Atto n. 4-03743
Pubblicato il 29 settembre 2010
Seduta n. 430
BIONDELLI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
la scuola è un luogo di formazione delle giovani menti che, proprio dalla formazione primaria, apprendono le nozioni di base per la crescita dell'individuo, fondamenta per la successiva vita sociale e culturale dello stesso;
con l'arrivo del mese di settembre e l'inizio delle lezioni, numerose famiglie si sono trovate a doversi misurare con gli effetti della riforma scolastica riscontrando oggettive difficoltà nella gestione di questa delicata transizione;
il fattore di maggior criticità, prodotto dai forti ridimensionamenti imposti da questa riforma, è individuabile nel numero di alunni per classe e nel numero di alunni per insegnante, in quest'ultimo caso spesso a tre cifre;
a questi fattori, già compromettenti, si uniscono le difficoltà di accesso al tempo pieno, spesso non disponibile, che costringe i genitori degli alunni più giovani a dover ricorrere a diverse forme di integrazione, spesso a pagamento, presso istituti ed educatori privati;
i tagli stanno pregiudicando il diritto al lavoro degli insegnanti che sono obbligati a gestire classi numerose, risorse pressoché inesistenti ed orari troppo contingentati, nel tentativo di concludere i programmi di insegnamento predisposti dal Ministero dell'istruzione;
l'obbligo di piani d'orario da 60 minuti ha avuto un'influenza negativa sulla fruibilità delle lezioni stesse poiché ha provocato l'inevitabile allungamento delle giornate scolastiche o in alternativa la riduzione del numero di materie studiate, senza tener conto dei problemi di logistica legati ad un sistema di trasporti che mal ha assorbito le variazioni, aumentando i disagi degli studenti-pendolari;
la situazione della provincia di Novara ricalca in maniera precisa il quadro sinora descritto annoverando la perdita di 29 cattedre, tra materie curricolari e sostegno nella sola scuola secondaria,
si chiede di sapere:
quali azioni urgenti saranno intraprese dal Ministro in indirizzo al fine di ripristinare il diritto allo studio degli studenti laddove si stiano manifestando criticità legate all'assenza di insegnanti;
se non ritenga necessario un intervento di monitoraggio dell'intero sistema scolastico, convocando le parti interessate, che possa guidare nella ricerca di interventi mirati a colmare le altre, non meno gravi, criticità evidenziate.
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