“Riportare l’uomo al
centro delle politiche sulla sanità e la disabilità” queste parole del
sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Adelfio Elio Cardinale,
hanno caratterizzato il convegno promosso dalla senatrice del Partito
Democratico Franca Biondelli dal titolo ‘L’Impegno: sanità e disabilità’ che ha
portato ad Orta San Giulio presso l’hotel San Rocco grazie all’interessamento
di Andrea Giacomini, esponenti del Governo e della XII Commissione Igiene e
Sanità del Senato. Un momento di incontro che ha evidenziato come la politica
presentata ai cittadini attraverso il suo lato operativo e concreto, non crei
disaffezione ma anzi avvicini le persone all’attività e all’impegno. La
presenza di 200 persone fra cui numerosi sindaci, parlamentari, rappresentati
politici di diverso colore, forze militari, medici impiegati sanitari e
associazioni per disabili ne è la reale e concreta dimostrazione. “Ho voluto
far conoscere alle persone l’attività politica della Commissione Sanità al
senato di cui faccio parte – ha dichiarato la senatrice Biondelli nel suo
intervento – e la presenza di un così vario, nutrito e attento pubblico è stata
la migliore risposta possibile alla disaffezione della politica di cui si parla
tanto in questi mesi. Questa serata è la dimostrazione che la Politica con la
‘P’ maiuscola composta da fatti concreti e non parole può arrivare ad ottenere
azione condivise da tutti i partiti e l’appoggio dei cittadini. Il nostro
impegno in Commissione è stato forte e costante su tanti fronti, in particolar
modo sulla vicinanza ai disabili e alle loro famiglie che sono costretti a
vivere momenti drammatici non solo per la malattia o la sfortuna, ma anche per
uno Stato che troppe volte non riesce a dare le risposte che deve”. Un impegno
che anche lo stesso Presidente della Commissione igiene e sanità del Senato
Antonio Tomassini del Pdl ha voluto ricordare attraverso le leggi che sono
state approvate su proposta della stessa Commissione: quella a tutela dei
celiaci, la legge 38 sulle cure palliative per i malati terminali e la conseguente
presa in considerazione di tutte le sfaccettature del tema del ‘dolore’ che
accompagnano i malati e gli interventi a tutela dei disabili che “Hanno voce
oggi in Senato – ha evidenziato Tomassini – grazie alla Senatrice Biondelli che
ci ha messo di fronte a queste difficoltà”. Incentrato sulle novità che presto
i cittadini dovranno affrontare, l’intervento del Senatore Antonio Fosson
membro della Commissione Sanità ed esponente del movimento Unione Valdaostana,
che si è soffermato principalmente sulla rivoluzione che verrà attuata sulla
figura del medico di base. “E’ una figura importante e fondamentale per i
cittadini – ha dichiarato –. Il primo obiettivo è quello di non isolarli e
lasciarli al loro destino, il loro ruolo diventa valido solo se si ritrova a
lavorare in equipe offrendo più servizi possibili distribuiti su tutto l’arco
della giornata”. Un vero e proprio tuffo nella realtà amministrativa, è stato
l’intervento dell’assessore alla Sanità del comune di Torino Elide Tisi che ha
posto ai senatori le reali difficoltà di chi quotidianamente si ritrova a dover
affrontare sul territorio. Difficoltà fatte di carenze strutturali, informative
e di primo intervento in particolar modo per i disabili. Tutte questioni che oggi
si devono confrontare con i tagli necessari per riorganizzare il sistema
sanitario. E’ lo stesso Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale che evidenzia
quelli che sono gli obiettivi del Governo tecnico: “Dobbiamo ragionare – ha
spiegato – modificando la filosofia di base che vede la Sanità come una azienda
che deve fruttare. Non è così, la Sanità è una azienda che come scopo ultimo ha
la salute del cittadino quindi l’uomo. Questo non vuol dire che bisogna
adottare una politica degli sprechi, tutt’altro, saremmo degli irresponsabili
se andassimo in quella direzione. Tre punti importanti per il rilancio della
sanità: il primo riguarda l’implementazione della telematicità, abbiamo
valutato che elettronicizzando tutto il sistema si risparmierebbero dai 9 ai 13
miliardi di euro; secondo punto razionalizzazione dei sistemi sanitari in
Italia, ogni Regione dovrà essere libera di decidere in un raggio d’azione che
non comprende anche l’istituzione di un sistema locale, altrimenti ognuno
avrebbe il suo e questo porterebbe ad uno spreco di risorse non indifferente;
terzo punto modificare il punto di vista del sistema di diagnosi della
malattia, un medico non può arrivare a stabilire la malattia di un paziente
attraverso la media ponderata degli innumerevoli esami che un paziente è stato
costretto a fare, razionalizzare questo sistema e fare esami più mirati
potrebbero portare al risparmio di ulteriori 30-40 miliardi di euro. Ritengo
sia inoltre ampiamente giustificato passare attraverso il riordino di un
sistema ospedaliero che oggi vive momenti di alti e bassi. Inutile non prendere
in considerazione numeri di presenze letto che sono indice di uno scarso
utilizzo delle strutture”.
Nessun commento:
Posta un commento