BIONDELLI -
Al Ministero dell’Interno, al Ministro per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione
per sapere, premesso che:
Il processo di stabilizzazione del personale volontario del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, ha tra i suoi scopi, quello di impedire il disperdersi dell’importante bagaglio tecnico professionale acquisito a seguito, sia attraverso un percorso formativo, come si evince anche dal combinato disposto dall’ articolo 9 comma 1 e comma 2 del D.P.R. 76/2004, che attraverso anni di attiva partecipazione in tutte le fasi del soccorso tecnico urgente, applicandosi ad essi, così come disposto dall’articolo 3 comma 2 del D.P.R. 76/2004, le vigenti disposizioni in termini di doveri, compiti e responsabilità previste per il personale permanente di pari qualifica.
Durante l’audizione dell’8 febbraio 2011 presso la I Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio ed Interni, il Capo Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile Prefetto Tronca, ha invitato prestare attenzione alle graduatorie troppo vecchie perché non possono entrare nei Vigili del Fuoco soggetti che hanno superato, per esempio, i limiti di età, analogamente anche il Sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco Sen. Palma ha sostenuto che, per ragioni di sicurezza, è necessario che i vigili del fuoco assunti abbiano un'età che possa garantire, in sé, l'energia fisica necessaria alle operazioni di soccorso. Dalle notizie in nostro possesso, il 91,6% del personale idoneo ancora in graduatoria ha un’età compresa tra i 25 ed i 36 anni, dei quali il 64,7% con una età anagrafica compresa tra i 25 ed i 31 anni, mentre solo il 26,8% ha un’ età compresa tra i 32 ed i 36 anni, comunque ancora in regola addirittura con i requisiti anagrafici di partecipazione alla procedura di stabilizzazione di cui al D.M. 3747. Occorre altresì precisare che il bando di stabilizzazione ha riconosciuto 2 punti per ciascun anno di iscrizione negli elenchi del personale volontario, riconoscendo invece solo 0,01 punti per ogni giorno di servizio espletato, determinando così l’immissione in ruolo prioritariamente del personale anagraficamente più anziano, l’interruzione del processo di stabilizzazione impedirebbe, paradossalmente ed in controtendenza con le stesse intenzioni del Prefetto Tronca e del Senatore Palma, l’immissione in ruolo del personale più giovane. Dal punto di vista dell’efficienza fisica ci risulta che gli idonei della graduatoria di stabilizzazione, nel corso dell’accertamento dei requisiti psico-fisici ed attitudinali hanno superato ben tre moduli ginnici (circuito motorio,corsa piana,prova di nuoto) ed una visita atta ad attestare l’idoneità medica, con un elevato tasso di esclusi (unico caso nell’ambito del pubblico impiego).
Nel corso della stessa audizione il Capo Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile Prefetto Tronca ha affermato che la stessa categoria dei volontari gode già di una riserva del 25 per cento dei posti, occorre a tale proposito sottolineare che nonostante entrambe le procedure selettive attingano dalla stessa categoria di Vigili volontari, i requisiti richiesti sono sostanzialmente differenti, infatti la procedura di stabilizzazione tende a valorizzare, attraverso il riconoscimento di punteggi per ogni anno di iscrizione nell’elenco dei volontari e per ogni giorno di servizio espletato, il bagaglio di professionalità ed esperienza acquisita nell’ ambito del Corpo Nazionale, cosa che si evince altresì dalla durata del corso di formazione, che per gli idonei della graduatoria di stabilizzazione è pari a sei mesi, di cui tre mesi presso le strutture didattiche dell’Amministrazione, e tre mesi presso i comandi provinciali di destinazione, mentre per la riserva del 25% del concorso pubblico (così come per il resto degli idonei del concorso ad 814 posti) il corso di formazione ha una durata complessiva di 12 mesi di cui nove presso le strutture didattiche dell’Amministrazione e tre presso i comandi provinciali di destinazione.
Il Sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco Sen. Palma ha sostenuto che occorre tenere conto delle legittime aspirazioni di giovani che non sono entrati in quelle graduatorie e che ambiscono, attraverso nuovi concorsi, a entrare nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, occorre tuttavia evidenziare che le legittime aspettative del personale volontario Vigili del Fuoco idoneo nella graduatoria di stabilizzazione ha visto compromesse tali altrettanto legittime aspettative a causa di anni di blocco del turn over (tra il 10% ed il 40%)
Quali provvedimenti intendano adottare il Ministero dell’Interno ed il Ministero per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione per salvaguardare il bagaglio tecnico professionale del personale volontario del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco attraverso il completamento del processo di stabilizzazione e quindi l’immissione in ruolo del personale volontario Vigili del Fuoco idoneo di cui alla graduatoria di stabilizzazione, che ha requisiti sostanzialmente differenti rispetto alla prevista riserva del 25% del concorso pubblico come si evince dalla diversa durata del corso di formazione. Se i Ministri interrogati non ritengano importante il risparmio economico derivante dalla ridotta durata del corso di formazione professionale favorendo l’immissione in ruolo dei volontari idonei della graduatoria di stabilizzazione.
Se i Ministri interrogati non ritengano opportuno coniugare le legittime aspettative di immissione in ruolo del personale volontario idoneo della graduatoria di stabilizzazione e degli idonei del concorso pubblico ad 814 posti, destinando ai primi le necessarie risorse volte al risanamento della pregressa carenza di organico pari a, secondo il Servizio Studi - Dipartimento istituzioni della Camera dei Deputati (sulla base dei dati forniti dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Direzione centrale per le risorse umane), 2038 unità (derivante dai trascorsi anni di blocco del turn) che seppur riguardante il personale qualificato, per il meccanismo della risulta operante nel Corpo Nazionale Vigili del Fuoco ai sensi dell’articolo 14 comma 9 della legge 5/12/1988 n. 521, andrà inevitabilmente a ripercuotersi sulla qualifica di Vigile permanente; destinando invece ai secondi, ovvero al concorso pubblico a 814 posti, il turn over annuale.
8 commenti:
Sono certo di esprimere il pensiero di tutti i Vigili del Fuoco nel ringraziarla dell'impegno profuso in favore dei precari del Corpo Nazionale che meritano, in quanto guadagnato quotidianamente sul campo, il diritto ad essere assunti. Grazie!
un sentito ringraziamento da parte di un giovane idoneo(nato nel 1980) con 10 anni di servizio alle spalle e da tutti i suoi colleghi che come lui svolgono con umiltà passione e professionalità questo splendido lavoro. GRAZIE
Grazie infinite per l'aiuto che continua a darci!
Non siamo pezze da piedi, meritiamo ciò che ci spetta da tanti anni.. Fortunatamente ci sono persone come lei che lo hanno capito già da tempo! Grazie! Grazie! Grazie!
Senatrice non finiremo mai di ringraziarla per l'imegno e la sensibilità avuta nei confronti della categoria dei vigili del fuoco precari , per chi vede nel suo mirino l'obbiettivo di portare aiuto e soccorso alla popolazione e che gli viene negato, come se il nostro bagaglio di esperienza non contasse niente , mettendo al pari una persona che conosce il corpo nazionale dei vv.f. da adesso con una come me e tanti altri lo fanno da 12 anni ... grazie nuovamente.
senatrice grazie di cuore per il suo prezioso contributo alla causa....
l'interrogazione rispecchia in pieno la realta' dei fatti ...
grazie a nome dei precari vvf sardi
Grazie dell'impegno a favore della categoria di cui facciamo parte da anni, garantendo massima efficienza e soccorso al cittadino.
Giuseppe, precario di Bari.
Posta un commento