"Il caso del giovane Andrea Pancallo di Vercelli che ha deciso di vendere un rene per sostenere le spese di un'adeguata assistenza al padre Domenico malato di Sla riapre drammaticamente una piaga italiana che le Istituzioni non possono più ignorare". Lo dichiara la senatrice del Pd Franca Biondelli che il 10 novembre scorso intervenne, nell'Aula del Senato, per chiedere "maggiore e fattiva attenzione da parte del governo per i malati di Sla" che in quei giorni stavano facendo uno sciopero della fame.
"I malati di Sla non possono essere abbandonati nemmeno per un giorno e, pertanto, hanno bisogno di sostegni per le loro famiglie, di un numero più elevato di ore di assistenza, di erogazioni degli ausili, soprattutto dei comunicatori. Hanno bisogno di un Fondo ad hoc per la non autosufficienza. I malati di Sla - continua Biondelli - hanno veramente bisogno di assistenza e di fondi, perché le loro famiglie continuano a pagare cifre davvero esorbitanti, si tratta di circa 1.500 euro al mese, per poter avere un minimo di assistenza che ancora lo Stato non riesce ad assicurare loro".
"Occuparsi di chi soffre e di garantire loro un'adeguata assistenza è una priorità per un Paese che vuol definirsi civile. Se il governo lascierà ancora che le cose vadano avanti così - conclude Biondelli - vorra' dire che avrà deciso di ignorare del tutto il valore della vita umana".
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