Finalmente, dopo 4 mesi di attesa, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli ha inviato alla mia segreteria la risposta all’interrogazione presentata a proposito dei continui disagi e disservizi di cui soffrono i pendolari della Domodossola – Milano e più in generale del Novarese.
La risposta è arrivata, come dicevo, in tempi relativamente brevi… purtroppo però non porta buone notizie.
Il ministro fa chiarezza sulle vicende che hanno coinvolto la società Cisalpino che ha cessato la propria attività: dal 13 dicembre 2009 tutti i convogli gestiti sono passati nelle mani di Trenitalia e SBB (già di fatto proprietarie della Cisalpino) e quindi si è dato luogo a un grande ridimensionamento dell’offerta che, apparentemente, non è economicamente sostenibile.
A farne le spese, come solito, sono i pendolari.
Per quanto riguarda quindi la fermata degli Eurocity ad Arona e tutte le questioni legate all’uso di questi treni a servizio dei pendolari della vicina Milano, se ne parlerà, probabilmente, a Dicembre 2010…
Nemmeno affrontato il capitolo trasporto regionale che, infatti, è affidato alle regioni: una lavata di mani che però mi sembra troppo sbrigativa perché nella mia interrogazioni si chiedeva di interpellare Trenitalia anche su questo punto. Cosa che, evidentemente, non è stata fatta in maniera soddisfacente.
Che dire dunque del futuro dei nostri pendolari? Tutt’altro che roseo.
La situazione rimane grave e non posso che spronare coloro che si stanno attivando per raccogliere le firme, per questo e altri disservizi: non bisogna accettare questo tipo di trattamento.
Non voglio fare semplice demagogia, ma se questo è il governo del bene, che pensa alle classi più povere, che incentiva gli studenti e tutela i lavoratori… beh una tale assenza è ingiustificata: lo direi, e sia ben chiaro, anche se si trattasse di un governo di centrosinistra.
C’è stata una precisa richiesta, c’è un preciso disagio, la famosa opinione pubblica di cui il premier conosce umori e malumori, del tutto inascoltata!
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