giovedì 15 ottobre 2009

NEL NOVARESE C’E’ CRISI? LO SAPEVAMO, MA QUANDO I FATTI?

Novara 15 Ottobre – Ho letto quest'oggi su zero321.it le dichiarazioni fatte dal Sindaco di Novara all'incontro pubblico con Sua Eccellenza il Vescovo .

Finalmente, sorprendentemente, ne conviene anche lui: “Siamo preoccupati per la crisi”.

Non posso che condividere questo pensiero che però ribadisco, insieme al mio Partito, ormai da tempo: le numerose richieste di aiuto, le numerose interrogazioni che portiamo ormai settimanalmente ai Ministri per avere risposte sui gravi problemi che affliggono le imprese novaresi ne sono una testimonianza molto forte.

Forse però è ora di fare un esame di coscienza e scoprire che gli Italiani non credono più ai proclami del governo e che, a rimetterci, con questo gioco, sono proprio gli amministratori locali che sono stretti tra “lo sciocco ottimismo” della politica nazionale e la “dura realtà” del territorio che vede fabbriche chiudere e fallire ogni settimana.

Anche in Germania e Francia esiste un problema analogo. Esiste però una risposta forte da parte dei rispettivi governi: tutela delle persone più deboli, manovre finanziarie di ampio respiro, investimenti per la ricerca e lo sviluppo industriale.

In Italia invece convive la lotta tra due visioni: c'è una parte che propone misure concrete come la riforma degli ammortizzatori sociali, gli aiuti alle famiglie meno abbienti, la tutela dei lavoratori precari per evitare che diventino nuovi disoccupati, aiuti alle famiglie indebitate.

Dall'altra abbiamo una parte, un "governo", che ci dice prima che tutto questo è frutto della nostra immaginazione, poi che la via di uscita dalla crisi passa dai tagli che stanno falcidiando le eccellenze italiane nel campo della ricerca, dello sviluppo e della formazione e che poi ammette di essere alla guida del paese che più duramente sta pagando il costo della crisi... senza paradossalmente prendere un singolo provvedimento concreto per uscire da questa situazione e, continuando imperterrito a nascondere la realtà dietro una facciata di menzogne.

Sono, e credo siamo, stanchi delle parole. E' ora di passare ai fatti, il governo ammetta i propri limiti e si apra alle proposte che giornalmente l'opposizione porta nelle assemblee, ad ogni livello, e vede bocciare per motivazioni prettamente politiche.

E' ormai finito il periodo dei convegni dove si PARLA di lavoro, tutti "sappiamo" che la crisi c'è e la sentiamo ogni giorno. E’ arrivato il momento di FARE, il Partito Democratico "c'è" ed è pronto a offrire proposte concrete per lavoratori e imprese.

Quando decideranno che è arrivato il momento di ascoltarci?

Sen. Franca Biondelli

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