Ho partecipato quest'oggi, in occasione del 64° Congresso Nazionale SIAARTI, ad un importante tavola rotonda a proposito della nuova Legge sulla Terapia del Dolore: tra gli invitati anche il Sen. Tomassini Presidente della 12^ Commissione Sanità e il Prof. Fanelli che ha introdotto i lavori.
La legge 38 del 15 Marzo 2010, che dispone l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore è un provvedimento di estrema importanza. Una legge votata all'unanimità dal Senato che, in quell'occasione, ha dimostrato di saper mettere da parte gli schemi di rissa e gli slogan, per lavorare ad un testo che ha fatto emergere le sensibilità di tutti volte alla tutela di un interesse importante quale la Salute e la cura dei pazienti.
Nella mia relazione, inserita nel dibattito moderato dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, ho voluto precisare che, per avere una legge che dia risposta ai nostri cittadini tramite l'operato di medici e operatori, è necessario abbandonare i classici schemi che popolano la Sanità Italiana.
"Non dipende da me, è colpa di altri, vorrei fare ma non posso" sono concetti che dobbiamo abbandonare: questa legge impone una svolta, anche dal punto di vista culturale, e lo sforzo da parte dei soggetti coinvolti, deve essere massimo.
Ho ricordato inoltre, nel mio intervento, che ad oggi c'è ancora una grave carenza proprio sul parto indolore. In Europa ci sono stati come la Francia, in cui si partorisce senza dolore nel 70% dei casi, e stati come l'Italia dove questo resta quasi un miraggio.
Ho già presentato un ordine del giorno, cofirmato da altri senatori di ogni partito nel contesto della discussione della legge, il 21 gennaio 2010, in cui chiedevo al Governo di adoperarsi affinché le regioni garantissero questo tipo di Parto. Ordine del giorno che è stato accolto ponendo quindi un impegno alla sua realizzazione.
Questa tavola rotonda rappresenta un punto di partenza che deve portarci verso nuovi passi avanti, non soltanto a livello legislativo, affinché pratiche come la Terapia del Dolore non siano solo parole sulla carta ma una realtà in ogni nostra struttura sanitaria.
Un particolare ringraziamento al moderatore, Alessandro Cecchi Paone, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare specialmente per la sua sensibilità a tematiche come queste a altre, legate alla disabilità, su cui non si deve mai abbassare la guardia.
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