mercoledì 19 giugno 2013

Lo stato di abbandono del Mulino Saini di Cressa arriva in Parlamento


Biondelli: «Visti i recenti rischi, bisogna monitorare costantemente il territorio e tutelarlo»

Cs congiunto del sindaco di Cressa Luigi Zabarini e dell'On. Franca Biondelli

Lo stabile denominato “Ex Mulino Saini” presente nel comune di Cressa, è in uno stato di totale abbandono da almeno 20 anni. L’edificio, la cui costruzione risale al 1922, ha al suo interno coperture in Eternit che necessitano di un intervento di bonifica. Nonostante le sollecitazioni da parte degli amministratori cressesi, l’attuale proprietario, il Consorzio Agrario Novarese, non ha fornito nessuna dichiarazione di intenti sulla struttura. «Per noi risulta essere una problematica molto importante – dichiara il primo cittadino cressese Luigi Zabarini – il problema sanitario e ambientale è evidente sia per le coperture in Eternit, e sia perché non sappiamo cosa c’è stoccato nello stabile. Vorremmo che venisse effettuato un sopralluogo all’interno del mulino da parte dell’Asl, cosa mai avvenuta nonostante le nostre segnalazioni, e soprattutto vorremmo conoscere quelle che sono le intenzioni del Consorzio Agrario per capire se verrà posto in vendita, se verrà bonificato o se lasciato nel suo stato di abbandono». A raccogliere le istanze provenienti dal territorio è l’Onorevole del Partito Democratico Franca Biondelli. «In qualità di componente della Commissione Affari Sociali – spiega l’Onorevole Biondelli– ho subito raccolto la problematica che mi è stata segnalata dal sindaco di Cressa che naturalmente rappresenta la preoccupazione di molte famiglie e mi sono quindi rivolta con un’interrogazione, al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare e al Ministro della Salute per informarli della situazione e prendere così gli adeguati provvedimenti per fare in modo che i terreni e tutta l’area vengano bonificati così come previsto dalla normativa nazionale in materia. Visto quello che sta succedendo sul nostro territorio, vale la pena tenerlo monitorato».

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