Ho partecipato nella giornata di ieri all'inaugurazione dell'associazione "Scrittori e Sapori" di cui ho il piacere di fare parte in qualità di socio.
Una piacevole giornata dedicata alla Cultura e alla Gastronomia del nostro Territorio promossa dall'amica Laura Travaini e partecipatissima da tanti chef, "ambasciatori" del gusto e della buona tavola.
Ecco una piccola riflessione che ho portato a questa giornata:
C'è un filo sottile fatto di ricordi, di sensazioni e di sapori che fanno da cornice al mio lavoro quotidiano.
Allontanarsi ogni settimana da casa, dalla propria terra, dai propri affetti seppur per un incarico importante e che mi permette di rappresentare il mio territorio, le sue istanze e le sue difficoltà, fa apprezzare di più ciò che si lascia e che si ritrova al ritorno.
Sono nata in una famiglia semplice, in una casa di cortile. Un vero e proprio punto di riferimento degli affetti e delle tradizioni, delle usanze e della cultura della mia piccola frazione e del mio paese: sicuramente una scuola a cui ho potuto formare gran parte di quello che sono oggi.
Insegnamenti che, come ribadisco spesso, non vanno perduti. Vanno invece tramandati con i libri, come fanno i tanti piccoli e grandi narratori che punteggiano il novarese raccontando quello che è stata la grande provincia del dopoguerra, e con i racconti orali come fece mio padre, partigiano, prima di lasciarmi.
Un bagaglio di cultura non solo amica del territorio e delle sue tradizioni ma anche aperta al nuovo, ad un esperienza che viva di arricchimenti continui, che non abbia paura di essere contaminata, che non abbia paura, chiudendosi, di ciò che è e che potrebbe diventare.
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