipato davvero volentieri a questo evento e ho avuto ancora una volta la riconferma dell'ottimo lavoro svolto da questa associazione sul nostro territorio.

Superando gli schemi facili e qualunquisti, si scopre nell'infaticabile lavoro di questi ragazzi la volontà di favorire e accelerare il processo di integrazione tra i popoli e, allo stesso tempo, non perdere i valori e le peculiarità delle singole identità.

Presente a questo evento anche il Comune di Novara, rappresentato dall'assessore Turchelli che ha avuto modo di sottolineare la squisita integrazione di questa comunità presente a Novara da oltre 20 anni.

A questi ragazzi va il mio plauso e la mia rinnovata disponibilità a seguire le loro attività associative.

mercoledì 7 novembre 2012

Obama!



Oggi è un giornata storica per la politica progressista mondiale, ha vinto il Presidente Obama .
Dopo un lungo testa a testa con lo sfidante repubblicano Mitt Romney alla fine ha vinto il Presidente.
Obama è un grande Politico progressita perchè ha avuto il coraggio di attuare una grande riforma sanitaria negli stati uniti,questa riforma ha dato la possibilità alle persone meno abbienti di accedere con maggior facilità all'assistenza sanitaria.
Ha salvato l'industria automobilistica americana e con essa migliaia di posti di lavoro.
E' stato un Presidente che ha avuto grande attenzione nei confronti delle minoranze etniche ,è il Presidente che ci ha fatto sognare ma allo stesso tempo ha dato grande autorevolezza e sicurezza al proprio paese .
Grazie a lui gli Stati uniti sono diventati un paese all'avanguardia anche dal punto di vista delle politiche per la donna, a differenza di cio' che spesso succede in Italia.

Conferma meritatissima 

Grazie Presidente Obama.



sabato 27 ottobre 2012

La grave situazione dei malati di SLA


Ancora una volta mi trovo a dover parlare della grave situazione dei malati di SLA per cui il percorso è ancora tortuoso. Sono profondamente colpita dall'ennesimo sciopero della fame che stanno conducendo per i mancati finanziamenti (già promessi) e per i tagli alla non autosufficienza.
Anche in Piemonte come in altre regioni arriva lo sconforto di questi malati e delle loro famiglie: mancano gesti concreti e la situazione è davvero insostenibile.
Nella prossima settimana presenterò un'interrogazione urgente al Ministro affinché risponda verificando se le regioni si siano attivate o meno e, ancora una volta, chiederò al governo un impegno serio su questo fronte.
Sono malati di SLA, molto gravi, non possiamo farli aspettare.

HO PARTECIPATO AL FORUM EX. ART. 26


Lo scorso 25 ottobre presso la Sala Papa Giovanni si è svolto un convegno a cui ho partecipato, organizzato dal forum ex. Art. 26.
Oltre a loro, numerose associazione che si occupano di sanità e disabilità.
Il forum ha chiesto particolare attenzione proprio nei confronti dei disabili: il campanello d'allarme sta già suonando a causa dei tagli lineari imposti dalla regione Lazio che mette in seria difficoltà la riabilitazione di questi malati.
Sempre continuando in questa direzione, lo stesso forum ha attivato una raccolta di firme per impedire l'applicazione dei decreti commissariali della Regione.
La situazione è molto grave e sono ben cosciente di quanto i tagli peseranno. Ancor di più dunque si fa attuale l'invito a tutta la classe politica a lottare contro gli sprechi e per una politica più equa e solidale nei confronti dei più fragili.
Sono vicina alle istanze del forum e a loro ho promesso il mio impegno sebbene vi sia un po' di amarezza per l'avvicinarsi della fine di legislatura e nel vedere che, nonostante tutto l'impegno profuso da parte mia e di tanti miei colleghi, sia molto difficile dare risposte concrete su tutti i tanti fronti del mondo della disabilità.
Detto questo, il mio impegno va avanti sino all'ultimo giorno!

Interrogazione sulle federazioni sanitarie


INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

BIONDELLI - Al Sig. Ministro della Salute, al Sig. Ministro degli Affari Regionali, al Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze

Premesso che

con la Legge Regionale 28 marzo 2012, n° 3, la Regione Piemonte ha costituito le Federazioni Sovrazonali (FS), “al fine di promuovere il passaggio del servizio sanitario regionale da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta” (articolo 2, L.R. 3/2012);

ad esse (Federazioni) sono state affidate le seguenti funzioni:
a)      piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi, ad eccezione dei servizi socio-sanitari;
b)      gestione del materiale, dei magazzini e della logistica;
c)      sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema;
d)     gestione del patrimonio immobiliare;
e)      programmazione degli investimenti;

che in tema di approvvigionamento di beni e servizi, la stessa Regione Piemonte aveva in precedenza provveduto alla creazione (ed è tuttora esistente) la S.C.R. (Società di Committenza Regionale) con l’obiettivo di ottimizzarne l’acquisizione;

Rilevato che

la creazione delle FS, sostanzialmente, dal punto di vista organizzativo richiamava la precedente previsione delle “aree sovrazonali”, con la differenza – non di poco conto in tempi di spending review – che tali aree sovrazonali non determinavano alcun aggravio di spesa a carico del servizio sanitario regionale, essendo solo uno strumento per la gestione interaziendale di tematiche comuni;

in tal modo, al numero di 19 Aziende Sanitarie (Locali, Ospedaliere ed Ospedaliere Universitarie) si aggiungono 6 Federazioni Sanitarie, determinando il passaggio da 19 Direttori Generali a 25 (infatti, ai fini retributivi l’Amministratore Unico delle FS è sostanzialmente equiparato al Direttore Generale di ASL);

Preso atto che

da fonti giornalistiche (es.: La Stampa, 22 maggio 2012) si è appreso che il Ministero per gli Affari Regionali ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge di riforma della sanità piemontese, anche per la mancanza di copertura finanziaria delle nuove Federazioni Sanitarie;

sempre da fonti giornalistiche, sul punto, la posizione della Regione Piemonte nega ulteriori oneri finanziari, asserendo che i costi dei nuovi Amministratori Unici sono pareggiati dall’accorpamento di 3 Aziende Sanitarie in una unica;

Rilevato che

tale risposta appare insufficiente, in quanto il risparmio di 2 indennità non può coprire la spesa di 6 nuove indennità, peraltro di importo superiore alle prime;

Considerato, inoltre, che

la legge regionale in discorso nulla dice in tema di gerarchia delle competenze: infatti:
  • il Consiglio di Amministrazione della FS è composto dai Direttori Generali delle ASL che la compongono;
  • il Consiglio di Amministrazione, nomina l’Amministratore Unico designato dalla Regione;
  • l’Amministratore Unico ha funzioni di programmazione e controllo di rilevanti attività che la Legge Nazionale riserva alle singole ASL;

la conseguenza di tale situazione porterebbe ad avere un soggetto (il Direttore Generale di ASL) che è controllore dell’Amministratore Unico (in quanto è componente del CdA che lo ha nominato) ed è controllato dall’Amministratore Unico (in quanto esplicitamente prevista la funzione di controllo nei confronti delle ASL);

tale confusione organizzativa si ripercuote anche sul personale; la legge regionale prevede che le persone che operano per la FS rimangano dipendenti delle proprie Aziende Sanitarie, conservandone i relativi trattamenti stipendiali. Tale scelta comporterà inevitabilmente delle disuguaglianze di trattamento retributivo, in quanto i singoli contratti integrativi aziendali prevedono differenze – a volte anche sensibili – nella parte relativa alla retribuzione di risultato e ad altre voci variabili. La conseguenza inevitabile è che persone che svolgono le stesse mansioni all’interno della FS percepiscono stipendi differenti;

in data 22 ottobre 2012 è stato depositato avanti al TAR Piemonte il ricorso predisposto dall’Organizzazione Sindacale Confedir-Sanità contro il provvedimento di creazione delle FS;

Preso atto, ancora, che

fonti giornalistiche riportano le affermazioni – in data 18 ottobre 2012 – dell’Assessore alla Sanità secondo la quale “la Regione Piemonte è tecnicamente fallita”, atteso che il debito complessivo ammonta a 10 miliardi di euro, di cui 900 originati dal servizio sanitario regionale;

il sito ufficiale della Regione Piemonte – il giorno successivo: 19 ottobre 2012 – rileva che “i conti della sanità piemontese non sono fuori controllo e la Regione non è fallita”;

la relazione che la Sezione di Controllo per il Piemonte della Corte dei Conti, in data 16 ottobre 2012, ha presentato alla Commissione parlamentare di inchiesta della Camera dei Deputati sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali ha rilevato che non esistono i bilanci del settore sanitario per gli anni 2010 e 2011 e che i debiti del settore sanitario piemontese ammonterebbero a 4,7 miliardi di euro;

si interroga

il Sig. Ministro per gli Affari Regionali per sapere se corrispondano al vero le notizie circa l’impugnazione avanti alla Corte Costituzionale della legge di riforma della sanità piemontese, ed in caso affermativo, per conoscere lo stato attuale dell’impugnativa stessa;

il Sig. Ministro della Salute per sapere
  • se ha contezza della situazione che si è venuta a creare nella Regione Piemonte con l’attivazione delle Federazioni Sanitarie, sia tra i dipendenti del settore sanitario sia tra la popolazione;
  • quali iniziative, rientranti nelle proprie prerogative ministeriali, intenda assumere in merito alla creazione delle Federazioni Sanitarie ed al loro funzionamento, anche nell’ottica degli adottati ed adottandi provvedimenti in tema di spending review;

il Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze per sapere quale sia il reale stato di consistenza finanziaria del settore sanitario della Regione Piemonte, atteso che le cifre diffuse relativamente al debito regionale risultano quanto mai discordanti tra di loro ed ingenerano confusione ed incertezza sul futuro delle prestazioni che potranno essere garantite alla popolazione piemontese.

giovedì 25 ottobre 2012

“CON BERSANI, PER IL LAVORO E LO SVILUPPO


Io Aderisco, potete farlo anche voi scrivendo direttamente a damiano_c@camera.it



Noi riteniamo che il lavoro rappresenti un elemento centrale della nostra identità politica e sociale e che la sua valorizzazione sia il motore di una crescita di qualità, l'unica che può portare il paese fuori dalla crisi attuale. Crediamo che sia importante che il Partito Democratico, come ha fatto Pierluigi Bersani nella Carta di Intenti, sia in grado di avanzare una proposta che assuma il riconoscimento della risorsa umana come elemento, non solo simbolico, di definizione di un programma di governo di centrosinistra capace di riformare il paese. In questa ottica pensiamo che sul piano sociale sia indispensabile costruire una  proposta che, mentre prosegue nell'impegno assunto da questo governo in Europa e sul piano internazionale per la difesa dell'Italia dall'aggressione dei mercati, dia un chiaro segno di cambiamento sul terreno dello sviluppo e del welfare. Proponiamo di assumere come obiettivo la costruzione di uno stato sociale di profilo europeo. 

Dobbiamo puntare ad una politica di incentivi allo sviluppo che batta la logica del puro rigore e le politiche restrittive di stampo liberista, così come occorre una iniziativa sui temi della politica industriale che superi la logica dell'emergenza e si proponga di censire un catalogo di settori strategici della nostra economia, considerando che siamo il secondo paese manifatturiero d'Europa dopo la Germania. La riduzione del cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro a tempo indeterminato può dare più competitività alle imprese e maggiore potere d'acquisto ai lavoratori, accanto ad una tassazione di favore per i redditi più bassi da lavoro dipendente, autonomo e da pensione. Considerata la particolare e drammatica situazione del mercato del lavoro occorre definire un piano straordinario per l'occupazione giovanile e femminile. Inoltre, c'è un capitolo che riguarda le relazioni sociali: noi proponiamo la ripresa della concertazione come metodo di governo e di prevenzione del conflitto, l'introduzione di regole di democrazia economica nelle grandi imprese ed una nuovaregolazione dei temi della rappresentanza nei luoghi di lavoro, a partire dalla modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. Infine, le riforme del governo Monti non vanno cancellate, ma corrette e migliorate, a partire da  quella del sistema previdenziale per risolvere definitivamente il problema dei lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione e va introdotto ilprincipio della flessibilità, assolutamente coerente con il sistema contributivo per consentire ai lavoratori, superata una certa soglia di età e di contributi versati, di scegliere il momento più opportuno per andare in pensione. Per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro dobbiamo attendere l'esito del monitoraggio previsto dalla riforma stessa, al fine di verificarne l'impatto sulla realtà del sistema produttivo. Fin d'ora si può però immaginare che si renderà necessario correggere gli ammortizzatori sociali di fronte al prolungarsi della crisi economica e garantirne la universalizzazione a vantaggio dei più giovani.  
Cesare Damiano, Pierpaolo Baretta,  
20 ottobre 2012 

giovedì 18 ottobre 2012

Interrogazione su LEA


AL SIG. MINISTRO DELLA SALUTE

Premesso che:
-          il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 ha provveduto a definire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), resi cogenti dall'articolo 54 della Legge 289/2002 (Legge Finanziaria 2003);
-          nell'ambito della macro area dell'assistenza distrettuale,  è prevista la garanzia dell'erogazione di prestazioni  dell'area sanitaria e socio sanitaria a favore di persone con problemi psichiatrici, di disabilità fisica, psichica e sensoriale, pazienti  in fase terminale, persone con infezione da HIV, ecc.;
-          in data 1 marzo 2012 è stata presentata alla Camera dei Deputati una petizione (n° 1403 del 2012) riguardante il finanziamento dei LEA per le persone non autosufficienti, promossa da 57 organizzazioni pubbliche e private e sottoscritta da 16.786 cittadini;
Considerato che:
in data 11 luglio 2012, la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato una risoluzione (n° 8-00191) con la quale si invitava il Governo ad assumere le iniziative necessarie ad assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio sanitarie previste dai LEA alle persone con handicap invalidanti, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici, assicurando loro l'erogazione delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali;
si chiede di conoscere
quali iniziative il Governo, su proposta del Sig. Ministro, intende adottare al fine di garantire l'effettiva esigibilità dei Livelli Essenziali di Assistenza, soprattutto nell'area dell'assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale alle persone con disabilità, fisica, psichica o sensoriale, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici. 

lunedì 15 ottobre 2012

Oggi con “ANMIL” ad Oleggio



Oggi è la  sessantaduesima “ GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO”.
L’ANMIL  è una presenza di tutela ed un  punto di sicuro riferimento per tutte quelle persone che nel mondo  del lavoro , hanno trovato una realtà per la loro realizzazione umana ma al tempo stesso per un incidente la loro vita ha avuto un cambiamento radicale per loro e per i loro cari.
Gli incidenti sul lavoro nel 2011 sono stati settecento venticinquemila c’è stata una modesta diminuzione come riferisce l’INAIL , anche se è utile ricordare che comunque molti hanno perso il lavoro.
Vorrei  ricordare anche tutte le donne che sono state vittime di incidenti sul lavoro sono molte ma se ne parla poco.
Ho colto con interesse la proposta fatta dal Presidente “ANMIL “ Viscardi  che mediante l’ associazione presenterà una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del Testo Unico (molto datato) dell’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali .

Grazie ancora all’ “ANMIL” al SINDACO di Oleggio Marcassa che ci ha ospitati  , e auguro buon lavoro

INCONTRO CON LA COMUNITA’ MAROCCHINA. NASCE A BORGOMANERO L’ ASSOCIAZIONE ARCOBALENO-MAG.


Care amiche,amici ieri presso la SOMS di corso Roma  ho partecipato ad una interessantissima iniziativa promossa dalla neo Associazione “ARCONALENO-MAG “  , questo gruppo è formato da alcuni esponenti della comunità del Marocco .
Colgo l’occasione per ringraziare il suo Presidente il Sig. Mohammed  Samki  e tutto il comitato organizzativo.
Durante il dibattito sono emerse numerose criticità tra cui anche il problema della cittadinanza.
Voglio ricordare che in Italia gli immigrati marocchini sono cinquecento cinquanta mila  questo dato dovrebbe far riflettere le nostre Istituzioni .
L’ integrazione fra popoli e diverse culture passa anche attraverso la partecipazione alla vita politica del nostro paese, in Italia rispetto ad altri paesi europei  dove si ha una cultura ed una legislazione più adeguata a garantire un integrazione reale tra etnie diverse.
Desidero augurare buon lavoro a questa Associazione.

giovedì 11 ottobre 2012

"I bambini vanno ascoltati"


Sono rimasta molto colpita dalle immagini che sono state rese pubbliche ieri sera a "Chi l'ha visto".
Oggetto di questo video, il dramma vissuto da un ragazzo del padovano conteso dai suoi genitori e, come si vede, letteralmente "strappato" a uno dei due con l'aiuto delle forze dell'ordine.
Sono indignata dinnanzi ad uno spettacolo di questo genere: non esistono a mio parere giustificazioni rispetto al trattamento riservato - a prescindere dalla storia pregressa - a questo ragazzo.
Per un ragazzo, la separazione è un momento drammatico che deve essere vissuto in un ambiente protetto e il più possibile in grado di sostenerlo in questo non facile passaggio.
Auspico che si possa far luce con rapidità su questa triste vicenda che è grave e deplorevole e che, laddove accertate le responsabilità, si possa procedere con provvedimenti immediati.

giovedì 27 settembre 2012

OGGI IN SALA NASSIRIYA SI PARLERA' DI AUTISMO


Oggi presso la sala Nassiriya del Senato presenterò insieme al Presidente Tomassini, la capogruppo Bassoli e la commissione Sanità i disegni di legge sul tema dell'Autismo nei bambini e adolescenti.
Questa conferenza stampa vuole porre l'attenzione del Governo ad un tema così importante come questo nella speranza che, in questo ultimo scorcio di legislatura, si riesca a dare una risposta alle tante famiglie in questa situazione.
I ddl presentati prevedono, nell'ambito di piani sanitari ben definiti, iniziative dirette alla cura e alla riabilitazione dei tanti ragazzi colpiti da questa disabilità.
Un successo, quello di questi ddl, per i quali devo ringraziare l'aiuto delle numerose associazioni che si occupano di autismo, le segnalazioni di famiglie e medici che hanno contribuito a questo risultato.
Proprio oggi ho incontrato il mio caro amico e giornalista Gianluca Nicoletti, presidente di un'associazione che si occupa di bambini autistici. Anche lui mi ha esortato a trovare, nelle tante strutture dimesse come caserme e ospedali, gli spazi da dedicare a progetti di recupero e di miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti autistici.
Auspico che il governo possa dare una risposta celere alle tante domande che poniamo e che possa dare un segno tangibile nella direzione sella soluzione delle tante questioni aperte. 

lunedì 24 settembre 2012

Impegno, sanità e disabilità


“Riportare l’uomo al centro delle politiche sulla sanità e la disabilità” queste parole del sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Adelfio Elio Cardinale, hanno caratterizzato il convegno promosso dalla senatrice del Partito Democratico Franca Biondelli dal titolo ‘L’Impegno: sanità e disabilità’ che ha portato ad Orta San Giulio presso l’hotel San Rocco grazie all’interessamento di Andrea Giacomini, esponenti del Governo e della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato. Un momento di incontro che ha evidenziato come la politica presentata ai cittadini attraverso il suo lato operativo e concreto, non crei disaffezione ma anzi avvicini le persone all’attività e all’impegno. La presenza di 200 persone fra cui numerosi sindaci, parlamentari, rappresentati politici di diverso colore, forze militari, medici impiegati sanitari e associazioni per disabili ne è la reale e concreta dimostrazione. “Ho voluto far conoscere alle persone l’attività politica della Commissione Sanità al senato di cui faccio parte – ha dichiarato la senatrice Biondelli nel suo intervento – e la presenza di un così vario, nutrito e attento pubblico è stata la migliore risposta possibile alla disaffezione della politica di cui si parla tanto in questi mesi. Questa serata è la dimostrazione che la Politica con la ‘P’ maiuscola composta da fatti concreti e non parole può arrivare ad ottenere azione condivise da tutti i partiti e l’appoggio dei cittadini. Il nostro impegno in Commissione è stato forte e costante su tanti fronti, in particolar modo sulla vicinanza ai disabili e alle loro famiglie che sono costretti a vivere momenti drammatici non solo per la malattia o la sfortuna, ma anche per uno Stato che troppe volte non riesce a dare le risposte che deve”. Un impegno che anche lo stesso Presidente della Commissione igiene e sanità del Senato Antonio Tomassini del Pdl ha voluto ricordare attraverso le leggi che sono state approvate su proposta della stessa Commissione: quella a tutela dei celiaci, la legge 38 sulle cure palliative per i malati terminali e la conseguente presa in considerazione di tutte le sfaccettature del tema del ‘dolore’ che accompagnano i malati e gli interventi a tutela dei disabili che “Hanno voce oggi in Senato – ha evidenziato Tomassini – grazie alla Senatrice Biondelli che ci ha messo di fronte a queste difficoltà”. Incentrato sulle novità che presto i cittadini dovranno affrontare, l’intervento del Senatore Antonio Fosson membro della Commissione Sanità ed esponente del movimento Unione Valdaostana, che si è soffermato principalmente sulla rivoluzione che verrà attuata sulla figura del medico di base. “E’ una figura importante e fondamentale per i cittadini – ha dichiarato –. Il primo obiettivo è quello di non isolarli e lasciarli al loro destino, il loro ruolo diventa valido solo se si ritrova a lavorare in equipe offrendo più servizi possibili distribuiti su tutto l’arco della giornata”. Un vero e proprio tuffo nella realtà amministrativa, è stato l’intervento dell’assessore alla Sanità del comune di Torino Elide Tisi che ha posto ai senatori le reali difficoltà di chi quotidianamente si ritrova a dover affrontare sul territorio. Difficoltà fatte di carenze strutturali, informative e di primo intervento in particolar modo per i disabili. Tutte questioni che oggi si devono confrontare con i tagli necessari per riorganizzare il sistema sanitario. E’ lo stesso Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale che evidenzia quelli che sono gli obiettivi del Governo tecnico: “Dobbiamo ragionare – ha spiegato – modificando la filosofia di base che vede la Sanità come una azienda che deve fruttare. Non è così, la Sanità è una azienda che come scopo ultimo ha la salute del cittadino quindi l’uomo. Questo non vuol dire che bisogna adottare una politica degli sprechi, tutt’altro, saremmo degli irresponsabili se andassimo in quella direzione. Tre punti importanti per il rilancio della sanità: il primo riguarda l’implementazione della telematicità, abbiamo valutato che elettronicizzando tutto il sistema si risparmierebbero dai 9 ai 13 miliardi di euro; secondo punto razionalizzazione dei sistemi sanitari in Italia, ogni Regione dovrà essere libera di decidere in un raggio d’azione che non comprende anche l’istituzione di un sistema locale, altrimenti ognuno avrebbe il suo e questo porterebbe ad uno spreco di risorse non indifferente; terzo punto modificare il punto di vista del sistema di diagnosi della malattia, un medico non può arrivare a stabilire la malattia di un paziente attraverso la media ponderata degli innumerevoli esami che un paziente è stato costretto a fare, razionalizzare questo sistema e fare esami più mirati potrebbero portare al risparmio di ulteriori 30-40 miliardi di euro. Ritengo sia inoltre ampiamente giustificato passare attraverso il riordino di un sistema ospedaliero che oggi vive momenti di alti e bassi. Inutile non prendere in considerazione numeri di presenze letto che sono indice di uno scarso utilizzo delle strutture”.




venerdì 14 settembre 2012

Contrassegno per disabili - Finalmente


BIONDELLI: dopo 14 anni finalmente anche in Italia è stato recepito l'adozione del contrassegno europei per disabili, ricordo che fino a poco tempo fa i nostri disabili senza questo contrassegno europeo potevano essere multati. Allego, quindi, l'interrogazione sollecitata anche in Aula, che ho presentato a sostegno dei disabili. 

 
Il Contrassegno Europeo di parcheggio, finalmente!


Dopo una lunga attesa, durata ben quattordici anni, anche l’Italia ha finalmente recepito la Raccomandazione Europea per l’adozione del Contrassegno Europeo di parcheggio per disabili, l’ormai celebre CUDE.
Era infatti il 4 giugno 1998, quando veniva prodotta la Raccomandazione del Consiglio Europeo 98/376/CE per l’adozione di un contrassegno che fosse valido in tutti i Paesi membri dell’Unione, evitando così i rischi di non vedersi riconoscere all’estero la validità del simbolo rilasciato dal proprio Comune di appartenenza, o dal proprio Paese.
 
Ci sono voluti anni di battaglie dentro e fuori il Parlamento (e fior di multe piovute sui Cittadini italiani con disabilità che si recavano all’estero) ma alla fine si è giunti alla conclusione dovuta: il Consiglio dei Ministri ha dato via libera a fine luglio al Decreto che permette anche all’Italia di uniformarsi alla normativa del Consiglio Europeo.
E dopo un altro mese di attesa (poca cosa in confronto ai quattordici anni che l’hanno preceduto!), il 31 agosto, è arrivata la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 203, del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR), 30 luglio 2012, n. 151,Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente il regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo codice della strada, in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide.
 
Il decreto entrerà in vigore il 15 settembre. Ma cosa dovrà succedere a partire da quella data? Che tutti i Comuni del nostro Paese (pur avendo ancora un tempo massimo di tre anni per sostituire i contrassegni rilasciati secondo il vecchio modello, il celebre “tagliando arancione”) d’ora in poi dovranno rilasciare i nuovi permessi secondo il modello europeo (il già descritto “tagliando azzurro” CUDE).
Non solo:
 gli stessi titolari dei permessi in corso di validità avranno diritto a chiederne subito la sostituzione, nel caso intendano recarsi in un Paese dell’Unione Europea.
 



Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05612

Atto n. 4-05612

Pubblicato il 14 luglio 2011
Seduta n. 581

BIONDELLI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
la legge 29 luglio 2010, n. 120, "Disposizioni in materia di sicurezza stradale", così dispone all'art. 58, rubricato "(Modifiche all'articolo 74 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente contrassegni su veicoli a servizio di persone invalide)": all'articolo 74 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sono apportate le seguenti modificazioni: a)al comma 1, le parole: "di simboli o diciture dai quali può desumersi la speciale natura dell'autorizzazione per effetto della sola visione del contrassegno" sono sostituite dalle seguenti: "di diciture dalle quali può essere individuata la persona fisica interessata"; b) il comma 2 è sostituito dal seguente: "Per i fini di cui al comma 1, le generalità e l'indirizzo della persona fisica interessata sono riportati sui contrassegni con modalità che non consentono la loro diretta visibilità se non in caso di richiesta di esibizione o di necessità di accertamento"»;
tale norma è il presupposto per consentire, dopo 12 anni, di adottare anche in Italia il contrassegno unificato disabili europeo per la circolazione e la sosta dei veicoli previsto dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 4 giugno 1998;
questo testo modifica di fatto la norma del codice della privacy che rendeva impossibile l'adozione del contrassegno anche in Italia. Previsto da una raccomandazione del Consiglio europeo, il contrassegno unificato in Italia ha sollevato infatti dubbi e perplessità, legate alla garanzia della tutela o meno della privacy del disabile. Recando sul fronte non solo la dicitura "disabile", ma anche il simbolo internazionale della persona disabile, la stilizzazione nota in tutto il mondo, vi era un evidente contraddizione con quanto disposto dall'articolo 74 del codice della protezione dei dati personali (decreto legislativo n. 196 del 2003), che vieta l'esposizione di simboli o diciture;
con l'adozione del contrassegno unificato disabili europeo (Cude), la persona disabile può circolare e veder riconosciuti i suoi diritti non solo se viaggia in auto per l'Europa, ma anche se circola o sosta in tutti i comuni italiani. Ad oggi, infatti, il rilascio del contrassegno è demandato ai comuni di residenza e ognuno ha le sue regole: ciò ha provocato segnalazioni di persone disabili multate, benché munite di contrassegno, in zone a traffico limitato o in parcheggi riservati di altre città rispetto a quella di residenza;
per quanto risulta all'interrogante, come diffuso da un blog su Internet la Comunità europea, in merito al recepimento da parte dell'Italia della raccomandazione 98/376/CE inerente al contrassegno europeo per disabili, così si è espressa: la raccomandazione 98/376/CE del Consiglio in questione introduce un modello comunitario europeo standardizzato che deve essere reciprocamente riconosciuto attraverso gli Stati membri UE. Tuttavia gli Stati membri sono responsabili per il rilascio del contrassegno e in questo senso le autorità nazionali fanno riferimento alle loro rispettive definizioni di inabilità nonché ad altra legislazione. Definiscono le procedure per la concessione del contrassegno, hanno l'ultima parola sulle informazioni visualizzate e su altre condizioni per l'utilizzo del contrassegno;
ritenuto che:
allo stato, manca solo la modifica del regolamento attuativo (di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992, art. 188) del codice della strada (di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, e successive modificazioni) che riporta ancora la dicitura "contrassegno invalidi" e disciplina le procedure per il suo ottenimento.
appare del tutto inconcepibile che, a distanza di più di un decennio, e con una legge già approvata e vigente da ormai un anno, con la modifica sopra riportata, il Ministro in indirizzo non si adoperi per adottare un provvedimento di attuazione, che ha carattere meramente amministrativo;
di fronte ad un'ingiustificata inerzia del Ministero e dei suoi funzionari, tanti cittadini disabili devono ancora patire i ritardi della burocrazia in Italia, peraltro su aspetti che è molto facile adottare;
i danni che ne derivano creano disagio ai diretti interessati, purtroppo in numero considerevole, a giudizio all'interrogante, in un contesto di evidente insensibilità sociale,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro dei trasporti, intenda adottare affinché un provvedimento già approvato con legge dello Stato da più di un anno diventi concretamente operativo mediante l'adozione del regolamento di attuazione, atto di natura meramente amministrativa;
quali siano gli eventuali impedimenti od i responsabili del ritardato adempimento.

giovedì 13 settembre 2012

Biondelli: OGGI IN IL PIU' GRANDE RISULTATO PER I MALATI GRAVI IN ITALIA


D.D.L. 3291
Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi

Il 22 maggio scorso, in sede di discussione generale sul ddl in discorso, all’interno della 12 Commissione, auspicavo una rapida conclusione dell’iter legislativo; l’odierna discussione in Aula, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, vede realizzato il mio auspicio.
Perché era, ed è, necessaria la conclusione dell’iter legislativo, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati lo scorso 8 maggio?
Non si tratta di colmare un vuoto legislativo. Infatti, in Italia, già oggi, si possono realizzare trapianti da viventi; il problema è che occorre passare dalle autorizzazioni caso per caso a norme che abbiano una valenza generale, evitando quindi la richiesta di singole autorizzazioni. Dico questo perché c'è un decreto del 2000 che attribuisce ad una commissione definita «terza» le autorizzazioni nei casi di trapianto fra viventi, senza peraltro indicare specificatamente il singolo organo.
Il problema che abbiamo di fronte, quindi, non è: trapianto da vivente sì o no, bensì consiste nel dare una risposta chiara ed efficiente a quei molti malati che avrebbero bisogno di un trapianto ma, dato che gli organi sono pochissimi e largamente insufficienti, alimentano lunghe liste di attesa e spesso interviene la morte prima che arrivi l'organo donato da un donatore deceduto o vivente.
Innanzitutto occorre dire che si tratta di donazione fra viventi che non è sostitutiva della donazione da cadavere ma è aggiuntiva ad essa: anche questo è un aspetto che bisogna tener presente per non alimentare aspettative che poi sarebbe difficile soddisfare.
Il primo obiettivo di questa legge deve essere quello di far nascere una nuova sensibilizzazione intorno al valore della donazione degli organi.
Nel nostro Paese vige una disciplina importante, siamo all'avanguardia in Europa per quanto riguarda l'organizzazione dei trapianti e del sistema dei trapianti all'interno del sistema sanitario; negli ultimi due decenni l'attività di trapianto d'organi è diventata molto ampia in conseguenza dello sviluppo di competenze mediche di alto livello e soprattutto dello sviluppo di una rete organizzativa nazionale coordinata dal Centro nazionale trapianti dell'Istituto superiore di sanità.
In alcune regioni italiane, purtroppo non in tutte, l'attività di donazione di organi da cadavere è stata affrontata in modo sistematico, sviluppando strategie organizzative specifiche affidate a professionisti a ciò dedicati. È infatti evidente come la disponibilità dei donatori sia l'elemento principale che determina la possibilità di eseguire i trapianti. In altre regioni, invece, il processo, anche organizzativo, è maturato più lentamente e questo è un problema su cui riflettere, su cui ragionare e probabilmente anche su cui investire risorse e attenzioni.
In 20 anni il numero dei trapianti è quadruplicato; tuttavia, emerge quale elemento di preoccupazione, il fatto che in questo periodo l'età media dei donatori è andata progressivamente aumentando, passando dai circa quarant'anni del 1992 ai sessantacinque anni del 2011. L'invecchiamento dei donatori infatti, se è ovviamente espressione anche di un dato positivo, comporta, allo stesso tempo, minori possibilità di trapianto per i pazienti giovani e per coloro che hanno necessità di organi che non possono essere donati in età avanzata. In questa situazione in cui la donazione da cadavere ha già dato molto, è indispensabile che il nostro Paese si adegui agli standard internazionali in termini di trapianto da donatore vivente ed è quello che con questo provvedimento noi facciamo oggi.
Probabilmente si tratterà di attività numericamente meno rilevanti, perché gli organi in oggetto (il pancreas, il polmone e l'intestino) sono assai delicati e meno frequentemente trapiantabili. Si tratta, comunque, di un'attività necessaria, perché rivolta al beneficio di persone, spesso giovani e bambini, che per ragioni mediche non possono attendere a lungo o che per ragioni biologiche sono svantaggiati nella ricerca di un donatore cadavere compatibile. Si tratta, quindi, di un'attività rivolta a tutelare le persone che per la gravità della propria patologia, per età giovanile o per ragioni biologiche, sono oggi involontariamente più svantaggiate di altre in un sistema basato solo sulla donazione da cadavere.
Quindi, il disegno di legge in esame, in questo senso, fa davvero realizzare dei passi in avanti molto importanti, sia perché ha un valore sociale e umano assai forte sia perché si basa sulla validità dei principi ispiratori dal punto di vista sia scientifico sia clinico. Esso rappresenta una promozione di cultura e conoscenza della donazione che tutti insieme dobbiamo fare.

lunedì 10 settembre 2012

Per chi soffre di ACUFENI

Avevo presentato molto tempo fa un'interrogazione sul tema degli acufeni.

Dopo tanto tempo ho ricevuto questa risposta:

Scarica la risposta

mercoledì 1 agosto 2012

SPENDING REVIEW OGGI AL SENATO


Oggi in Senato si è affrontato il tema della Spending Review.
Sicuramente un passaggio difficile e affrontato con non poche sofferenze. Tantissimi gli emendamenti presentati per cercare di cambiarne il testo, pochissimi quelli accolti.
Non posso nascondere la mia soddisfazione nel rilevare che, comunque, importantissimi emendamenti a tutela del mondo del volontariato e dell'associazionismo hanno trovato accoglimento.
Una vittoria da ascrivere al Partito Democratico che tanto si è speso affinchè gli osservatori (come quello sul volontariato, quello sull'infanzia e adolescenza) non fossero cancellati con un tratto di penna riconoscendone, al contrario, l'importante valore.
Una soddisfazione personale poi viene dal mio emendamento (il 15.94) in materia di taglio dei posti letto: no ad un'azione indiscriminata, si ad una riorganizzazione dei servizi distrettuali e delle cure primarie finalizzate all'assistenza H24 sul territorio e in conformità agli standard europei.
Ascoltando i territori si percepisce il forte richiamo dei cittadini al fine di avere risposte più forti dal Governo, una richiesta che il PD sicuramente farà propria.

lunedì 30 luglio 2012

In memoria di Gianni Bertona

Mi stringo ai familiari di Gianni Bertona, e con lui tutto il Partito Democratico di Borgomanero, per la scomparsa di questo caro amico.

giovedì 26 luglio 2012

GRAVI DISAGI DEL TRENO PER LOURDES PARTITO DA NOVARA


Ho ricevuto questa mattina una mail da parte dei responsabili  Oftal ,  mi informavano del grave disagio del treno partito ieri alle 13.20 dalla stazione di Novara per Lourdes con a bordo diversi disabili e persone malate.  Alle ore 16.30 erano fermi a Finale Ligure per un guasto sulla linea, erano stati rassicurati che alle ore 19.30 sarebbero ripartiti per la meta ma, purtroppo, hanno permesso il passaggio di altri treni mentre il loro treno lo hanno fatto ripartire alle 22 circa arrivando così con 4 ore di ritardo alla stazione di Ventimiglia dove il passaggio verso il confine è stato negato.
Hanno quindi passato la notte alla stazione di Ventimiglia e sono ripartiti stamane alle 7.15. La protezione civile, che ringraziano, hanno  fornito acqua e altri conforti.
Non servono commenti ma solo indignazione, oggi ho parlato con i responsabili dell'Oftal, che sono sono quel treno, ancora in viaggio,  e sono in contatto continuo per cercare di evitare loro altri disagi.
Insieme alle mie due colleghe. Sen. Granaiola e Sen. Garavaglia M. Pia, faremo una interrogazione urgente alle ferrovie e al Ministro dei Trasporti per sapere cosa sia veramente successo in modo che , questo episodio gravissimo, non passi nel dimenticatoio.

lunedì 23 luglio 2012

Biondelli: obiettivo irrinunciabile difendere la salute dei cittadini


Il Partito Democratico ha presentato in questi giorni decine di emendamenti sul problema dei tagli alla sanità previsti nel decreto della spending review del Governo.
La senatrice novarese del PD Franca Biondelli, ha presentato un importante emendamento che pone il problema preoccupante di un ulteriore diminuzione di posti letto, partita già dal  governo Berlusconi.
La democratica, componente della commissione sanità, ha sottolineato come “la diminuzione di posti letto è dovuta ad interventi in tema di appropriatezza dei ricoveri, tuttavia il problema maggiore rimane il taglio sui letti di riabilitazione e post-acuzie, settore che si vede maggiormente colpito in termini assoluti. Ad oggi le ASL hanno strutture insufficienti per l'assistenza domiciliare: pensando proprio ai tagli sul territorio novarese ho presentato l'emendamento che chiede degli interventi di riorganizzazione non legati a meri tagli lineari ma con criteri di efficienza adeguandoli agli standard europei”.
“Nell’intervento in commissione” – conclude la senatrice Biondelli – “ho ribadito che la spesa sociale e sanitaria va sicuramente rivista su criteri d’efficienza, ma servendo a tutelare le persone più fragili non deve mai venire a mancare l'efficacia e l'efficienza della cura; pur davanti ad uno scenario economico preoccupante i tagli che vengono fatti gravare sulla sanità  stanno diventando elevati: l’obiettivo irrinunciabile è perciò difendere la cura e la salute dei cittadini”.

giovedì 19 luglio 2012

IN RICORDO DI PAOLO BORSELLINO E DELLA SUA SCORTA


Nell'aula del Senato oggi si è ricordato la vile strage di via d'Amelio nella quale 20 anni fa persero la vita Paolo Borsellino e i cinque  uomini della sua scorta.
Sono eroi che rappresentano per gli italiani, e in particolare per le nuove generazioni, un esempio inestimabile di coraggio ed integrità morale da seguire per costruire un Paese migliore.
Tutta la mia vicinanza ai parenti delle vittime  ma anche  a tutti i magistrati impegnati "sul campo" con professionalità ed umanità e che ricevono  attacchi inammissibili.

mercoledì 11 luglio 2012

Colpita e addolorata per la scomparsa del Prefetto Amelio

Sono colpita e addolorata dalla terribile notizia della scomparsa del prefetto Amelio.

Una persona sensibile, attenta e disponibile. Mi stringo ai suoi familiari in questo doloroso momento.

Franca Biondelli

lunedì 9 luglio 2012

CON LA UILDM DI OMEGNA


Questa mattina presso la sede della UILDM di Omegna ho partecipato al consueto incontro annuale di questa associazione e ho potuto apprezzare la relazione sulle attività di sostegno ai malati e alle loro famiglie.
A queste ovviamente si affianca il forte impegno a sostegno della ricerca, grande priorità: è grazie ai risultati dei ricercatori e ai finanziamenti che li rendono possibili che si può fare passi in avanti verso una migliore qualità di vita.
Ringrazio il Presidente Andrea Vigna per il suo costante impegno e per il gradito riconoscimento, per il mio lavoro in parlamento in difesa dei malati,  che quest'oggi ho ricevuto dalle sue mani.
A questa associazione ribadisco il mio impegno a sostenere le loro istanze e garantire loro una voce anche quando, purtroppo, esse non sono tra le priorità del Governo.

Sulla sanità piemontese


Molti operatori sanitari e cittadini del territorio novarese sono preoccupati  a causa della
riorganizzazione  sanitaria attuata dalla regione Piemonte.
Sono in disaccordo su molti dei tagli fatti alla spesa sanitaria, proprio a questo proposito insieme al
gruppo parlamentare del Partito Democratico al Senato abbiamo espresso alcune perplessità in
merito alla situazione che coinvolge non solo la sanità piemontese ma  anche i tagli trasversali
attuati a livello nazionale, ritengo che in un momento di grave crisi economica sia giusto tagliare gli
sprechi non i servizi. Vorrei ad esempio elencare alcune criticità del territorio : il reparto di Fisiatria
di Arona ha dimezzato i  posti letto siamo passati da 24 a 12 (ricordo che la fisiatria di Arona è
l’unico reparto pubblico  di questo genere a supporto del territorio).
Il personale dell’Ospedale di Arona  rischia di essere trasferito non solo nelle strutture limitrofe
”Borgomanero , Novara” ma anche in altre provincie  “Biella , Vercelli “ ecc.
Rimanendo in tema  di personale non ho mai creduto a chi dice che in Piemonte i lavoratori della
sanità sono in  esubero, affermo ciò con estrema convinzione perché è risaputo che da molto tempo
c’è il blocco del Turn over .
Altre preoccupazione vengono dal territorio di Galliate e dal personale del Ospedale, le
preoccupazioni  riguardano il reparto di chirurgia  dove si eseguono 2500  interventi all'anno  , in
questo reparto si prevede la  chiusura totale  al mese di agosto .
.L’Ospedale maggiore di Novara   non riuscirà a sopperire l’aumento degli interventi a causa di
carenze di spazi operatori e di degenza .
Mi auguro che la giunta regionale prenda atto di queste lamentele che arrivano dai cittadini e dal
personale sanitario.

giovedì 5 luglio 2012

Ecco il DDL 3119 Autismo!


Norme per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette
da autismo e per l’assistenza alle loro famiglie

Firmatari: Biondelli, Bassoli, Bosone, Chiaromonte, Chiti, Cosentino, Granaiola, Poretti,
Andria.
Presentata: il 26 gennaio 2012.
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
(Ambito di applicazione)
     1. Gli interventi di cui alla presente legge sono diretti a quei soggetti ai quali viene
diagnosticato un disturbo dello spettro autistico secondo i criteri contenuti nel Manuale
diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM IV). Tutti questi disturbi sono caratterizzati
da disabilità di gravità diversa nell’ambito delle capacità comunicative e dell’interazione
sociale, nonché da modelli di comportamento ristretti, ripetitivi e stereotipati.
Art. 2.
(Finalità)
     1. Tenuto conto delle peculiarità dei singoli disturbi dello spettro autistico, gli
interventi sono finalizzati a favorire il normale inserimento nella vita sociale delle singole
persone che ne sono affette.
    2. In particolare, gli interventi di cui all’articolo 1 sono rivolti al conseguimento dei
seguenti obiettivi:
1a)  diffondere la cultura della necessità di una diagnosi precoce dei disturbi dello
spettro autistico;
b)  promuovere la piena accessibilità alle informazioni relative all’autismo e ai servizi
sanitari correlati;
        c)  promuovere progetti internazionali di ricerca con particolare riguardo ai settori
della genomica, gastroenterologia, neuroimmunità, metabolismo e detossificazione;
        d)  promuovere la costituzione di banche dati coordinate dall’Istituto superiore di
sanità che consentano di monitorare l’andamento epidemiologico dei disturbi dello spettro
autistico e i risultati degli interventi preventivi terapeutici e riabilitativi erogati;
        e)  promuovere e garantire la condivisione delle informazioni tra operatori sanitari per
ottenere un miglioramento continuo degli interventi terapeutici.
Art. 3.
(Competenze regionali)
     1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto delle proprie
competenze, predispongono, nell’ambito dei rispettivi piani sanitari e nei limiti delle risorse
dal Fondo nazionale per l’autismo di cui all’articolo 6, progetti-obiettivo, azioni
programmatiche e altre idonee iniziative dirette alla prevenzione, alla cura e alla
riabilitazione dell’autismo.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto delle proprie
competenze, nell’ambito delle iniziative di cui al comma 1, istituiscono centri di riferimento,
con documentata esperienza di attività diagnostica e terapeutica specifica, con compiti di
coordinamento dei presìdi della rete sanitaria regionale e delle province autonome, al fine di
garantire la tempestiva diagnosi e mettono a punto Percorsi diagnostici terapeutici e
assistenziali (PDTA) per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello
spettro autistico.
     3. Gli interventi, di cui al comma 1, sono rivolti, in particolare, al conseguimento dei
seguenti obiettivi:
        a)  promuovere la realizzazione sul territorio di servizi gestiti da unità funzionali
multidisciplinari, per la cura e la riabilitazione delle persone affette da disturbi dello spettro
autistico;
2b)  promuovere la formazione sugli strumenti di valutazione e le metodologie validati
a livello internazionale, nel rispetto delle linee giuda degli operatori sanitari operanti nei
servizi di neuropsichiatria infantile, di riabilitazione funzionale e di psichiatria;
        c) promuovere la formazione sulle metodologie di intervento educative validata a
livello internazionale degli insegnanti che seguono alunni con disturbi dello spettro autistico;
        d)  incentivare progetti dedicati all’educazione sanitaria delle famiglie delle persone
affette da autismo, allo scopo di ottimizzare le competenze, le risorse e la collaborazione con
i servizi di cura;
        e)  garantire la tempestività e l’appropriatezza degli interventi terapeutici mediante un
efficace scambio di informazioni tra operatori sanitari e famiglie;
        f)  prevedere idonee misure di coordinamento tra i servizi di neuropsichiatria infantile
e di psichiatria per garantire la presa in carico ed il corretto trasferimento di informazioni nel
passaggio all’età adulta;
        g) rendere disponibili sul territorio strutture diurne e residenziali, con competenze
specifiche sui disturbi dello spettro autistico in grado di effettuare, insieme ai servizi
territoriali, la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti;
        h) promuovere progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con
disturbi dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità.
Art. 4.
(Esenzioni)
     1. Il Ministro della salute, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge, provvede, con proprio decreto, da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della
legge 23 agosto 1988, n. 400, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, all’aggiornamento del regime
delle esenzioni relativo all’autismo, previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro
della sanità 28 maggio 1999, n. 329.
Art. 5.
(Relazione alle Camere)
     1. Il Ministro della salute presenta alle Camere una relazione annuale di
aggiornamento sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche in materia
3di disturbi dello spettro autistico, con particolare riferimento alla diagnosi precoce e ai
risultati degli interventi terapeutici e riabilitativi riferiti anche alle complicanze connesse.
Art. 6.
(Istituzione del Fondo nazionale per l’autismo)
     1. È istituito il Fondo nazionale per l’autismo, finanziato con una quota vincolata
nell’ambito dei finanziamenti sanitari nazionali destinati annualmente alle regioni e dei
finanziamenti previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104