mercoledì 30 giugno 2010

AIDS E HIV - In missione al Parlamento Europeo

Settimana scorsa, presso il parlamento Europeo a Bruxelles, ho relazionato sull'accesso alle cure per le persone colpite da HIV/AIDS: il titolo dell'incontro era "Accesso alle cure: diritto o privilegio?"

Il Senato Italiano, con la sua dodicesima commissione "Igiene e Sanità", che ha partecipato con una delegazione, ha dato una risposta puntuale e attenta frutto di un lungo lavoro di indagine e preparazione che è culminata in una relazione che ho avuto l'onore di presentare ai colleghi di tutta Europa.

In breve i punti che sono emersi in relazione a questa malattia e che richiedono immediate azioni:

A) è una patologia per la quale l'efficacia delle terapie è condizionata dalla regolarità con cui la si assume;

B) è una patologia per la quale le cure hanno ancora oggi costi elevati,

c) è una patologia che comporta, se non curata bene, ad una serie di gravi patologie correlate che vanno trattate in modo appropriato;

d) è una patologia ancora vittima di stigma sociale, condizione che rende molto più complesso l' accesso del paziente alle cure che sono un suo diritto

e) è una patologia trasmissibile e ancora in forte aumento inquanto in questi ultimi anni si è abbassata l'attenzione su un tema così importante per la salute pubblica

f)questa patologia ha una declinazione femminile statisticamente molto significativa, soprattutto nei giovani e nelle giovani donne, sono in aumento.

Un tema che l'indagine desidera approfondire è la qualità della comunicazione ai nostri giovani, l'educazione alla prevenzione da parte delle istituzioni, in particolare della scuola.

La conoscenza è la cura!

Serve dunque un piano di azione congiunto che porti di nuovo l'informazione efficace, un uso attento delle risorse per la ricerca, protocolli di cura che diano dignità al paziente e, soprattutto, speranza di vita!

Voglio ringraziare il Parlamento Europeo per l'attenzione che è stata data all'evento, NPS Italia Onlus che ne è stato comitato promotore e un mio particolare grazie va a Rosaria Iardino.

Ringrazio inoltre tutte le persone che erano presenti, l'on Pirillo, l'on Toia, la dott.ssa Paula Duarte Gaspar membro del gabinetto del commissario Dallì, sulla comunicazione della commissione, l'on. Jorgo Chatzimarkakis (parlamentare tedesco) (diritto dei pazienti) e il Dott. Stefano Vella direttore del dipartimento del Farmaco, istituto superiore di sanità, accesso e qualità delle cure

Un grazie particolare poi a tutti i parlamentari che ci hanno onorato con la loro presenza.

lunedì 28 giugno 2010

Serra e De Sena a Novara per parlare di Criminalità Organizzata

NOVARA 26 Giugno - Si è tenuto quest'oggi a Novara, presso l'Hotel Europa, un importante appuntamento organizzato dal Gruppo Provinciale del PD con la mia collaborazione.

L'incontro, sul tema "La lotta alla criminalità organizzata sul nostro territorio", ha avuto come relatori il Sen. Achille Serra e il Sen. Luigi De Sena, del Partito Democratico, che hanno portato le loro esperienze di prefetti prima, e di membri della commissione antimafia poi, per confermare che il fenomeno della criminalità organizzata è vivo anche nei nostri territori, insidiata negli appalti, negli smaltimenti di sostanze pericolose...

Un appello quindi a non abbassare la guardia ma, al contrario, mettere in campo forze che diffondendo la cultura della legalità sappiano arginare un fenomeno che è tutt'altro che sopito e, ovviamente,a porre un freno ai tagli di risorse che presto impediranno alle forze dell'ordine, di svolgere il loro duro compito.

Durante l'incontro, non è mancato il riferimento agli ultimi lavori parlamentari, e in particolare ai contorni che sta assumendo la vicenda delle intercettazioni telefoniche: le modifiche introdotte dalla legge saranno un brutto colpo alla magistratura che, così, si vedrà togliere opportunità di lotta al crimine senza precedenti.

"Noi controllammo il telefono di un piccolo ladruncolo di auto, per quattro mesi, e fu lui a permetterci di sgominare la banda Vallanzasca" ricorda Achille Serra, "se questa legge passerà, tutto questo non sarà più possibile."

Una giornata positiva, di dibattito e di confronto, che ha visto la partecipazione di molti Novaresi, che testimonia un impegno del PD per il nostro territorio sempre più forte.

mercoledì 23 giugno 2010

Dalla parte dei Sindaci

Questa mattina ho partecipato, portando la mia solidarietà, alla manifestazione dei sindaci d’Italia che si sono ritrovati davanti al Senato per protestare contro i tagli indiscriminati che questa manovra prevede ai danni dei comuni.

Una folla di amministratori che hanno preso un impegno con gli elettori e che ora si trovano in serie difficoltà a causa della cronica mancanza di risorse, una folla di persone che chiede di essere ascoltata!

Si sono avvicinati a me due Sindaci calabresi del comprensorio di Tarsia e Terranova di Sibari. Le loro parole sono state molto chiare: “Vogliamo gridare forte l’abbandono dei comuni da parte di questo governo, specialmente di quelli piccoli e di quelli del meridione.” e poi “gli amministratori ormai rappresentano l’ultimo punto di riferimento per le famiglie che si aspettano da essi servizi come scuola, acqua, strade... che non potremo più garantire a causa dei tagli

Tra le parole di Antonio Scaglione e Eugenio Veltri scorgo la preoccupazione di un amministratore che vuole fare il bene per la sua terra e vede pian piano le risorse svanire nel nulla sotto la scure di un governo disattento e che ha evidentemente altri interessi.

Spero che i palazzi romani non siano insensibili a questa protesta: una protesta di tutti perché ancora una volta a pagare saremo noi “cittadini”.

giovedì 17 giugno 2010

Biondelli: fortemente preoccupata per la manovra sul settore sanitario

Sono intervenuta ieri, mercoledì 16 giugno 2010, in commissione sanità in merito alla forte riduzione della spesa pubblica di circa 1,2 miliardi di euro che decorrerà dal 2012.
La maggiore criticità è il blocco del turnover e dei precari che vanno a creare gravi disagi ai pazienti: la carenza di personale negli ospedali è nota non solo per le risorse umane sociosanitarie ma anche per alcune discipline mediche.
E’ giustificato l’allarme dei medici oncologi che propongono di lavorare sull’organizzazione invece di fare tagli indiscriminati: con la sola migrazione sanitaria si potrebbe ottenere un taglio minimo del 10%, una quota che in Piemonte potrebbe essere reinvestita sul territorio; inoltre si mette a rischio l’importante investimento compiuto negli anni scorso nel parco tecnologico nazionale (risonanza magnetica, scintigrafia, tomografia) delle strutture oncologiche italiane: sarebbe impossibile far funzionare questi macchinari con la carenza di organico che si verrà a creare.

Per la mia storia personale è inoltre inaccettabile che il Governo abbia innalzato la quota di invalidità civile dal 74 all’85 per cento per poter accedere al beneficio economico dell’assegno mensile di invalidità, in casi quali la cecità civile, la sordità civile, l’handicap e la disabilità. L’innalzamento della soglia può determinare gravi conseguenze: ad esempio il lavoratore affetto da laringectomia totale con tracheotomia definitiva, prima dell’entrata di questa eventuale misura restrittiva avrebbe potuto ottenere di accedere al trattamento assistenziale.

Altri pesantissimi tagli segnano la riduzione della spesa farmaceutica ospedaliera di circa 600 milioni di euro; questi sono solo degli esempi di alcune criticità della manovra che si discuterà a giorni.
Il Partito Democratico ha presentato diversi emendamenti su queste e molte altre problematiche: personalmente, anche sotto il profilo etico, penso che sia una manovra iniqua e fortemente pericolosa per l’assistenza dei nostri malati; altre nazioni hanno fatto una manovra ben più pesante ma non così disumana a sfavore delle persone malate e dei portatori di handicap, senza dimenticare gli alunni in condizione di fragilità che hanno subito la riduzione dei docenti di sostegno a causa dei tagli sul personale scolastico.
Ho ricevuto, inoltre, molte segnalazioni da genitori con figli disabili gravi che sono preoccupati per i tagli previsti e proposti nella sanità nella nostra Regione Piemonte, oltre a quelli appena citati nella manovra economica del Governo; mi appello al Presidente Cota e chiedo “Caro Presidente, mi sta a cuore il mondo del malato e quello del disabile, come penso a tutti noi. Le chiedo perciò di ripensare attentamente a questo taglio di spesa a discapito dei malati, dei portatori di handicap, dei non autosufficienti: è giusto razionalizzare, ma non penalizziamo queste famiglie già quotidianamente vessate in ogni luogo ed in ogni campo. Le chiedo, quindi, di collaborare e di ascoltare quelle persone che siedono all’opposizione e che giornalmente svolgono con onestà e attaccamento il proprio lavoro per il bene comune e non per interesse personale”.

giovedì 10 giugno 2010

Ancora Treni Killer tra le nostre case

Nonostante le continue richieste di attenzione sul grave problema del trasporto di sostanze pericolose, esplosive ed infiammabili, sulle nostre strade ferrate i rischi restano.
E' notizia di pochissimi giorni fa il blocco di un nuovo convoglio “killer” proveniente da Lione e diretto a Novara: Grazie alla tempestiva azione dei vigili del fuoco che hanno individuato i vagoni incriminati e messo in atto un'opera di bonifica si è potuta evitare una nuova potenziale tragedia.
In Senato, a breve, sarà presentata una nuova interrogazione per far si che i ministri competenti prendano atto di questa oggettiva situazione di rischio che, nonostante gli appelli, sembra lontana da ogni soluzione.
Come nel caso di Alessandria di poche settimane fa, oggetto di una mia interrogazione parlamentare ancora senza risposta, chiedo con forza che si prendano decisioni concrete per fissare regole più attente alla sicurezza dei cittadini le cui abitazioni sono lambite dal passaggio di queste “bombe ad orologeria”.
Franca Biondelli

mercoledì 9 giugno 2010

SCUOLA E RIFORMA: L’ORA DEI PROBLEMI

Siamo arrivati così a un passo dall’entrata in vigore della Riforma Gelmini e i problemi sono subito evidnti. oltre 150000 quest’anno saranno fuori dal “tempo pieno” e ovviamente questo provocherà grandissimi disagi alle famiglie.

La pubblicazione in questi giorni degli Organici degli istituti, poi, ha fatto montare la protesta allargandola anche ai lavoratori di questo settore che ormai non hanno più alcuna certezza.

La Gelmini dal canto suo ribatte dicendo che il “tempo pieno” al contrario è stato ampliato: strano dunque che i genitori non se ne siano accorti…

Il calo delle prime a tempo pieno è soltanto la punta di un iceberg di disagi che la manovra “Tremonti-Gelmini” provocherà alle famiglie Italiane.

Il PD su questo farà opposizione intransigente.

PUBBLICO IMPIEGO: DAVVERO TRATTEREMO LE DONNE COME IN EUROPA?

In questi giorni si è fatto un gran parlare delle modifiche imposte dall’Unione Europea all’età pensionistica per le donne.

Di fatto l’età viene elevata a 65 anni e su questo possiamo fare nulla, al contrario, ci uniformiamo ad uno “standard” Europeo. Quello che però non emerge con la stessa chiarezza è che nei fatti il trattamento che si viene a creare è tutt’altro che paritario.

Le donne italiane, a differenza di quelle degli altri stati europei, non godono dello stesso tipo di servizi, assistenza e agevolazioni che permettono alle colleghe europee di affrontare la loro vita di lavoratrici e madri, in maniera dignitosa.

Quanto agli stipendi, la questione assume toni ancora più scuri, con livelli di retribuzione che non si possono nemmeno paragonare e la conseguente ulteriore disparità tra cittadine della stessa Europa.

Bene quindi l’equiparazione, ma che sia a 360 gradi!

Pubblico e Privato fanno i conti con la crisi

Il Blocco degli stipendi agli statali per i prossimi 3 anni non sorprende più di tanto. L’unico tipo di intervento di cui questo governo è capace… dopo due anni in cui hanno condotto la crociata contro i fannulloni, con risultati non troppo eccellenti, arriva con tempismo un provvedimento che colpisce indiscriminatamente lavoratori virtuosi e oziosi.

Ma se sul fronte pubblico la situazione è critica, su quello privato è disperata.

Lo stipendio dei privati, per quel poco che resta, è punteggiato da un continuo ricorso alla Cassaintegrazione, le aziende chiudono, spostano le proprie produzioni e la mia casella di posta elettronica, come quella dei colleghi, si riempie di mail di persone che “disperate” reclamano quello che è un loro diritto: un Lavoro

Non so quanto durerà questo Governo, ma quello che mi sento di chiedere a tutti è: siete proprio sicuri che l’Italia meriti tutto questo? Siamo sicuro che questo governo è quello che la maggioranza degli italiani ha votato?

martedì 8 giugno 2010

L'ISAE non va soppressa!

INTERROGAZIONE ORALE CON CARATTERE D'URGENZA AI SENSI DELL'ART. 151 DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
BIONDELLI - Al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, al Ministro del Lavoro e politiche sociali
Premesso che:
- le lavoratrici ed i lavoratori dell'IESAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) hanno deciso di occupare l'Ente a seguito della grave situazione derivata dalla soppressione dell'Istituto prevista dal nuovo decreto emanato dal Governo;
- l'ISAE è un prestigioso Ente di ricerca che ha il compito di fornire analisi, valutazioni e previsioni a supporto dell'attività di Governo, del Parlamento e degli Enti Locali. Ad oggi è l'unico istituto pubblico di ricerca che si occupa di questi temi. L'ISAE è referente della Commissione Europea, dell'OSCE, FMI e dell'Ecofin sulle questioni inerenti l'economia italiana e internazionale. La chiusura dell'Ente provocherà l'azzeramento di tali attività con grave danno per il presente e il futuro del nostro paese. La Gran Bretagna con il nuovo Ministro del tesoro ha creato un istituto con questi compiti;
- La soppressione è decretata " al fine di razionalizzare e semplificare" le funzioni dell'ISAE, è dunque esclusa la finalità del risparmio di spesa che invece costituisce l'obiettivo principale della manovra. Per altro la chiusura dell'ISAE sopprime una voce autorevole e indipendente proprio nel momento più critico della crisi economica internazionale,
- i ricercatori dell'Istituto e tutto il personale trovano umiliante essere considerati un"Ente inutile" proprio nel momento in cui sarebbe cruciale una diagnosi puntuale, professionale e tempestiva dell'evoluzione dell'economia italiana;
Si chiede di sapere se:
il Governo voglia riconsiderare il provvedimento che, alla luce di quanto detto, non porta benefici al bilancio della Stato, depaupera un capitale umano e scientifico rilevante, priva l'opinione pubblica, la politica, gli organismi internazionali di un referente professionale e indipendente.
Franca Biondelli
Ignazio Marino

Finalmente una risposta sull'Acufene




Quest'oggi è arrivata nel mio ufficio la risposta ad un'interrogazione indirizzata qualche mese fa al Ministro Fazio a proposito del grave problema che colpisce chi soffre di Acufene.


Il testo dell'interrogazione è qui:



La risposta si è fatta attendere ma, fortunatamente è positiva! Il ministro ha accolto le mie osservazioni e presto istituirà un gruppo di lavoro per approfondire e studiare questa problematica.

Il mio impegno non termina di certo qui, ora si tratta di mantenere vigile l'attenzione affinchè le promesse non restino solo "tali".




lunedì 7 giugno 2010

Un'interessante 2 Giorni di Area Democratica Piemonte

AREA DEMOCRATICA APPRODA A NOVARA:

DUE GIORNI DI DIBATTITI A CONTATTO CON LE REALTA' DEL TERRITORIO

Si è riunita a Novara il 4 e 5 giugno Area Democratica Piemonte: in una due giorni con le sale sempre gremite, il think tank democratico si è presentato ai novaresi come punto di incontro; come luogo di elaborazione e proposta; come spazio formativo per i più giovani.

Due giorni di incontri e dibattiti su temi di spiccata attualità come Lavoro, Economia, Riforme e Politica locale alla ricerca delle idee e degli spunti per il PD del futuro.

Un futuro, senz'altro, ricco di appuntamenti, anche elettorali, che rappresentano un'audace sfida per il Partito Democratico: sfida che deve essere raccolta e portata a termine con un programma politico capace di dare ai cittadini quelle risposte che ormai, da troppo tempo, non ricevono più da chi li governa.

Ad irrompere con prepotenza in questi due giorni è stata la realtà e la proposta: la sera di venerdì 4 si è tenuto un acceso e partecipato confronto di grande spessore sulle tematiche del lavoro e dell’economia industriale fra l’ex ministro Cesare Damiano, il Prof. Luca Solari del dipartimento del lavoro e del welfare della Statale di Milano, i vertici dei sindacati novaresi, numerosi piccoli e medi imprenditori, lavoratori di Phonemedia e di altre realtà locali in crisi.

Durante la mattinata di sabato 5 è stata la volta di un assemblea aperta incentrata sui problemi del territorio: quali i bisogni impellenti dei cittadini? Quali risposte dare?

Sotto la presidenza dell'On. Cesare Damiano, alla presenza del Coordinatore Regionale Alessandro Altamura, degli Onorevoli Biondelli, Rossomando, Merlo, Susta e di consiglieri Regionali e Provinciali, si sono avvicendati numerosi interventi: dirigenti di partito, amministratori locali, associazioni, comunità, giovani.

La senatrice Franca Biondelli, referente regionale per Area Democratica a Novara, esprime soddisfazione per la riuscita di questo meeting: “Anche a Novara muove i primi passi un nuovo modo di fare politica nel PD, grazie a questo motore di idee e stimoli che è Area Democratica: non un partito nel partito ma, al contrario, un polmone capace di dare ossigeno ai dibattiti sui temi spinosi rispetto ai quali gli elettori chiedono posizioni concrete che il PD non può tardare a dare. Nel weekend ci siamo confrontati con i problemi reali del novarese proponendo risposte: il venerdì sull’economia industriale e sul lavoro, il sabato a 360° soffermandosi in particolare verso chi è più debole, chi ha bisogno di servizi sociali, di lavoro, di assistenza. Sono tanti gli spunti che hanno animato il dibattito, e su cui ci soffermeremo negli eventi tematici dei prossimi mesi.”

Nuovi incontri di Area Democratica si terranno nella città di Novara nei prossimi mesi per continuare questo ciclo di approfondimenti: a fine giugno sarà la volta dei temi legati alla legalità e alle infiltrazioni Mafiose che, in maniera sorprendente ma non troppo, rivelano avere un incidenza notevole anche nella nostra Regione in materia di appalti e lavori pubblici.

giovedì 3 giugno 2010

Ecco un'interessante iniziativa promossa dai Giovani Democratici Novaresi alla quale parteciperò nella giornata di domani.
VENERDì 4 GIUGNO - ORE 18.00 HOTEL EUROPA
(C.SO CAVALLOTTI 38, NOVARA)
OLTRE IL TOLLERABILE
IL CARCERE VISTO DA DENTRO

Relatori:- Anna ROSSOMANDO, deputato PD, commissione giustizia- Elisabetta RAMPI, deputato PD- Franca BIONDELLI, senatrice PD- Don Dino CAMPIOTTI, Caritas Novara- Avv. Renzo INGHILLERI, presidente Camera Penale Novara
modera:Rosy RUSSO, Giovani Democratici Novara
Interverranno rappresentanti della polizia penitenziaria, delle associazioni e del presidio ospedaliero.
In mattinata, le parlamentari Franca BIONDELLI e Elisabetta RAMPI, insieme ad una delegazione GD, visiteranno il supercarcere di Novara. L' incontro è organizzato dai GIOVANI DEMOCRATICI e dal PARTITO DEMOCRATICO del Piemonte nell' ambito della campagna "Dietro le sbarre".

martedì 1 giugno 2010

Il 2 giugno 1946 nasceva l'Italia repubblicana.



Sono passati ormai sessantaquattro anni, ma è quanto mai attuale ricordare l'importanza di quella data e di quella scelta che gli italiani attuarono nel referendum istituzionale.
Fra i 25 milioni italiani che votarono e scelsero l'attuale forma dello Stato italiano, il pensiero corre principalmente verso le donne ed i giovani: dai vecchi filmati emerge con evidenza l'entusiasmo delle donne, che votarono per la prima volta rendendo di fatto finalmente universale il suffragio, e dei giovani, veri protagonisti della campagna referendaria e della liberazione dal nazifascismo.
Ma il 2 giugno di sessantaquattro anni fa si votò, oltre che per il referendum in cui si scelse la Repubblica, anche per l'Assemblea Costituente.
Vennero eletti uomini e donne di diversa estrazione politica che, spinti dalla volontà di porre solide basi alla nascente democrazia italiana dopo il ventennio di dittatura fascista, si unirono e collaborarono redigendo la Costituzione sulla base di valori condivisi.
Oggi la nostra Costituzione vive la prova forse più delicata della sua storia: noi ci sentiamo chiamati a difenderne i valori di fondo e la loro attualità.
Nata nel contesto storico del dopoguerra, esprime valori e ideali che hanno inserito l'Italia nella tradizione dei paesi democratici. Da allora ha sempre saputo svolgere la sua funzione unificante, accompagnando un paese in crescita, reggendo nei momenti più bui della nostra storia, anche quando si scrivevano le tristi pagine del terrorismo.
Oggi il Paese è cambiato.
Oggi, noi Democratici novaresi, vogliamo ricordare sia la Repubblica che la Costituzione: per questo ci uniamo all'appello dei Presidenti Emeriti della Corte Costituzionale Onida e Zagrebelsky, affinchè il 2 giugno sia "Festa della Repubblica e della Costituzione".

Sen. Franca Biondelli - gruppo PD Senato della Repubblica
On. Elisabetta Rampi - gruppo PD Camera dei Deputati
Paola Turchelli - capogruppo PD Provincia di Novara
e Amministratori Locali PD

Ecco cosa chiedo su Phonemedia

Questione Phonemedia Novara, oggi in Senato intervento della Sen. Biondelli

Signor Presidente,

richiamo la sua attenzione sul problema di Phonemedia, in particolare voglio segnalare la situazione drammatica che da tempo si è venuta a determinare per i lavoratori e ad oggi non hanno trovato una soluzione concreta.

L'azienda è stata commissariata e l'amministratore delegato indagato per bancarotta; ad oggi i dipendenti non percepiscono lo stipendio dal mese di ottobre per cui alla fine sono gli unici a dover pagare concretamente questo disastro.

E' stata attivata la cassa integrazione ma il tutto è bloccato nei meandri della burocrazia romana: manca la firma del Ministero delle Finanze.

A Novara il centro destra aveva detto che tutto era risolto, ad oggi siamo qui ancora noi del Partito Democratico a perorare la causa di questi sfortunati lavoratori. Siamo al loro fianco e ci resteremo.

Roma, 31 maggio 2010