mercoledì 16 febbraio 2011

Per i malati di SLA: dal Milleproroghe non solo promesse.

Con il Milleproroghe, dopo lunghe battaglie, è stata prevista una disponibilità di 100 milioni di euro per il sostegno ai Malati di SLA.

Affinchè questa non rimanga solo una promessa ho presentato a strettissimo giro un'interrogazione.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Biondelli - Al presidente del Consiglio,
Al Ministro della salute,
Al Ministro dell'Economia e Finanza

- per sapere - premesso che:

il Governo, con il decreto-legge n. 225 del 2010 cosiddetto mille-proroghe attualmente in discussione al Senato (S. 2518), ha previsto un intervento di cento milioni a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA);

tale previsione giunge al termine di una battaglia intrapresa dai malati e dalle loro famiglie, per rivendicare il sacrosanto diritto all'assistenza e quindi il diritto ad una vita dignitosa;

la disposizione citata riconosce un generico contributo, ma senza esplicitare quanto andrà alla ricerca e quanto all'assistenza diretta, ossia alle persone, con il conseguente rischio che anche questa volta alle famiglie non arriverà nulla. Manca, inoltre, la previsione di un diritto che sia valido al di là delle disponibilità residuali ed eccezionali di bilancio. Si rischia di tradire, pertanto, l'esigenza di un'immediata disponibilità dei fondi;

se da una parte, infatti, si concedono 100 milioni per il solo 2011 e soltanto per i malati di SLA, dall'altra il Governo ha proceduto ad una pesante retrazione della spesa sociale, tagliando le risorse da destinare ai servizi alla persona (fondo nazionale per le politiche sociali, fondo per le politiche della famiglia, fondo per le politiche giovanili, il fondo per l'infanzia e l'adolescenza e il fondo per il
servizio civile, fondo sociale per l'inclusione sociale degli immigrati e altro) e addirittura azzerando il fondo per la non autosufficienza;

pur intervenendo, giustamente, a sostegno delle persone affette da SLA, si ritiene che il Governo si sia dimenticato di altre che versano in situazioni altrettanto delicate, prefigurandosi un evidente ed irragionevole disparità di trattamento;

i fondi da destinare ai malati di SLA, inoltre, gravano sull'ammontare delle risorse
complessivamente destinate al «5 per mille» per il 2011, con conseguente pregiudizio tanto per
il settore «no profit», quanto per la libertà dei contribuenti decisi a destinare la propria quota
dell'imposta sui redditi a sostegno degli operatori del terzo settore -:

quali iniziative il Governo intenda adottare per intraprendere una politica di welfare realmente
capace di dare risposte alle istanze dei cittadini più deboli e per garantire l'immediata disponibilità dei fondi e il celere e corretto impiego delle risorse destinate agli interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica e assistenza domiciliare.

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