lunedì 29 settembre 2014

"Discutere e agire" per coinvolgere ancora più direttamente i cittadini nelle decisioni

Discutere e Agire. E’ questo il titolo del libro scritto da Giacomo Balduzzi e Davide Servetti a conclusione degli studi effettuati all’interno del progetto SpeDD (Sperimentazione di Democrazia Deliberativa) e presentato oggi all’Associazione Industriale di Novara. Un lavoro effettuato sul nostro territorio. Uno studio attento e puntuale che racconta come vi sia un percorso diretto per dare maggiori risposte alle comunità locali coinvolgendo i cittadini a lavorare con amministratori e istituzioni. Un modo per recuperare la partecipazione e dare maggior senso di appartenenza alla comunità. Elementi che la politica in primis deve ritrovare. Un grazie sentito a Mariella Enoc per l’attenzione che ha posto in questa iniziativa e per la sua capacità di cogliere ogni forma di innovazione nel nostro territorio. Insieme alla Fondazione Cariplo che ha sostenuto il progetto anche l’Università del Piemonte Orientale, il Comune di Novara e la Fondazione De Agostini. 

67esimo anniversario ANMIL

Ho partecipato a Novara alla celebrazione del 67esimo anniversario della ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi del Lavoro). Con l’Associazione ho sempre avuto un rapporto molto proficuo sullo scambio di opinioni sulle azioni da intraprendere in favore di una categoria molto fragile. Anche in questa circostanza ho avuto modo di raccogliere ulteriori criticità espostemi dagli iscritti. Mi auguro che in qualche modo vi sia la possibilità e le risorse per far fronte alle loro esigenze. Di certo il mio impegno, non verrà mai meno.

Non posso nascondere la mia emozione e la mia commozione quando, a sorpresa, mi è stata conferita dalle mani del presidente ANMIL Novara, Renzo Cima, la medaglia come simpatizzante d’onore dell’associazione. Un riconoscimento che mi è stato attribuito per la presenza assidua e la vicinanza all’ANMIL. Un inaspettato conferimento che mi riempie il cuore di affetto nei confronti di tutti gli associati. 

sabato 27 settembre 2014



Oggi a Novara per sostenere la candidatura di Matteo Besozzi e la sua lista alla presidenza della Provincia di Novara. In questa stagione di cambiamento, il suo progetto che passa da un forte coinvolgimento degli amministratori comunali, risulta essere il migliore per il nostro territorio. Sicura che sarà un ottimo presidente auguro a lui e ai 12 componenti della lista un sincero in bocca al lupo in vista delle prossime elezioni del 12 ottobre.

venerdì 26 settembre 2014

Novara: l’associazione Nastro azzurro ricorda i caduti sul fronte russo della prima guerra mondiale


Momenti come questi sono molto importanti per il tessuto storico culturale della nostra società. Ricordare la sofferenza dei nostri avi, in questo caso dei nostri nonni, ci ricorda da dove veniamo, chi siamo e quanto abbiamo dovuto soffrire per costruire il nostro Stato. Il senso della patria, della difesa delle proprie famiglie dei nostri avi, ci devono essere da esempio per il nostro agire quotidiano. L’idea di partecipare ad una battaglia così logorante come fu la prima guerra mondiale in termini sia di tempistiche che di strategia al fronte, ci insegna che quegli uomini, quei familiari, hanno partecipato non solo perché costretti dal sistema militare vigente, ma anche perché consapevoli di difendere la propria patria, la propria nazione, la propria famiglia. Un affettuoso abbraccio ai familiari dei defunti della prima guerra mondiale e a quelli che in particolar modo ricordiamo quest’oggi. Il loro ricordo è fondamentale che permanga, per consentire una crescita sana e forte per le nuove generazioni. La perdita dei vostri cari non è stata vana.




L’ospedale di Novara sempre più eccellenza per la salute


Quest’oggi, venerdì 26 settembre, a Novara all’inaugurazione del nuovo ‘Accelleratore lineare Trilogy’, un macchinario che consentirà di trattare con tecniche altamente sofisticate circa 300 pazienti ogni anno affetti da tumori del distretto capo-collo, del torace e dell’addome. La sua caratteristica principale è rappresentata dall’elevata precisione, che consente di erogare la dose di radiazioni a volumi molto circoscritti con risparmio dei tessuti sani vicini in un tempo ridotto rispetto ai trattamenti effettuati con tecniche usuali. Un importante passo in avanti per la sanità della provincia nella quale risiedo e che sta lavorando per implementare la collaborazione con i presidi delle altre province di quadrante (Biella, Vercelli e VCO). Insieme all’assessore regionale Saitta, ho ribadito l’impegno del nostro partito affinché la sanità ritorni ad essere considerata per quello che è un servizio che mette la cura del cittadino al centro. Mi congratulo con la Fondazione Cariplo, la Compagnia di San Paolo e la Regione Piemonte che hanno sostenuto con cifre importanti il progetto.



martedì 23 settembre 2014

Dall’Europa una spinta concreta per la lotta alla povertà. A Bruxelles per il 13th European Meeting of People Experiencing Poverty


Di rientro da Bruxelles dove ho partecipato al tredicesimo meeting europeo di confronto fra i popoli che stanno affrontando la lotta alla povertà. Un ringraziamento particolare va a EAPN, la Rete europea contro la povertà (European Anti-Poverty Network) per l’organizzazione di questo evento. Il confronto fa sì che si possa portare il punto di vista delle persone che sperimentano la povertà nei processi di definizione delle strategie rivolte al suo contrasto, non solo a Bruxelles ma in ciascun paese, promuovendo la partecipazione diretta delle persone in povertà al dibattito pubblico su questi temi nei diversi contesti territoriali. Vanno innanzitutto ricordati e salutati con favore gli indirizzi che l’Unione Europea si è voluta dare attraverso la definizione della Strategia Europa 2020. Il Consiglio Europeo ha infatti introdotto nella Strategia EU 2020 una visione “sociale” del modello europeo, inserendo tra gli obiettivi della strategia anche la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, in particolare fissando un target di riduzione di 20 milioni del numero di persone in condizioni di povertà ed esclusione sociale, entro il 2020 per l’Unione nel suo insieme. Nella sessione del Consiglio Informale dei Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, tenutasi il 17 luglio scorso, il Ministro Poletti ha messo al centro della riflessione il tema della povertà, nel contesto più ampio della revisione di medio termine della Strategia Europa 2020. I Fondi europei (fondi strutturali e di investimento) svolgeranno un ruolo importante nel sostenere l’impegno dell’Italia e dei paesi membri per la riduzione della povertà e dell’esclusione sociale. In particolare l’Italia dedica allo specifico obiettivo tematico “Promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà” oltre 3,8 miliardi sui 42,5 complessivi del Sostegno europeo, cui vanno aggiunti quelli del cofinanziamento nazionale. Per l’Italia, è stata stabilita la presentazione di un Programma operativo nazionale dedicato (il Pon Inclusione) che avesse come principale obiettivo quello di supportare l’implementazione della sperimentazione del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA). Il SIA è un programma di lotta alla povertà in cui l’erogazione di un sussidio economico è accompagnata da un patto di inserimento che gli individui che appartengono al nucleo familiare beneficiario stipulano con i servizi sociali locali. Salutiamo inoltre con favore l’istituzione nell’ambito delle politiche di coesione sociale di un nuovo Fondo per sostenere le persone più indigenti all’interno dell’Unione Europea che l’Italia ha sostenuto. Riteniamo che solo con la più ampia partecipazione possibile potremo programmare al meglio gli interventi e solo con il coinvolgimento di tutti potremo attuarli nel migliore dei modi. E’ questa la sfida che ci attende e alla quale un meeting così speciale quale quello odierno, ormai con una lunga storia alle spalle, contribuisce in maniera decisiva.

martedì 16 settembre 2014

Che gli uomini ricerchino ciò che unisce


Questa mattina, mercoledì 16 settembre, sono intervenuta all’apertura dei lavori del Consiglio superiore dell’ISESCO per l’educazione, la scienza e la cultura dei musulmani in occidente. I lavori, che si svolgono presso la grande Moschea di Roma, vedono la partecipazione di 20 membri in rappresentanza dell’Europa, dell’America latina e del Sud-Est asiatico. Nel mio intervento ho richiamato l’appello di Papa Giovanni XXIII, contenuto nell’enciclica “Pacem in terris”, “a tutti gli uomini di buona volontà” affinché ricerchino ciò che unisce, tralasciando ciò che divide. Ho sottolineato, inoltre l’importanza della dimensione religiosa nella storia dei popoli e delle culture al fine di combattere gli estremismi e favorire una vera integrazione. Nell’augurare un proficuo svolgimento dei lavori, ricordo, come un reale dialogo interculturale per una cultura di pace debba poggiare su una base comune di valori condivisi, rispettati e senza equivoci.