mercoledì 10 febbraio 2010

Interrogazione sulle Cartiere Ermolli


Ecco la trascrizione dell'interrogazione che ho presentato oggi in Aula a proposito della cartiere Ermolli.



BIONDELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
la cartiera Ermolli SpA è un complesso aziendale che dispone di due stabilimenti produttivi, uno a Moggio Udinese (Udine) e l'altro a Crevacuore (Biella);
essa si è costituita nell'anno 2006 dalla trasformazione in società per azioni della Gecart srl e successiva acquisizione, in data 27 giugno 2006, del complesso aziendale denominato cartificio Ermolli SpA in amministrazione straordinaria;
la gestione aziendale dal 2006 ad oggi è stata segnata da profonde perdite e, nel 2007, esse sono state superiori allo stesso capitale sociale;
lo stabilimento di Crevacuore è stato, da allora, profondamente sottoutilizzato e il livello d'impiego degli impianti non ha mai superato il 30 per cento, rendendo necessario il ricorso alla cassa integrazione per coprire i lunghi periodi di inattività;
nel frattempo la gestione dell'azienda è passata sostanzialmente nelle mani di un unico socio, Stefano Ciani, tramite le due società Finanziaria Ciani snc e RIF SpA di proprietà della stessa finanziaria;
la gestione di Ciani, negli anni, è sembrata tendere verso la chiusura dello stabilimento di Crevacuore responsabile, per questioni legate agli oneri di produzione, di forti perdite stimabili in 4 milioni di euro annui;
nell'anno 2009, si è arrivati alla cessazione di questo ramo di azienda e, contestualmente, è iniziata la cassa integrazione straordinaria della durata di 12 mesi con decorrenza 14 dicembre 2009 e scadenza 13 dicembre 2010;
quest'ultimo è il più recente di una serie di ricorsi agli ammortizzatori sociali che sono stati erogati per la prima volta, come detto sopra, nell'anno 2006;
ad oggi, i lavoratori dello stabilimento di Crevacuore non hanno risposte concrete dalla proprietà che, inoltre, risulta difficilmente reperibile;
gli stessi, dal 25 gennaio 2010, hanno iniziato l'occupazione del complesso aziendale per manifestare le loro preoccupazioni legate al futuro dell'azienda, e conseguentemente delle loro famiglie,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano prioritario convocare un tavolo di concertazione tra le parti al fine di tutelare i lavoratori e verificare le reali intenzioni dell'attuale proprietà nei confronti di questo polo industriale al fine di una ripresa dell'attività produttiva.
(4-02673)

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