lunedì 11 gennaio 2010

Rosarno: Basta con lo scaricabarile


Vorrei manifestare le mie forti perplessità per l’incresciosa vicenda di Rosarno che in questi giorni ha riempito le prime pagine dei giornali.

Sono indignata per l’epilogo dei fatti e ancor di più per i commenti provenienti dalle forze politiche della maggioranza che, in maniera inspiegabile, attribuiscono al PD, e più in generale alla sinistra, le colpe di una situazione che ha confini ben più articolati.

Innanzitutto bisogna considerare la legge che regola l’immigrazione.

Come ribadito dal nostro Segretario Bersani, la Bossi – Fini, opera massima del precedente governo Berlusconi, è principale responsabile di questa situazione: una legge promulgata nel 2002 e che da oltre sette anni contribuisce ad esasperare la condizione degli immigrati, trattati spesso ai limiti della decenza umana, senza aprire una vera alternativa di insediamento controllato, rispettoso della legge e soprattutto votato all’integrazione.

Proprio a proposito, è Sua Santità stessa che, nell’Angelus di ieri, ha ribadito la necessità di una riflessione: l’immigrato è prima di tutto una persona e quindi merita rispetto: è compito di ciascuno di noi contribuire a costruire un’umanità migliore, integrata e basata su valori di fratellanza ed equità.

Tornando al tema di questa riflessione, avvisaglie sulla scarsa qualità della legge sull’immigrazione e sui suoi successivi aggiustamenti, come la sanatoria delle badanti e il reato di clandestinità, sono venute da più parti, non ultimo dai sindacati che hanno denunciato da subito il progressivo esasperarsi di una situazione che, inevitabilmente, è arrivata a un tracollo.

Respingo con fermezza al mittente ogni accusa mossa contro il mio partito e la mia parte politica, negli ultimi otto anni, la sinistra ha governato per soli 19 mesi, tra mille difficoltà e senza i “numeri” adatti ad affrontare le riforme in parlamento più pressanti, tra cui quelle legate all’immigrazione.

Abbiamo perciò convissuto con una legge sbagliata e l’attuale governo, che avrebbe il dovere di unire esperienze e proposte, anche da parte dell’opposizione, che mettano definitivamente la parola fine a questa triste storia, si preoccupa d’altro.

E’ ora che gli italiani sappiano che il PD è disponibile al dialogo, disponibile ad affrontare, in parlamento, i temi più importanti e impellenti per l’Italia. Sull’immigrazione c’è molto da fare ma, è sotto gli occhi di tutti, ci sono processi brevi (domani al Senato) e altri provvedimenti ad-personam che, inspiegabilmente, prevalgono sull’agenda.

E’ ora che questo governo, che ad ogni critica risponde rivendicando l’investitura da parte di milioni di italiani, si metta a lavorare per loro e si apra ad un vero dialogo con l’opposizione.

Non si ignorino tutti questi segnali, oggi a Rosarno e domani altrove, che sono spie di problemi reali, quotidiani che la nostra gente vive.

Franca Biondelli

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