venerdì 3 settembre 2010

La riforma della Scuola e il Novarese

Soltanto ieri, dalle pagine del mio Blog, avevo rinnovato le mie critiche alla riforma della scuola promossa dal ministro Gelmini: una riforma che giudicavo pessima e in grado di compromettere l’efficienza della scuola piemontese.

Quest’oggi ho ricevuto alcuni dati che non possono che confermare queste mie preoccupazioni:
Le scuole superiori di tutto il Nord, e in particolare quelle del Novarese, hanno visto i loro organici ridursi fortemente: i precari, se così li si può chiamare dopo anni di lavoro, hanno visto sfumare l’opportunità di un posto, gettando loro e le loro famiglie in una situazione di ulteriore incertezza per il futuro.

Quanto a Novara, patria della Lega e del “buon governo” si sono perse 11 cattedre di materie curriculari e oltre 18 di sostegno. Questi trenta insegnanti in meno si tradurranno in indubbie difficoltà di gestione delle classi oggi esistenti, specialmente quelle in cui sono presenti studenti diversamente abili.

La revisione degli orari e dei curricula porterà gli studenti di sperimentazione “Brocca” ad un orario di sole 27 ore, al posto delle 35 attuali.

Le ore di sostegno, a causa dei tagli attuati, saranno limitate ad un massimo di 9. Resteranno così scoperte una ventina di ore - almeno - in cui l’assistenza allo studente che ha difficoltà di apprendimento sarà lasciato agli insegnanti.

Così facendo si nega a questi studenti la possibilità di seguire un programma a loro adeguato, creando quindi gravi situazioni di discriminazione: L’Italia aveva scelto, in maniera pionieristica, di attuare piani di integrazione degli alunni diversamente abili: una buonissima teoria cancellata con un tratto di penna da questi tagli che ignorano famiglie e vite…trattandoli come numeri.

Ultima “ciliegina sulla torta” le immissioni in Ruolo, di cui non è nemmeno il caso di parlare: si tratta di numeri irrisori che, come ovvio, non soddisfano le attuali necessità del comparto scolastico.

Quello che ho descritto è sicuramente un panorama desolante: il mio riconoscimento va agli insegnanti della scuola pubblica che, nonostante le condizioni in cui sono spesso costretti a lavorare, conducono degnamente e seriamente il loro lavoro.

Ringrazio anche i numerosi insegnanti e precari novaresi che mi hanno contattato in questi giorni mettendomi a conoscenza di questo grave disagio e che mi hanno ripromesso di monitorare la situazione.

Il mio appello si rivolge a tutti i novaresi: è ormai evidente che il governo ha cose migliori a cui pensare e che sta trascurando, ad ogni livello, la nostra Provincia, le nostre Industrie, le nostre Famiglie, i nostri Disabili e ora le nostre Scuole.

E’ arrivato il momento di Svegliarsi e chiederne conto!

1 commento:

Giorgio ha detto...

..hanno toccato il fondo colpendo i disabili a scuola....