mercoledì 29 settembre 2010

ADRO, IL SINDACO E IL MENU ETNICO

Le manie di protagonismo dell'ormai famoso sindaco Lancini non sembrano sopirsi e l'ignoranza manifestata da quest'ultimo in merito alla conoscenza della Carta Fondamentale dello Stato è vasta quanto la pianura che costituirebbe la 'sua' Padania.

La costituzione afferma:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


e ancora:

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Al contrario, il padano Lancini afferma che saranno vietati menu' a richiesta dei musulmani, che non mangiano carne di maiale, dimostrando totale insensibilità e volontà discriminatoria nei confronti di questi giovani.

L'alternativa, potra' essere richiesta solo se motivata da una prescrizione medica.

"Chi non puo' mangiare i nostri piatti per motivi religiosi e' libero di pranzare a casa" ha affermato.

Fermiamoci un momento per ricordare che stiamo parlando dello stesso sindaco che lasciò i bambini affamati a mensa perchè morosi della retta sino a quando un anonimo staccò un assegno per coprire i 10000 euro di 'buco'.

Lo stesso che allo stesso modo ha però sottratto 20000€, il doppio dei soldi, evadendo l'ICI per tre anni, 2005 - 2008. La Cassazione si è già pronunciata su questo condannandolo al versamento.

Forte con deboli e debole coi forti. Ferreo nell'applicare le regole coi meno abbienti... e poi accomodante con se stesso e i suoi padani. In perfetto stile Lega.

Penso che fare una riflessione pacata su quanto accaduto sia ormai inutile, è ora di indignarsi, di manifestare il dissenso nei confronti di questa persona e della sua giunta che, con il suo operato, si pone nettamente al difuori del dettato costituzionale su cui ha prestato giuramento.

Spero che il governo agisca con fermezza per mettere un freno a questa deriva razzista, xenofoba e populista che sta contagiando gli esponenti della lega.

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