sabato 16 gennaio 2010

Nuovamente sul caso Bemberg

Torno nuovamente sul caso Bemberg, presentando un'interrogazione ai ministri competenti per far luce su una questione che ormai si trascina da molto tempo e che, apparentemente, sembra non vedere mai soluzione:

BIONDELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare -
Premesso che:

la Bemberg di Gozzano (Novara) ha rappresentato dal 1925 una delle colonne dello sviluppo industriale dell'alto novarese, divenendo un esempio di eccellenza produttiva nel campo dei filati sintetici riconosciuta in tutto il mondo;
il suolo su cui sorge lo stabilimento, in posizione strategica ad un capo del lago d'Orta, è composto da terreni ceduti dal Comune o donati da associazioni ed opere pie con il preciso scopo di creare un'area industriale nella zona di Gozzano altrimenti, in quel periodo, depressa economicamente;
negli anni, questa realtà ha dato lavoro a migliaia di operai e centinaia di impiegati creando un indotto dalle dimensioni considerevoli;
a seguito di sfortunate vicende economiche unite alla crisi del tessile che ha colpito molte aree del Piemonte, il polo è stato ceduto il 21 aprile 2008 al gruppo Pasell della famiglia Amitrano che, dopo le iniziali promesse di riapertura delle linee produttive, ha invece sospeso le produzioni allo scopo di contenere l'ormai crescente debito causato dall'aggravarsi della congiuntura economica sfavorevole;
ad oggi, gli ammortizzatori sociali concessi agli oltre 294 dipendenti, e in parte anticipati dalla Regione Piemonte, sono in via di esaurimento e 14 lavoratori sono già senza stipendio;
nel mese di ottobre 2009, la famiglia Amitrano ha iniziato le pratiche di cessione della società ad una holding svizzera, KJH, con sede a Zug, nel "paradiso fiscale" rappresentato dal Cantone omonimo;
KJH, contestualmente, aveva annunciato un piano industriale che prevedeva la riapertura dello stabilimento e la riassunzione di tutti i dipendenti in cassa integrazione;
a distanza di mesi, nulla è stato fatto: non è stata perfezionata la vendita e lo stato attuale degli impianti, in buona sostanza smantellati o da bonificare a causa delle forti contaminazioni da amianto, getta una grave ombra sulla veridicità delle intenzioni espresse dalla suddetta holding;
con lettera datata 24 dicembre 2009 indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e ai Ministri competenti, il Presidente della Provincia di Novara, Diego Sozzani, e il Sindaco di Gozzano, Carla Biscuola, hanno palesato le loro perplessità sulle reali intenzioni della futura proprietà, incluso un possibile cambiamento di destinazione dell'area che snaturerebbe l'intento iniziale, e manifestato la loro preoccupazione per l'imminente fine del supporto della cassa integrazione concessa (il 30 marzo 2010),
si chiede di sapere:
quali misure di indagine si ritenga opportuno porre in essere per far luce su questa vicenda che ormai da due anni si trascina senza soluzione mettendo in seria difficoltà i lavoratori coinvolti;
quali più ampie misure si vogliano prendere per evitare che situazioni analoghe si ripetano in futuro;
inoltre, quali azioni i Ministri in indirizzo, per quanto di propria competenza, intendano intraprendere per la tutela dei lavoratori che nel caso di una futura ripresa dei processi produttivi, senza la necessaria bonifica, saranno nuovamente esposti a fattori di rischio per la salute.
(4-02527)

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