lunedì 30 novembre 2009

Concerto di Natale dell'ass. La Mimosa

Ho partecipato, durante questo weekend, a un bellissimo concerto di Natale promosso dall'associazione La Mimosa di Borgomanero che si occupa, sul nostro territorio, di fornire sostegno al DH (Day Hospital) Oncologico.

Un grazie particolare alla Dott.sa Romaniello e a tutta la sua equipe per il lavoro che svolge ogni giorno e, ovviamente, a tutti i volontari di questa associazione.

A loro va il mio saluto e l'impegno a sostenere le loro iniziative concretamente. Mi adopererò sin da oggi per trovare una sede adatta allo svolgimento dei corsi di supporto che questa associazione promuove sul Borgomanerese.

Spero di poter dar loro presto buone notizie.

FB

domenica 29 novembre 2009

Incontro con S.E. Mons. Carlo Maria Martini


Nella giornata di ieri, 28 Novembre, ho avuto l'onore di incontrare all'Aloisianum di Gallarate, Sua Eminenza il Card. Carlo Maria Martini, Arcivescovo Emerito di Milano. Un'occasione tanto sperata quanto inattesa.
Ho avuto il modo di conoscere di persona un Uomo che ho sempre stimato e ammirato e che, con i suoi scritti mi ha regalato momenti di riflessione e crescita.

Nel nostro breve colloquio abbiamo parlato del mio lavoro a Roma, della mia attività in commissione di indagine e del mio lavoro sul territorio, specialmente per quanto riguarda il sostegno ai disabili e la difesa dei diritti dei più deboli.

Da parte sua innanzitutto un appello: la Politica non deve essere fatta negli interessi di un singolo, spesso anche senza volerlo si incappa in questo errore... al contrario da lui l'invito a lavorare con coscienza e consapevolezza portando a termine il nostro compito con spirito di servizio e di dedizione nei confronti del prossimo.

Secondariamente un invito a non curarsi di avere lustro o successo per quello che si fa, l'importante è lavorare, umilmente e dando fondo alle proprie risorse, le persone che poi dovranno giudicare l'operato saranno sicuramente in grado di farlo al meglio.

In ultimo un monito che cade nell'attualità: "Spesso la realtà dei giornali non è la realtà vera, imparare ad informarsi con intelligenza per giudicare con intelligenza, l'esempio degli immigrati è il primo tra tutti".

Un chiaro riferimento alla situazione ormai tragica in cui versa l'italia sul piano dell'integrazione, gli immigrati sono diverse migliaia ma poche 'mele marce' su cui certa maggioranza intesse i propri programmi politici sono sufficienti a diffondere razzismo e xenofobia. L'Italia è un paese che deve ospitalità perchè sino a pochi anni fa, nel periodo dell'emigrazione, l'ha ricevuta... gli italiani nel mondo sono tanti perchè negli anni passati sui 'barconi' della speranza ci salivano i nostri nonni che cercavano fortuna in America, Australia, Argentina, Brasile, Inghilterra...

Porto a casa da questo breve incontro una nuova forza per affrontare il mio lavoro, sia a Roma sia sul mio territorio, tra i miei concittadini. A Sua Eminenza tutto il mio ringraziamento e la mia stima.

Franca Biondelli

venerdì 27 novembre 2009

I miei complimenti alle ragazze del Volley 02 Gattico.


Seguo sempre con piacere il campionato di Pallavolo CSI della provincia di Novara, specialmente quest'anno che, con il Volley 02 Gattico ho iniziato un progetto di sport e solidarietà sull'onda di quello che da qualche anno va avanti con il TRT Quad Team.


Anche ieri sera una vittoria sofferta e combattuta, a loro, al coach Grazioli e al Presidente le mie congratulazioni!


Un bravo anche alle avversarie della Koala Fontaneto che hanno dimostrato sino all'ultimo di essere una squadra competitiva e agguerrita.


Spero di poter annunciare presto dalle pagine di questo Blog importanti novità su Volley 02 e Ricerca sulla SLA, per ora i miei in bocca al lupo per le prossime partite!
Franca Biondelli

mercoledì 25 novembre 2009

Il mio intervento in commissione: La pillola Ru486

La relazione annuale del Ministero della Salute conferma che in Italia il ricorso alla interruzione di gravidanza è in calo costante, che i tassi di abortività sono inferiori rispetto agli altri paesi europei, e che pertanto non si può parlare di IVG come metodo contraccettivo.
In effetti, è innegabile che la legge 194 funziona e funziona bene, tant’è che deve essere considerata una legge caposaldo della donna in Italia e della sua tutela.
Una legge che ci mette all’avanguardia nella problematica e che ben si combina con l’introduzione della RU 486: ci si allinea con i paesi europei, recuperando un ritardo che ha penalizzato le donne italiane.
Se nel 1978 era conosciuto solo l'aborto chirugico, metodo per aspirazione, nella L 194 non e' specificato che quello sia l'unico metodo. Anzi a ben leggere nella legge, l'art. 14 "Il medico che esegue l'interruzione della gravidanza è tenuto a fornire alla donna le informazioni e le indicazioni sulla regolazione delle nascite, nonché a renderla partecipe dei procedimenti abortivi, che devono comunque essere attuati in modo da rispettare la dignità personale della donna", e parlando di procedimenti sembra proprio prevedere la possibilità che altri metodi si aggiungano a quello chirurgico: il plurale utilizzato nella legge preannuncia una pluralità di procedimenti. Ma ancora l'art. 15: "Le regioni, d'intesa con le università e con gli enti ospedalieri, promuovono l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sui problemi della procreazione cosciente e responsabile, sui metodi anticoncezionali, sul decorso della gravidanza, sul parto e sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza" sembra proprio auspicare un aggiornamento delle tecniche più avanzate, in contraddizione con la situazione attuale bloccata ad un metodo sempre valido, ma in alcuni casi certamente superato da quello farmacologico.
E’ infatti previsto che la Ru486 possa essere utilizzata in Italia solo in ambito ospedaliero, così come la legge 194 prevede per le interruzioni volontarie di gravidanza. Nelle disposizioni, c'è un "richiamo al massimo rispetto della legge 194 e all'utilizzo in ambito ospedaliero. Dopo una lunga istruttoria è stato raccomandato di utilizzare il farmaco entro il quarantanovesimo giorno, cioè entro la settima settimana". Entro questo termine, infatti, le eventuali complicanze sono sovrapponibili a quelle dell'aborto chirurgico. Inoltre è da tener presente che la direttiva Europea 2001/83, relativa all’immissione in commercio dei prodotti medicinali, impone che, dopo l’approvazione di un farmaco da parte di uno Stato membro, gli altri Paesi europei possano solo regolamentarne l’uso all’interno delle proprie leggi nazionali e definirne il prezzo (”mutuo riconoscimento”).
Nel caso particolare di un farmaco abortivo le modalità di utilizzo devono essere dettate dalla legge nazionale che regola l’interruzione volontaria di gravidanza, che nel nostro Paese e’ la 194 del 1978.
La richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio del Mifegyne (RU486), che era in uso in Francia da oltre 20 anni e successivamente e’ stato introdotto in quasi tutti i Paesi europei e in molti altri Paesi del mondo, e’ stata presentata in Italia nel 2007.
La normativa europea consente, in assenza di normativa nazionale, che qualsiasi farmaco in commercio in un altro Stato membro possa essere legalmente importato ed utilizzato in tutta la Comunità con modalità diverse. Queste disposizioni hanno fatto si che il Mifegyne (Ru486) fosse di fatto già utilizzato nel nostro Paese fin dal 2005.
L’Agenzia italiana per il farmaco, che aveva il solo compito di verificare efficacia, sicurezza e compatibilità con le leggi nazionali nel rispetto e a tutela della salute della donna del farmaco in questione, ha svolto un lavoro molto attento e meticoloso, prolungando peraltro i propri tempi di verifica per fornire un esito inequivocabile nelle procedure del mutuo riconoscimento relativo al farmaco.
E’ opportuno ricordare che, quale atto medico, la somministrazione rientra nelle competenze del Governo e delle Regioni, che devono emanare, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, le disposizioni per il corretto percorso di utilizzo clinico del farmaco all’interno del servizio ospedaliero pubblico, così come previsto dagli articoli 8 e 15 della legge 194 del 1978.

Crisi? Iniziamo a non mangiare

Sono rimasta profondamente colpita dalla proposta del Ministro Rotondi a proposito della soppressione della Pausa Pranzo durante l'orario di lavoro.

Una palese violazione dei diritti di base dei lavoratori che sfiora il ridicolo. Il Partito Democratico ha manifestato in aula il proprio dissenso per una proposta che calpesta senza rispetto le persone e la loro qualità di vita.

I lavoratori prendano atto di quali proposte di qualità sia in grado di fornire questo Governo, saltare il pasto fa parte delle misure anti-crisi?

Franca Biondelli

martedì 24 novembre 2009

Incontro coi Giovani a Gattico: Si parla di Lavoro!

Venerdì sera ho partecipato al dibattito "I Giovani e il Mondo del Lavoro" organizzato dall'associazione NOI GIOVANI di Gattico.
Una serata interessante che ha messo sul tavolo problemi, paure, speranze che questo periodo affollano le menti dei nostri ragazzi: termina la scuola, arriva il momento di affacciarsi al mondo del lavoro... Un mondo del lavoro ostile, povero, spesso chiuso nel triste sistema delle raccomandazioni contrarie alla più logica meritocrazia.
Il mio intervento è stato, volutamente, di portata più ampia: ho voluto trattare un tema più arduo del semplice "accesso" al mondo del lavoro, ho voluto parlare di quella classe di persone che, ancora di più in questo periodo, stanno pagando un duro prezzo alla crisi.
I Disabili. Coloro che hanno bisogno di un lavoro per sostenere le spese per cure e medicinali che non sempre il nostro sistema sanitario provvede. Coloro che hanno bisogno di permessi per assistere i propri familiari in difficoltà e che si vedono negare questo diritto sacrosanto.
E poi i Giovani, non è possibile andare avanti così: il mio partito ha promesso, durante questa lunga fase congressuale, una maggiore attenzione ai giovani, la spina dorsale su cui si reggerà il nostro futuro.
Noi parlamentari del PD abbiamo preso un impegno concreto sostenendo in parlamento e sul territorio le loro iniziative. Ora è arrivato il momento in cui il governo, incalzato ogni giorno, deve fornire delle risposte. Su questo saremo intransigenti.
Ho chiesto a tutti i partecipanti un aiuto. Non è infatti possibile fare buona politica se si perde il contatto con le persone che vivono nel tuo territorio e in esso si misurano giornalmente con problemi e difficoltà. Rinnovo, dalle pagine di questo blog questo appello: contattatemi, fatemi presente le vostre difficoltà, fatelo attraverso i nuovi mezzi di comunicazione che l'era della tecnologia ci mette a disposizione: l'e-mail, i blog, facebook!
Ancora una volta voglio fare i più vivi complimenti all'associazione NOI GIOVANI, e al suo presidente Hassan Pagano, al moderatore Stefano Vicelli, che hanno avuto la capacità di riempire una sala così grande di giovani che, per un venerdì sera, hanno rimandato il giusto divertimento del fine settimana per affrontare temi che sono, giocoforza, i mattoni con cui costruiranno il loro futuro.

Avanti così ragazzi!
Sen. Franca Biondelli

giovedì 12 novembre 2009

Interrogazione sulla vicenda dei malati di SLA - Dal ministro vogliamo risposte!

Interrogazione urgente

Senatrice Franca Biondelli


Al Ministro Lavoro Salute e Politiche sociali ed al Vice Ministro con delega alla Salute

PREMESSO

la protesta portata avanti da malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica è oggetto di informazione ormai quotidiana da parte di tutti i mass media. E’ una protesta che sta commuovendo un’intera nazione.

dallo scorso 4 novembre tre cittadini sardi malati di SLA hanno deciso di protestare con lo sciopero della fame contro le carenze dell’assistenza domiciliare alle persone colpite da questa tremenda malattia. A loro si sono aggiunte col passare dei giorni almeno altre 150 persone in tutta Italia, che hanno deciso di appoggiare prima di tutto una battaglia di civiltà: il diritto delle persone affette dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica di vivere una vita dignitosa.

La legge che stabilisce i livelli essenziali di assistenza è ferma da un anno e mezzo nella conferenza Stato-Regione. In questo modo l'assistenza garantita ai malati di Sla è da terzo mondo. Soltanto le famiglie che hanno una certa disponibilità economica hanno la possibilità di seguire al meglio i malati, per gli altri l'indifferenza dello Stato e del Governo in pratica accorcia loro la vita.

L’importante è chi di dovere si impegni per non fornire le solite risposte formali, che darebbero solo l’idea di un sostanziale menefreghismo verso un problema che riguarda centinaia di persone e le loro famiglie. Loro rivendicano solo il diritto a una vita dignitosa, lo Stato ha il dovere di assicurargliela.

La protesta, viste le loro condizioni di salute,ha assunto toni disperati.

Il Vice Ministro alla Salute Ferruccio Fazio ha espresso la propria disponibilità ad un incontro e la sola disponibilità è ben poca cosa a fronte di tanta drammaticità, perché sono improcrastinabili interventi urgenti e risolutivi che il Governo deve assolutamente adottare.

La SLA è una malattia che investe anche e soprattutto le famiglie, per cui vengono coinvolti anche i famigliari e gli amici dei malati di Sla che li assistono e che pagano il prezzo più alto di questa assenza istituzionale.

E’ urgente dare risposte, provvedimenti concreti con un’assistenza qualificata che sia all’altezza della gravità di una malattia che in Italia riguarda circa 5mila persone. Troppi drammi in comune che continuano da anni, per fermare una protesta estrema di fronte alla “disponibilità al confronto”: lavori lasciati, sacrifici continui e famiglie sempre sul filo del crollo, non solo psicologico. La differenza tra gli aiuti a livello regionale è enorme: il Lazio spende circa 15mila euro per un malato, la Lombardia 1.100. Altre regioni ancora meno.

il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ha fatto sapere di aver inviato una lettera a Salvatore Usala (uno dei malati di SLA in sciopero della fame) in cui ribadisce che gli impegni già assunti nelle precedenti riunioni con la Consulta dei malati di Sla e negli incontri con le associazioni.
Inoltre il viceministro Fazio ha convocato in via straordinaria la Consulta il prossimo 12 novembre per esaminare in modo tempestivo ed esaustivo le proposte di Salvatore Usala.
appare inverosimile che il primo atteggiamento è stato quello di ribadire che già ci sono stati impegni e si rinvia ad una riunione con la Consulta, inverosimile che per far muovere qualcosa occorra far manifestare, addirittura con lo sciopero della fame, persone che già debilitate non hanno assolutamente bisogno di dover ulteriormente soffrire.

in questo contesto esistono Associazioni e Volontari che danno un aiuto impagabile ed incomparabile, per cui si citano alcune considerazione di chi da anni aiuta i malati di Sla, e dicono: «Quello che sta succedendo è un atto gravissimo. Di fronte a uno sciopero della fame che potrebbe anche finire in tragedia, il ministero della Salute latita. Ci avevano assicurato che avrebbero preso contatto con noi ma al momento non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione». «Quello che chiedono è l’assistenza domiciliare in ambito sociale e non sanitario, che significa avere a disposizione badanti formate ed esperte che si prendano cura dei malati e che permettano ai familiari di andare a lavorare».

un malato di Sla costa 1.700 euro al giorno in terapia intensiva, 360 euro in Rsa, e 240 a casa.
la situazione attuale impone di disporre da subito di fondi e mezzi, e invece c’è un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che riguarda l’emanazione del nuovo nomenclatore degli ausili e delle protesi che è fermo da un anno e mezzo».

questa protesta ci conferma quanto possa essere insensibile questo Governo di fronte alla disabilità. Sul fronte della SLA il Governo tace ed è inerte dimostrando non solo di non affrontare questioni che richiedono interventi concreti e improrogabili, ma con la cecità di chi non comprende che un’adeguata assistenza a questi malati, oltre che produrre benefici anche ai familiari, può consentire una razionalizzazione della spesa pubblica creando maggiore efficienza.

SI CHIEDE

al Ministro Lavoro Salute e Politiche sociali ed al Vice Ministro con delega alla Salute quali siano le ragioni per cui ci sia stato bisogno di una manifestazione dei malati di SLA per affrontare le loro problematiche e quali siano i provvedimenti che si intendono adottare in merito, ed in particolare con quali tempi.

mercoledì 11 novembre 2009

Amici malati di SLA, non siete soli! Comunicato Importante

Care amiche e cari amici,
ho appena terminato il mio discorso in Senato a favore dei malati di SLA che sono arrivati in questi giorni addirittura allo sciopero della fame per protesta.

Ho chiesto per loro assistenza, aiuti finanziari alle famiglie che hanno bisogno di indennizzi per le molte spese, di garantire a tutti i malati non più in grado di muoversi accessi domiciliari medici e sanitari programmati, in relazione allo stadio di ingravescenza della malattia. Ho chiesto quindi un impegno forte e concreto al Viceministro Fazio e al Governo.
Perché è inaccettabile in un paese come l’Italia che dei malati di tal genere giungano ad un tale atto di protesta!!!
Il mio impegno a favore dei più deboli e dei malati continua e prometto che continuerà fino al mio ultimo giorno da Senatrice. Perché la Politica va fatta per gli altri!!!
Senatrice Franca Biondelli

Brunetta manda la visita fiscale anche ai malati Oncologici!

Un cittadino si è rivolto a me segnalandomi le gravi criticità presenti la “legge Brunetta” sulle visite del medico fiscale. Passi il controllo a chi è malato – che già trovo discutibile ma atto ad evitare abusi - ma il cittadino che si è rivolto a me è UN MALATO ONCOLOGICO!!!

Sapendo la grave patologia, mi sembra VERGOGNOSO che si arrivi anche a controllare chi sta eseguendo TERAPIE SALVAVITA, senza avere un minimo di umanità.
Perché di questo si tratta: un uomo non è abbastanza colpito da una malattia oncologica da dover sopportare anche un controllo bizzarro, a dir poco, e umiliante?

Senatrice Franca Biondelli

lunedì 9 novembre 2009

La preoccupante situazione dei malati di SLA

I malati di SLA sono arrivati in questi giorni addirittura allo sciopero della fame per protesta. Chiedono assistenza, aiuti finanziari alle famiglie che hanno bisogno di indennizzi per le molte spese, di garantire a tutti i malati non più in grado di muoversi accessi domiciliari medici e sanitari programmati, in relazione allo stadio di engravescenza della malattia, di estendere a tutte le regioni lo schema di erogazione degli ausili per la comunicazione in modo da evitare che il fondo dedicato di 10milioni di euro stanziato recentemente dal prof. Fazio non sia, nelle migliori delle ipotesi, destinato per indire gare senza nessuna garanzia che l’ausilio sia effettivamente adatto al malato.
Questo sciopero è inaccettabile! Il Viceministro Fazio deve dare risposta al più presto e aumentare l’assistenza. L’avevamo già segnalato in più occasioni. Essendomi occupata in passato per la raccolta fondi e vicina all’associazione VivaLaVita, mi dichiaro fortemente dipiaciuta per i malati SLA.


Senatrice Franca Biondelli

giovedì 5 novembre 2009

Fondi alle Forze dell'Ordine: Quando ci si rimangia la parola...

Quest'oggi in aula abbiamo presentato gli emendamenti alla legge "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)".

Oggetto delle nostre proposte l'aumento degli stanziamenti previsti per le forze di Polizia. E' di pochi giorni fa un mio intervento in questo proposito: le nostre forze dell'ordine non hanno i fondi necessari a garantire la nostra sicurezza e, nonostante ciò, continuano a subire tagli e ridimensionamenti.

Ieri avevo accolto con ottimismo le dichiarazioni del ministro Maroni che aveva affermato: "Se dall'opposizione arriveranno proposte per dare più soldi alla polizia, la Lega è pronta a sostenerle."

Sono soltanto le 18 e 50 del giorno successivo e "la Lega" ha già dimenticato tutto. I suoi senatori si stanno allineando alle imposizioni della PDL in barba alle promesse, tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati.

Spero che i membri delle forze di polizia e i cittadini sappiano valutare con attenzione il comportamento fatto di slogan e voltafaccia di questa importante componente di governo. Spero che anche nel Nord, dove la lega stravince e la criminalità impazza ci si ponga delle domande.

Ieri a favore, oggi contro: Che si decidano!

Nobel ad Emergency. Si va avanti!

Riporto il comunicato sampa del comitato Web per il Nobel a Emergency.


Il 10 ottobre scorso è nato, per iniziativa di Ettore Lomaglio Silvestri, il Comitato Web Emergency e Gino Strada Premio Nobel per la Pace 2010. Tale gruppo, creato sul social network Facebook, ha inteso da subito non essere il solito gruppo di raccolta firme, ma ha voluto rendere concreta e fattibile la candidatura di Emergency al Premio Nobel per la Pace 2010.Questo anche in memoria della moglie di Gino Strada, Teresa Sarti Strada, recentemente scomparsa.Dopo aver appreso che possono presentare una candidatura solo determinate categorie di persone, tra cui i componenti delle Assemblee Legislative di ciascuno Stato, Ettore Lomaglio Silvestri ha contattato immediatamente tutti i deputati e senatori suoi "amici" su Facebook.Ricevuta l'immediata disponibilità del sen. Alberto Maritati, già Sottosegretario alla Giustizia, diventava concreta la possibilità di una candidatura.Si pensava però di raccogliere comunque altri sostenitori fra i senatori.Mentre gli iscritti al gruppo aumentavano e la notizia veniva pubblicata su alcuni blog, il sen. Maritati si impegnava a raccogliere tali adesioni.Oggi, 4 novembre 2009, è giunto il primo elenco di sostenitori. A questo punto si è deciso di inviare la candidatura ufficiale di Emergency al Comitato Norvegese per il Premio Nobel per la Pace, con sede ad Oslo, in largo anticipo rispetto alla data del 31 gennaio 2010, entro cui andrebbero presentate le candidature.

Ecco l'elenco delle adesioni:Alberto Maritati, Vincenzo Maria Vita, Paolo Novozzi, Achille Serra, Franca Biondelli, Gerardo D'Ambrosio, Luigi LI Gotti, Fabrizio Morri, Mauro del Vecchio, Leana Pignedoli, Luigi De Sena, Silvia della
Monica, Teresa Armato, Rita Ghedini, Claudio Micheloni, Albertina Soliani, Francesco Pardi, Adriana Poli Bortone, Anna Maria Carloni, Vladimiro Crisafulli, Adriano Musi.

mercoledì 4 novembre 2009

Caso Cucchi. Presto la verità clinica sul suo caso.

Oggi nella Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia ed efficienza del Servizio Sanitario Nazionale è stata votata l'apertura dell'indagine parlamentare per verificare le cause della morte di Stefano Cucchi.

L'indagine, che si occuperà di verificare responsabilità relative al percorso clinico compiuto dal giovane punterà a scoprire le vere cause della morte di questo ragazzo e, di riflesso, eventuali problemi relativi alla tutela dell'incolumità di tutti i cittadini.

Si apre però un capitolo parallelo e di pari importanza che deve essere approfondito: le criticità nei rapporti tra Carceri e Servizio Sanitario Nazionale. Durante la visita alle carceri fatte nel periodo di ferragosto ho raccolto richieste e testimonianze che saranno spunti per il nostro lavoro futuro.

Lavoreremo, incessantemente, affinchè le ombre su questo caso gravissimo si allontanino e le responsabilità vengano accertate.

Franca Biondelli

Buone Notizie su PHONEMEDIA!

Su interessamento della Sen.ce Franca Biondelli il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato per il 16 novembre p.v. il TAVOLO con tutte le parti interessate relativamente alla vicenda Phenomedia.

Finalmente per i lavoratori di Phonemedia uno spiraglio per la soluzione di questa incresciosa situazione, sono soddisfatta di questa piccola vittoria ma resterò vigile perchè dalle parole si passi ai fatti e vi siano risposte concrete!

Franca Biondelli

martedì 3 novembre 2009

I senatori del PD propongono il Nobel per la Pace a Emergency

Come Senatori della Repubblica e quindi membri di una assemblea rappresentativa di uno Stato ci viene data la possibilità di segnalare alla fondazione Nobel il nome di una persona o di una organizzazione che riteniamo meritevole di ricevere il premio Nobel per la Pace.

Quest'oggi ho aderito con gioia all'iniziativa di alcuni Senatori del PD tra i quali, come primo firmatario, Alberto Maritati per proporre la candidatura a Premio Nobel per la Pace dell'Organizzazione Non Governativa EMERGENCY nella persona di Gino Strada. Sono oltre tre milioni le persone che, in quindici anni di lavoro suo e della sua equipe di volontari, hanno ricevuto assistenza e soccorso da questa organizzazione sui principali teatri di guerra come, di recente, in Afghanistan.

Non posso che manifestare la mia soddisfazione per questa iniziativa.
Franca Biondelli

Interrogazione al ministro della salute - L'acufene

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
BIONDELLI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che:
l’acufene è quel disturbo rappresentato da rumori percepiti da uno o entrambi gli orecchi sotto diversa forma come ronzii, fruscii, fischi, crepitii, soffi e simili;
tali disturbi, si originano all'interno dell'apparato uditivo ma, alla loro prima comparsa vengono percepiti come suoni provenienti dall'ambiente esterno;
l'acufene è una disfunzione del sistema uditivo che ha un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita dei soggetti colpiti;
il paziente che soffre di tale patologia può sviluppare uno stato invalidante che porta a gravi disturbi di attenzione e di concentrazione che si ripercuotono sulla vita lavorativa, alterandone i ritmi di sonno e veglia, può provocare disagi analogico-visivi inducendo anche stati ansioso-depressivi;
nel nostro Paese tale patologia non è riconosciuta nella sua gravità né adeguatamente studiata, nonostante sia stato stimato che in Italia i soggetti portatori di acufene siano oltre 3 milioni;

si chiede di sapere

se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover riconoscere questa malattia, quale disturbo con conseguenze gravi e a tale scopo finanziare studi e ricerche, predisponendo tutti gli interventi utili ad alleviare le sofferenze dei soggetti portatori di acufene;

sen. Franca Biondelli

Interrogazione sugli operatori SocioSanitari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

BIONDELLI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -


Premesso che:
l’articolo 3-septies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni, definisce le prestazioni sociosanitarie come "tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione". Le prestazioni sociosanitarie comprendono: prestazioni sanitaria a rilevanza sociale e le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria;
lo stesso decreto stabilisce al comma 3 dell'articolo 3-octies, che con Decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale, sono individuati, i profili professionali dell'area sociosanitaria a elevata integrazione sanitaria;
la Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 22 febbraio 2001 (Repertorio Atti n. 1161 del 22 febbraio 2001) ha sancito l’Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le Regioni e Province di Trento e Bolzano per la individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’operatore socio-sanitario e per la definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione;
la Conferenza Stato Regioni nella seduta del 16 gennaio 2003 (Repertorio Atti n. 1604 del 16 gennaio 2003) ha di conseguenza sancito l’Accordo tra il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per la disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria della figura professionale dell’Operatore socio-sanitario di cui all’articolo 1, comma 8, del decreto-legge 12 novembre 2001, n. 402, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 gennaio 2001, n. 1.
l’operatore sociosanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell’utente. La sua attività è indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario, ed a favorire il benessere e l’autonomia dell’utente;
l’operatore sociosanitario collabora con l’infermiere o con l’ostetrica e svolge alcune attività assistenziali in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive dell’assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione. Le attività dell’operatore socio-sanitario sono rivolte alla persona e al suo ambiente di vita: assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero; intervento igienico-sanitario e di carattere sociale; supporto gestionale, organizzativo e formativo;
l'articolo 19 del CCNL del 7 aprile del 1999,Comparto Sanità, individua un elenco di professioni sanitarie e un elenco di professioni non sanitarie. Nello specifico, tra le varie categorie , al comma 5 dello stesso articolo, il profilo dell’operatore sociosanitario è inserito nel ruolo tecnico, nella categoria B, livello economico B super (Bs);
da quanto sopra premesso appare ingiusto ed inopportuno che la figura dell'operatore debba essere mortificata nell’inquadramento e non venga loro riconosciuta la professionalità posseduta, che è propria del Ruolo Sanitario. Tale riconoscimento, non comporterebbe alcun incremento finanziario per le Regioni e le Aziende Sanitarie, in quanto non viene modificato l’inserimento nell’attuale categoria di riferimento. Al più verrebbero loro riconosciute alcune indennità economiche (di modesta entità) del ruolo sanitario (dovute per particolari condizioni di disagio in particolare nelle terapie intensive e semintensive) il cui finanziamento è già previsto nei fondi aziendali del personale.

si chiede di sapere:

se e quali iniziative il Ministro in indirizzo intende intraprendere per favorire, con le procedure di rito, sentita la Conferenza Stato Regioni, l’inserimento degli operatori sociosanitari nel Ruolo Sanitario per dare così dignità e un riconoscimento a tali lavoratori che ogni giorno operano nelle corsie degli ospedali pubblici e privati per assistere e tutelare la salute dei pazienti.

sen. Franca Biondelli

Tagli per 4 Miliardi e mezzo. Così garantiamo la sicurezza?!

Anche in commissione Bilancio è periodo di tagli e i settori su cui si effettuano sono come al solito i più delicati.
Oggi è stato bocciato da PDL e dalla LEGA l'emendamento presentato dai senatori del PD della commissione difesa.
La proposta bocciata prevedeva di aumentare le risorse ormai scarsissime previste per la contrattazione collettiva nazionale del personale delle forze di polizia e delle forze armate nel triennio 2010 - 2012.
Il risultato è desolante: al comparto della sicurezza 3 miliardi di euro in meno nell'arco di tre anni e alla difesa tagli per un miliardo e mezzo. Tutto questo sempre per "sostenere" la sicurezza. Complimenti a PDL e Lega per l'ottimo lavoro! Alle forze dell'ordine va la solidarietà mia e quella dei miei colleghi.