mercoledì 9 febbraio 2011

Se il disabile non può viaggiare....


Ancora storie incredibili, di quelle che nel 2011 suonano anacronistiche: barriere architettoniche in una stazione trafficatissima e importante come quella di Arona, impediscono l'accesso alla banchina. L'ascensore, una volta presente, non è più a disposizione dei viaggiatori. E se il disabile non è fortunato, dopo aver avvisato per tempo delle sue necessità e aver pagato il biglietto rischia di rimanere a terra.

A questo proposito mi sono attivata, affinchè il ministro sappia e prenda provvedimenti!

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Biondelli - al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

Premesso che:

La ferrovia Domodossola - Milano è una delle principali linee ferroviarie italiane e internazionali nonché una delle più trafficate sia dal punto di vista passeggeri sia nel trasporto di merci;

essa rappresenta un punto nevralgico per le comunicazioni verso il capoluogo Lombardo e, in senso contrario, un corridoio verso l'Europa grazie al nodo ferroviario di Briga-Glis da cui è possibile avere collegamenti diretti con Parigi (via Losanna), Ginevra e Bruxelles (via Basilea e Lussemburgo);

sulla linea si trova la stazione di Arona, snodo del traffico passeggeri su queste direttrici;

recentemente, sono giunte diverse segnalazioni di cittadini Disabili che - a seguito di lavori di ristrutturazione del complesso ferroviario e cessione di spazi ai privati - sono rimasti privi dell'unico ascensore adibito all'accesso alla banchina posta al piano superiore rispetto al piano biglietterie;

per superare queste barriere architettoniche, senza accesso all'ascensore, è necessario compiere un tragitto molto più ampio ed è prevista, comunque, la presenza di operatori Trenitalia e di Volontari che accompagnino il disabile a prendere il treno;

in un caso un disabile non ha potuto raggiungere in nessun modo il binario e, nonostante il treno fosse stato preavvisato, come da regolamento della presenza un disabile con necessità di assistenza in partenza da Arona, egli ha dovuto rinunciare alla corsa;

tali disagi non sono tollerabili e sono lesivi della dignità della persona che vede fortemente compromessa la propria libertà individuale;

si chiede di sapere

se e quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere affinché le responsabilità e le negligenze che hanno portato a questa situazione siano appurate;

se il Ministro in indirizzo non ritenga importante segnalare a Trenitalia queste gravissime inadempienze e vigilare, con gli strumenti a loro disposizione, sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici.

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