venerdì 10 dicembre 2010

Una serata sulla città della Salute

Giovedì 9 dicembre, presso la sede del consiglio del Quartiere Sud, a Novara, ho partecipato ad un importante incontro pubblico sul tema della sanità, organizzato dal quarto circolo Pd di Novara, dal titolo "La città della salute e della scienza, una realtà da costruire".

Sono intervenuti con me: Roberto D’ INTINO (coord. cardiochirurgia, referente sicurezza assistenziale-R.L.S. ASO Maggiore Novara); Dr. Aurelio PRINO (direttore Struttura Complessa Cure Palliative ASO Maggiore di Novara); Paolo CATTANEO (cons. Regionale giunta Bresso, promotore iter di approvazione “Città della Salute”); Prof. Mario PIRISI (preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Piemonte Orientale); Carlo COLZANI (Segretario provinciale CISL).

I tagli della Legge stabilità sono clamorosi: lo stato di previsione del Ministero della Salute prevede nel 2010 957 milioni di euro in meno, pari al 43% dello stanziamento complessivo, a causa del mancato aggiornamento dei LEA dal 2001, dopo la revoca del 2008.

A causa di ciò non rientreranno nelle cure l'aggiornamento dell'elenco delle malattie croniche e rare esentate dal pagamento del ticket, le cure domiciliari presso i malati terminali, consultori familiari, centri salute mentale, i servizi di neuropsichiatria per minori e molte altre criticità non troveranno risposta.

L'investimento per la ricerca e l'innovazione è dello 0,6 % e il numero di ricercatori è di 3 ogni 100, quando la media europea è del doppio . Il taglio del Piano si preannuncia netto e trasversale senza attenzione per le Regioni . Gli investimenti nelle opere pubbliche delle infrastrutture sanitarie sono diminuite di un quarto, da 2.120 milioni a 236 milioni: quale ristrutturazuione con un taglio così forte?

Mi chiedo se con la nuova bozza Cota i consorzi, che danno risposta ai comuniservizi ai disabili e anziani che fine faranno visto che li vogliono smantellare e che senso ha accorpare gli ospedali se sul territorio vi sono già ben poche risposte.

Una sanita pubblica con tagli cosi importanti porta a forti dubbi sulla privatizzazione del servizio.

A livello nazionale: Siamo riusciti ad ottenere 100 milioni di euro dopo una protesta pubblica a Roma con presenti i malati di Sla e di questi voglio un fondo per le disbilità gravi.

Per questo oltre gli slogan e le diatribe interne credendo che la politica debba adoperarsi per migliorare le condizioni dei cittadini mi auguro che si torni a discutere di piani concreti non solo nel piano Sanità ma in ogni campo e settore volti a migliorare l'attuale situazione. Meno servizi, meno qualità, meno sanità: Questa è la realtà.

Senatrice Franca Biondelli

1 commento:

fiorbruno ha detto...

data questa situazione mi sembra ancor più necessario avviare il progetto di "Più salute ai meno abbienti", offrendo sedute di terapia (agopuntura, Ottimizzazione Neuropsicofisica) a costo basso o nullo, in modo da dare benessere e salute a categorie di persone che non potrebbero altrimenti permettersele