venerdì 5 novembre 2010

Interrogazione ex.IMIT per i Castellettesi

Ecco l'interrogazione che ho presentato ieri al ministro e per cui la Presidente Mauro, durante la seduta in cui sono intervenuta, ha promesso attenzione e sollecitudine:

BIONDELLI -

Al Ministro del lavoro, e delle politiche sociali,
al Ministro dell'economia e delle finanze,
al Ministro per lo sviluppo Economico

Premesso che:

A Castelletto Ticino, in provincia di Novara, ha sede la TT Elettromeccanica, ex IMIT, una storica azienda operante nel settore della Termoregolazione;

Già da tempo, sono state intraprese diverse azioni volte a preservare il futuro dei lavoratori di questa azienda tramite, ad esempio, l’approvazione di un concordato antifallimentare, nell’estate del 2010, che avrebbe garantito la continuità di impiego per almeno 110 lavoratori, alcuni dei quali appartenenti allo stesso nucleo familiare;

E’ notizia di qualche giorno fa che, la Corte di Appello di Torino abbia deciso di respingere il concordato antifallimentare che, tra le altre disposizioni, prevedeva i tempi e le modalità di pagamento dei TFR;

Il Concordato citato sopra è quindi stato rinviato al tribunale di Novara ma, viste le condizioni, che difficilmente si riusciranno a riportare al tavolo tutte le parti, banche incluse, per trovare un nuovo accordo;

Il Tribunale di Novara ha ora, pertanto, la facoltà di dichiarare il fallimento dell’azienda;

Con la dichiarazione di fallimento le spettanze dei lavoratori sarebbero garantite dall’INPS, con tempistiche però tutt’altro che certe;

Ai 120 dipendenti di Castelletto Ticino, nel frattempo, si sono aggiunti altri 80 dipendenti della stessa azienda, ma dello stabilimento di Arcore, per i quali il futuro, visto il prolungarsi dei tempi, diventa sempre più incerto;

Questa situazione di disagio, mette in seria difficoltà intere famiglie che, in un periodo di dura crisi, vedono seriamente compromesse le loro prospettive di vita sociale.

si chiede di sapere:

se il Ministro del lavoro non ritenga prioritario intervenire con i mezzi a sua disposizione per verificare lo stato attuale della vertenza;

se i Ministri interrogati non ritengano prioritario un intervento legislativo più ampio che eviti il ripetersi di situazioni quali quelle stigmatizzate in questa interrogazione.


Sen. Franca Biondelli

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