Ieri 12 ottobre dalle ore 17 alle 19 davanti alla Prefettura di Novara 50 docenti precari hanno manifestato per render nota e chiara la loro drammatica situazione. “Oggi abbiamo esteso l’invito di partecipazione a tutti gl’insegnanti di ruolo e abbiamo parlato con i sindacati. L’incontro col pubblico è stato positivo. – ha affermato Mauro Miglio, portavoce del Comitato Precari - Abbiamo cercato di informare attraverso opera di volantinaggio, ricevendo la solidarietà da parte di molti genitori che confermano situazioni ingestibili, classi affollate, ore senza supplenti, ore a pagamento tenuti da privati o esterni.
Noi chiediamo di lavorare perchè i posti ci sono e soprattutto il lavoro da fare c’è!!! Chiediamo l’estensione del Decreto salva precari a coloro che sono in terza fascia e hanno avuto un incarico annuale fino al termine delle lezioni. A Novara sono 800 gli iscritti in graduatorie di terza fascia tra elementari, medie e superiori.
La nostra polemica locale è nei confronti della Lega Nord che accolla i tagli alla Regione Piemonte, ma la Regione Piemonte non essendo a statuto autonomo non può operare questi tagli!!!
Inoltre lamentiamo che la Provincia non accetta l’incontro da noi richiesto già un mese fa e venerdì è passato il Decreto Brunetta che congela il sindacato RSU causando l’assenza di rappresentanza sindacale per tutti i docenti. Collaboreremo col Comitato Salviamo La Scuola Pubblica. Perché davvero dobbiamo salvarla!”
Care amiche e cari amici, ricordo che il TAR del Lazio ha accolto, il 9 ottobre, il ricorso dei professori precari inseriti negli ultimi posti delle graduatorie, mettendo sotto tutela il Ministero della Gelmini concedendogli trenta giorni di tempo per procedere all'introduzione “a pettine” dei docenti precari in graduatoria.
Non posso quindi che appoggiare la protesta svoltasi oggi. Perché quando si parla di “precari“ non si deve pensare solo a giovani neolaureati ma a docenti con anni, anche addirittura decenni d’insegnamento alle spalle, senza ancora certezze e, alcuni, senza lavoro. Anche perchè il problema non è da considerarsi solo e puramente degl’insegnanti, ma coinvolge logicamente anche i ragazzi, gli studenti, e le loro famiglie. Alle riunioni del CP partecipano anche i genitori e tra questi sono venuta a conoscenza di alcuni padri di ragazzi disabili arrabbiati e delusi dalla poca assistenza rivolta ai loro figli. Esprimo a questi lavoratori e alle famiglie e a questi ragazzi diversamente abili di cui non si tiene degnamente conto nella Riforma la mia solidarietà garantendo il mio impegno in Senato e sul territorio.
Credo che il Partito Democratico su questi temi sia assolutamente presente e attivo.
Senatrice Franca Biondelli
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