giovedì 16 settembre 2010

Treni killer, prime risposte ma incalzano le domande

A distanza di pochi giorni dai fatti di Trecate, ho presentato, parallelamente all'onorevole Rampi un'interrogazione per chiedere ai ministri competenti di agire al più presto per fare luce su questa vicenda.



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

BIONDELLI - AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
AL MINISTRO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI
AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Premesso che:

presso la Raffineria Padana Oli Minerali SARPOM di San Martino di Trecate (Novara) in data 31 agosto 2010 è scoppiato un incendio. Analogo incidente, di dimensioni più ampie e pericolose, si è ripetuto in data 11 settembre 2010. L’impianto di distillazione è stato posto sotto sequestro;

l’azienda, progettata nel 1948, è operativa dal 1952. La maggioranza del pacchetto azionario appartiene ad ESSO italiana s.r.l. mentre la quota minoritaria è detenuta da ERG;

la raffineria, inserita nel polo industriale di San Martino di Trecate, è ubicata in prossimità del parco naturale “Valle del Ticino”. I centri abitati più vicini sono Trecate, a 6 Km, e Cerano a circa 3 Km.

la vicinanza dello stabilimento petrolifero ad altri siti di stoccaggio e il transito continuo di mezzi pesanti carichi di gas e combustibile espongono la popolazione a rischi molto elevati;

nelle aree territoriali adiacenti il polo petrolchimico di San Martino di Trecate si rilevano ta tempo alte concentrazioni di elementi inquinanti;

la raffineria SARPOM fornisce il carburante per aeromobili al vicino aeroporto di Malpensa e ha capacità produttive di 174 mila barili al giorno;

i lavoratori occupati presso lo stabilimento sono circa 480;

in questa zona, ricca di pozzi petroliferi, nel 1994 si verificò uno dei più gravi disastri ambientali del nord Italia per la rottura di una tubazione del pozzo di trivellazione del “deposito 24” dell’AGIP;

la SARPOM movimenta circa il 20% delle spedizioni di prodotti petroliferi a mezzo ferrovia e proprio dallo stabilimento di San Martino di Trecate partì la cisterna "killer" che lo scorso anno provocò il tragico rogo nella stazione di Viareggio con un bilancio di 31 morti.

Per sapere:

se il Ministro intende intervenire e cosa intende fare per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli impianti, dei cittadini e dei territori esposti a rischio ; la salubrità dell’aria e dell’ambiente nonché la tutela dei livelli occupazionali.


Nel frattempo arrivano le prime risposte del ministro che, seppur rassicuranti, lasciano spazio a ulteriori interventi urgenti per garantire maggior tutele di carattere ambientale e soprattutto sociale.

Nel frattempo il ministro dei Trasporti mi ha inviato una risposta in relazione alla mia interrogazione sui treni killer: ecco il testo

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