lunedì 24 settembre 2012

Impegno, sanità e disabilità


“Riportare l’uomo al centro delle politiche sulla sanità e la disabilità” queste parole del sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Adelfio Elio Cardinale, hanno caratterizzato il convegno promosso dalla senatrice del Partito Democratico Franca Biondelli dal titolo ‘L’Impegno: sanità e disabilità’ che ha portato ad Orta San Giulio presso l’hotel San Rocco grazie all’interessamento di Andrea Giacomini, esponenti del Governo e della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato. Un momento di incontro che ha evidenziato come la politica presentata ai cittadini attraverso il suo lato operativo e concreto, non crei disaffezione ma anzi avvicini le persone all’attività e all’impegno. La presenza di 200 persone fra cui numerosi sindaci, parlamentari, rappresentati politici di diverso colore, forze militari, medici impiegati sanitari e associazioni per disabili ne è la reale e concreta dimostrazione. “Ho voluto far conoscere alle persone l’attività politica della Commissione Sanità al senato di cui faccio parte – ha dichiarato la senatrice Biondelli nel suo intervento – e la presenza di un così vario, nutrito e attento pubblico è stata la migliore risposta possibile alla disaffezione della politica di cui si parla tanto in questi mesi. Questa serata è la dimostrazione che la Politica con la ‘P’ maiuscola composta da fatti concreti e non parole può arrivare ad ottenere azione condivise da tutti i partiti e l’appoggio dei cittadini. Il nostro impegno in Commissione è stato forte e costante su tanti fronti, in particolar modo sulla vicinanza ai disabili e alle loro famiglie che sono costretti a vivere momenti drammatici non solo per la malattia o la sfortuna, ma anche per uno Stato che troppe volte non riesce a dare le risposte che deve”. Un impegno che anche lo stesso Presidente della Commissione igiene e sanità del Senato Antonio Tomassini del Pdl ha voluto ricordare attraverso le leggi che sono state approvate su proposta della stessa Commissione: quella a tutela dei celiaci, la legge 38 sulle cure palliative per i malati terminali e la conseguente presa in considerazione di tutte le sfaccettature del tema del ‘dolore’ che accompagnano i malati e gli interventi a tutela dei disabili che “Hanno voce oggi in Senato – ha evidenziato Tomassini – grazie alla Senatrice Biondelli che ci ha messo di fronte a queste difficoltà”. Incentrato sulle novità che presto i cittadini dovranno affrontare, l’intervento del Senatore Antonio Fosson membro della Commissione Sanità ed esponente del movimento Unione Valdaostana, che si è soffermato principalmente sulla rivoluzione che verrà attuata sulla figura del medico di base. “E’ una figura importante e fondamentale per i cittadini – ha dichiarato –. Il primo obiettivo è quello di non isolarli e lasciarli al loro destino, il loro ruolo diventa valido solo se si ritrova a lavorare in equipe offrendo più servizi possibili distribuiti su tutto l’arco della giornata”. Un vero e proprio tuffo nella realtà amministrativa, è stato l’intervento dell’assessore alla Sanità del comune di Torino Elide Tisi che ha posto ai senatori le reali difficoltà di chi quotidianamente si ritrova a dover affrontare sul territorio. Difficoltà fatte di carenze strutturali, informative e di primo intervento in particolar modo per i disabili. Tutte questioni che oggi si devono confrontare con i tagli necessari per riorganizzare il sistema sanitario. E’ lo stesso Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale che evidenzia quelli che sono gli obiettivi del Governo tecnico: “Dobbiamo ragionare – ha spiegato – modificando la filosofia di base che vede la Sanità come una azienda che deve fruttare. Non è così, la Sanità è una azienda che come scopo ultimo ha la salute del cittadino quindi l’uomo. Questo non vuol dire che bisogna adottare una politica degli sprechi, tutt’altro, saremmo degli irresponsabili se andassimo in quella direzione. Tre punti importanti per il rilancio della sanità: il primo riguarda l’implementazione della telematicità, abbiamo valutato che elettronicizzando tutto il sistema si risparmierebbero dai 9 ai 13 miliardi di euro; secondo punto razionalizzazione dei sistemi sanitari in Italia, ogni Regione dovrà essere libera di decidere in un raggio d’azione che non comprende anche l’istituzione di un sistema locale, altrimenti ognuno avrebbe il suo e questo porterebbe ad uno spreco di risorse non indifferente; terzo punto modificare il punto di vista del sistema di diagnosi della malattia, un medico non può arrivare a stabilire la malattia di un paziente attraverso la media ponderata degli innumerevoli esami che un paziente è stato costretto a fare, razionalizzare questo sistema e fare esami più mirati potrebbero portare al risparmio di ulteriori 30-40 miliardi di euro. Ritengo sia inoltre ampiamente giustificato passare attraverso il riordino di un sistema ospedaliero che oggi vive momenti di alti e bassi. Inutile non prendere in considerazione numeri di presenze letto che sono indice di uno scarso utilizzo delle strutture”.




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