giovedì 1 aprile 2010

E il Piemonte è di Cota

Il sentimento di amarezza nei confronti di un risultato tutt’altro che atteso è difficile da nascondere: nonostante infatti i piemontesi abbiano deciso democraticamente che Mercedes Bresso non fosse degna di riconferma alla carica di Governatrice del Piemonte, ritengo che il lavoro svolto in questi 5 anni di governo sia molto positivo.

Oggi il Piemonte è una regione che vive, grazie ad un governo regionale che ha saputo fare scelte corrette, una situazione di discreta serenità: voglio ricordare ad esempio il grande sforzo fatto dalla Giunta per il mondo del lavoro. I milioni di euro di anticipo che la regione ha stanziato per far fronte alla crisi sono atti tangibili che hanno evitato il tracollo di migliaia di famiglie.

Evidentemente però questi come altri provvedimenti, come l’aver ripristinato il sistema sanitario altrimenti in pericoloso deficit, non sono stati motivo di premio e questo, indubbiamente, mi spiace.

Prendo dunque atto della vittoria di Roberto Cota, vittoria della Lega prima e del PDL poi. Una vittoria sul filo del rasoio che mostra una buona tenuta dei partiti di opposizione. Il PD si conferma uno dei partiti più forti e a lui spetta un duro lavoro di opposizione e di intransigenza su di un governo regionale al quale non si concederanno sconti.

E’ comunque prioritaria un’ennesima riflessione sulle motivazioni che hanno allontanato il nostro elettorato, per evitare che sbagli di questo tipo si ripetano: l’ottima prova dei giovani, con normalmente straordinari, è la testimonianza che è a loro che ci si dovrà affidare per il prossimo futuro.

Tornando alla regione, la parola chiave è Intransigenza. Su lavoro e sanità. Non credano i partiti al governo di poterci propinare gli ennesimi slogan che è facile coniare quando si è all’opposizione. Oggi gli assessori sono chiamati alla prova dei fatti e io, prometto, sarò intransigente.

Colgo l’occasione per augurare una Buona Pasqua a tutti i cittadini garantendo, ancora una volta, un impegno maggiore affinchè il nostro partito cresca: è aprendosi al dialogo e coinvolgendo coloro che oggi sono tenuti ai margini che il partito potrà crescere.

Invito quindi i giovani che si sentono vicini alle idee di un partito nuovo, riformista e aperto al dialogo a contattarmi, specialmente tramite i nuovi mezzi come internet, il blog o la mia pagina di facebook.

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