lunedì 14 settembre 2009

Per la scuola una dura lotta

Questa mattina sono stata a Novara, davanti alla sede del Provveditorato agli Studi, per manifestare contro i tagli che la riforma Gelmini sta attuando nella scuola italiana. Tagli che stanno totalmente compromettendo l'offerta formativa, già seriamente in difficoltà, dei nostri istituti.

Con me a manifestare, oltre a un gruppo di insegnanti precari e non precari, l'onorevole Elisabetta Rampi e il Consigliere Regionale Paolo Cattaneo, la Consigliera Provinciale Milù Allegra e Roberto Leggero.

La situazione è davvero problematica, i tagli ci sono e sono notevoli, le promesse fatte dal governo, come sempre, illusorie.
La situazione in Piemonte è critica: 1800 posti tagliati nelle graduatorie degli insegnanti precari, 600 posti in meno tra gli assistenti tecnico-amministrativi.
In provincia di Novara un dato è sufficiente a chiarire il panorama: per le sole scuole medie secondarie, nell'anno 2007/2008 (governo Prodi) erano disponibili 258 posti per insegnanti precari abilitati al ruolo. Ad oggi, i posti sono soltanto 149. Non è necessario dilungarsi: più di 100 famiglie hanno perso il sostentamento di uno stipendio, spesso quello necessario ad arrivare a fine mese.
Noi parlamentari del PD abbiamo, ai tempi della approvazione di questa vergognosa riforma, protestato vivamente con il Ministro e fatto sentire la nostra voce in aula. Senza successo. Oggi, qui a Novara, abbiamo preso un impegno concreto: presentare una richiesta precisa al Ministro della pubblica istruzione affinchè ritiri totalmente questo provvedimento e salvaguardi i posti di lavoro. Gli sprechi vanno combattuti, ma un posto di lavoro non è uno spreco.

Gli sperperi "veri" si compiono ogni giorno davanti ai nostri occhi, strade mai finite, ospedali costruiti e mai avviati, ponti per raggiungere isole già perfettamente raggiungibili con decine di traghetti: risorse dissipate senza alcun rispetto.
Per il governo Berlusconi forse è arrivato il momento di farsi questo esame di coscienza e dare finalmente la giusta importanza ai lavoratori che sono l'ossatura su cui si fonda il nostro paese.

Il PD sarà inflessibile e chiederà conto di questo. E' il nostro, e il mio, impegno.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Cara Senatrice, quel Lunedì 14 Settembre presi parte alla manifestazione dei precari della scuola. La situazione è critica su tutti i fronti, dalla scuola alla sanità, dall'arte (sono un musicista, prima di essere anche un insegnante) a tutte le categorie di lavoratori italiani che non trovano alcuna tutela da parte di questo governo.
Apprezzo molto tutto il lavoro che Lei sta facendo per cercare, anche se con molto difficoltà, di far conoscere la situazione di una parte di italiani che non vengono minimamente ascoltati.
Per questo motivo, ascoltando le sue parole e apprezzando la sua determinazione, ho deciso di iscrivermi al PD. Ho preso questa decisione perché sono convinto (mi rifaccio a quel che si è detto a quella manifestazione) che, oggi come non mai, sia importante far sentire il parere dei cittadini, mettere alla luce i veri problemi degli italiani (non credo che le 100 famiglie rimaste senza lavoro nella provincia di Novara siano tutte di centro-sinistra) dato che la politica attuale è molto distante da ciò che avviene realmente nel paese.
Spetta quindi a qualcuno farsi carico di questo compito difficile, e credo che con persone come Lei si possa riconquistare la fiducia in un governo oramai persa da tempo.
Grazie per tutto quella che sta facendo.

Paolo ha detto...

Cara Senatrice, sono Paolo, uno degli insegnanti precari presenti lunedì scorso al sit-in in Provveditorato. Ho accolto piacevolmente la sua presenza fisica e la vicinanza morale che ha dimostrato nei nostri confronti, dispensando credibilità all’evento, alla discussione e soprattutto speranza di poter sovvertire questa status di disagio pubblico. Per me, uomo originario del Sud, trapiantato ormai da anni in terra piemontese, ed abituato a pagare, vivendo direttamente l’inadeguatezza di un sistema politico che definirei occasionale ed opportunista, è stata grande la sorpresa nel vedermi rappresentato e coadiuvato nel momento del bisogno. Questo avvenimento ha saputo generare in me, malgrado i tanti ostacoli creati da uno status di caducità dovuta dalla mancanza del lavoro e della mia dignità personale, un senso di fiducia, voglia di “lottare”, per portare i miei ideali ed i valori su cui si fonda la mia educazione, in auge. Spinto da questo spirito di rinascita, sono andato nella sede del Pd a Novara e ieri ho partecipato come uditore al Congresso di Oleggio.
Ho ascoltato i vari interventi e tutti riconducevano ad un problema grosso di base: la mancanza di un’educazione e formazione adeguata che permetta al cittadino di crescere. Se non agiamo in fretta su questa direzione, cara Senatrice, i valori che ci accomunano, che reclamano spazio dentro noi quotidianamente, moriranno, soffocati da coloro (sappiamo bene chi) che applicano con perseveranza la disinformazione.
La ringrazio per la sua abnegazione nei miei e nostri confronti, per il suo senso del dovere, linfa vitale per coloro che intraprendono la “vocazione”politica. Sarei felice, dunque , se in futuro potessi
( o potessimo io ed i miei colleghi) conferire direttamente con Lei ed acquisire direttamente dalla fonte eventuali sviluppi sulla vicenda Scuola.
Infine un suggerimento per il Partito di cui vorrei essere parte attiva, in un momento importassimo come quello del Congresso , cioè quello di ascoltare il popolo; ogni singola testimonianza e la stesura delle relative soluzioni, se realizzate, possono essere determinanti per la definita affermazione del Pd.
Grazie dell’attenzione dedicatomi, spero di risentirLa presto, Paolo