giovedì 6 maggio 2010

E sulla telecom, come sempre, vogliamo risposte!

INTERROGAZIONE URGENTE (art.151 Reg. Sen)
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Premesso che:

in data 4 marzo 2010 Telecom Italia comunicato l'intenzione di trasferire "il proprio ramo d'azienda rappresentato dalla FF Operations" (composta da circa 2.200 addetti) a Shared Service Center S.r.l. ( SSC) sua controllata al 100 per cento;
in merito a tale decisione la cedente Telecom ha dichiarato di voler "separare le attività di indirizzo e progettazione informatica, che rimarranno sotto la propria diretta responsabilità, da quelle operative, che saranno concentrate all'interno della cessionaria SSC società che avrà il "compito di avviare tutte le iniziative di razionalizzazione dei propri costi industriali, compreso l’efficientamento dell'organico in forza al fine di conseguire i livelli di competitività necessari";
considerato che:
diversamente a quanto affermato da Telecom, la funzione "IT Operations" non rappresenta un ramo d'impresa ai sensi della direttiva europea 2001/23/CE - che prevede un'articolazione funzionalmente autonoma di un insieme di mezzi organizzati al fine di svolgere un'attività economica - ma è la mera denominazione di una delle tante sezioni ovvero parti in cui Telecom è stata suddivisa per scopi generali di organizzazione gerarchica, gestione e conduzione della società nel suo complesso;
infatti, la direttiva 2001/23/CE - sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti - stabilisce all'art. 1, comma 1, lettera b) che si considera come trasferimento di parte di impresa quello di: "un'entità economica che conserva la propria identità, intesa come insieme di mezzi organizzati al fine di svolgere un'attività economica, sia essa essenziale o accessoria ". Da ciò deriva che la citata entità oggetto del trasferimento devepossedere l'identità sopra descritta prima del suo trasferimento, visto che non si può conservare una caratteristica prima non posseduta;
inoltre, con il d.lgs. 276/2003 è stato modificato parte dell'articolo 2112 c.c. stabilendo che una parte di impresa soggetta a trasferimento possa essere "intesa come articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento.";
detta innovazione costituisce una manifesta violazione del disposto della direttiva 2001/23/CE in quanto a differenza di quest'ultima - la quale sancisce l'obbligo di preesistenza e di articolazione funzionalmente autonoma di un'attività economica organizzate ex ante la cessione della parte di impresa oggetto del trasferimento - stabilisce che gli obblighi di preesistenza ed articolazione possano essere arbitrariamente stabiliti e dichiarati dalle parti datoriali del cedente e del cessionario, per i loro scopi ed interessi e con conseguente subordinazione a questi ultimi dei diritti dei lavoratori oggetto del trasferimento,
considerato inoltre che:
dal 2000 ad oggi Telecom Italia S.p.a. ha ceduto oltre 2.700 dipendenti a società cessionarie - costituite ad hoc - le quali hanno successivamente avviato ben 17 distinte procedure di licenziamento collettivo;
si chiede di sapere:
quali siano le valutazioni del Governo in merito all'annunciato trasferimento del ramo d'azienda rappresentato dalla FF Operations", a Shared Service Center S.r.l. ( SSC) e se non ritenga necessario intervenire con la massima urgenza nei confronti di Telecom Italia S.p.a. affinché la stessa possa rivedere tale decisione;
se non si ritenga necessario convocare un tavolo a cui prendano parte tutti i soggetti interessati da tale vicenda al fine di fare chiarezza sul destino degli oltre 2.200 lavoratori attualmente impiegati in tale azienda e sulle prospettive future dell'azienda;
quali iniziative si intendano adottare al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali ed impedire che, anche in questo caso, siano i lavoratori a subire gli effetti negativi derivanti da operazioni commerciali e finanziarie poco chiare se non al limite della illegalità;
se non ritenga che la strategia di Telecom Ialia S.p.a. non sia in netto contrasto con il dettato della direttiva comunitaria che regola i trasferimenti di parti di imprese e che l'annunciata operazione non produrrebbe altro che un ingiusto vantaggio per l'azienda e una grave pregiudizio nei confronti dei lavoratori coinvolti da tale decisione nonché dell'intera collettività su cui inevitabilmente ricadono gran parte degli oneri conseguenti al licenziamento;
inoltre, se non si ritenga che la modifica apportata all'articolo 2112 c.c. dal d.lgs. 276/2003, in palese violazione del disposto della direttiva 2001/23/CE, non offra alle società italiane un utile strumento per liberarsi " lecitamente", anche in assenza dei requisiti richiesti della citata direttiva CE, di interi settori collaterali di servizi e relativo personale;
se non si ritenga di dover intervenire per modificare tale disposizione del codice civile;
se il Governo abbia adottato o intenda adottare iniziative tese ad accertare la legalità delle operazioni effettuate da Telecom Italia S.p.A. che attraverso un piano di dimissioni e frazionamento di interi settori aziendali ha dato luogo, a partire dal 2001 ad una lunga catena di cessioni di rami d'azienda.

mercoledì 5 maggio 2010

La mia partecipazione all'ordinazione episcopale di S.E. MONS. DI CERBO

Roma, 1 Maggio - Ho partecipato, con grande emozione, all'ordinazione Episcopale di S.E. Mons. Di Cerbo. Ecco alcune foto commemorative dell'evento (foto Oss. Romano Photo Service)





Dalla parte di chi ci protegge!

Continua la mia lotta al fianco dei Vigili del Fuoco: cittadini che vegliano sulla nostra incolumità, che salvano le nostre vite, che stanno a guardia delle situazioni più pericolose. Ecco il ben servito che riserva loro lo stato... il PD non ci sta!


INTERROGAZIONE

Al Sig. Ministro dell’Interno Roberto Maroni

Premesso

Il Corpo dei Vigili del Fuoco da diversi mesi è in agitazione e la protesta, civile e determinata, ormai si svolge quotidianamente in tutte le città italiane.

Da ultimo, il 4 maggio 2010, in Piazza Montecitorio a Roma, si è tenuta tra le altre una manifestazione del personale precario-discontinuo dei Vigili del Fuoco.

I problemi che attualmente affliggono la categoria sono molteplici e la protesta vuole evidenziare uno stato di grave disagio.

L'organico effettivo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, in carenza di circa 3000 unità, viene ormai regolarmente integrato dall'utilizzo dei precari-discontinui con un costo a carico dell'Amministrazione che si attesta stabilmente intorno ai 100 milioni di euro: il costo equivalente della stabilizzazione. Non si spiega, quindi, la ragione per cui questi Vigili del Fuoco, necessari al Corpo e formati professionalmente, non debbano vedersi riconosciuto il loro diritto ad un percorso lavorativo stabile.

I Vigili del Fuoco precari-discontinui non sono stati presi in considerazione dal Governo per un processo di stabilizzazione, eppure al fianco dei loro colleghi “di ruolo” sono impegnati ogni giorno nella gestione tanto del lavoro ordinario quanto delle emergenze.


E’ indiscusso che occorre garantire efficienza al Corpo e stabilità a quelli attualmente precari perché tutti i Vigili del Fuoco operano a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. A questi lavoratori, a questi Vigili del Fuoco, va riconosciuta la loro professionalità, va garantito un futuro di stabilità e dignità lavorativa.

I Vigili del Fuoco, sempre apprezzati per quello che fanno e per questo amati dalla cittadinanza, devono avere un maggiore rispetto che deve essere tradotto in riconoscimenti concreti e tangibili. E’ da ormai troppo tempo che i VVF si aspettano retribuzioni e previdenza adeguate al rischio ed alla atipicità del proprio mestiere e per contro, paradossalmente, la risposta è quella di 5 mesi o forse più di spettanze arretrate e un contratto più che scaduto e ancora da rinnovare e del quale non se ne conoscono con precisione i contenuti.

I Vigili del Fuoco, di qualsiasi ordine e grado, attendono il pagamento delle proprie competenze accessorie (straordinari, prevenzione, vigilanze e formazione, indennità di turno, festivo, notturno eccetera) dal dicembre 2009 e vantano quindi ormai quasi 5 mesi di credito nei confronti dell’Amministrazione che non ha ancora disposto gli stanziamenti sui relativi capitoli di spesa che per quest’anno, hanno raggiunto il massimo ritardo storico, ormai divenuto intollerabile per questa categoria che continua comunque a prestare la propria preziosa opera di assistenza e soccorso tecnico urgente alla popolazione.


Addirittura i compensi del terremoto dell’Aquila, dove si è tuttora impegnati, devono essere corrisposti dal mese di ottobre 2009 compreso. A questo si aggiunge il fatto che da 27 mesi risulta scaduto il contratto di lavoro, 2 ° biennio economico 2008/2009, per non parlare del successivo accordo che dovrà riguardare dal 2010 in poi. Non è mai infatti accaduto che i VVF percepissero ben due indennità di vacanza contrattuale, circa 20 euro per entrambi i periodi e questo è semplicemente scandaloso.

TANTO PREMESSO

si chiede al Sig. Ministro dell’Interno quali siano le ragioni per cui

  1. ancora sussistano situazioni di precariato nel Corpo dei Vigili del Fuoco, peraltro di personale altamente qualificato, professionalmente preparato, e pronto ad affrontare le attività ordinarie e di emergenza;
  2. il Corpo dei Vigili del Fuoco sia costretto a manifestazioni di protesta per ottenere il giusto riconoscimento di quanto loro spetta.

Voglia il Sig. Ministro esplicitare quali provvedimenti si intenda adottare al riguardo ed i tempi necessari per la soluzione di queste gravi problematiche.

martedì 4 maggio 2010

VV.FF,VERGOGNA CHE GOVERNO NON STABILIZZI I PRECARI

Dichiarazione della senatrice Franca Biondelli (PD)
"Se il premio che questa maggioranza riserva agli uomini che rischiano quotidianamente la vita è la disoccupazione, c'è da essere veramente preoccupati". Lo ha dichiarato la senatrice Franca Biondelli alla manifestazione di questa mattina dei Vigili del Fuoco davanti a Montecitorio per protesta contro la mancata stabilizzazione dei lavoratori precari. "Trovo davvero incredibile - prosegue Biondelli - che non si trovino le risorse per rispondere alle esigenze dei vigili del fuoco, persone che fanno un lavoro indispensabile e di cui lo Stato non si può assolutamente privare". "Mi auguro - conclude la senatrice del PD - che il governo reperisca presto i fondi necessari e risolva una questione di vero e proprio interesse nazionale per il Paese. In ogni caso, il solo fatto che si sia creato un problema del genere costituisce una vergognosa ingiustizia".
Roma 4 maggio 2010

Bersani ad Annozero

Qualche sera fa, come molti Italiani, ho avuto modo di vedere e apprezzare l'intervento di Bersani ad Annozero. Da lui considerazioni semplici, vere e sincere sul nostro Partito e su ciò che sta facendo, da Opposizione, per i lavoratori.
Nonostante le osservazioni che perennemente vengono mosse contro il nostro partito da più parti: il problema del radicamento, della Lega, di Grillo, il nostro Segretario ha saputo dimostrare che, il PD, sia nelle Commissioni che in Aula svolge il suo lavoro in maniera eccellente, ponendo in essere un'opposizione vera, tenace e determinata.
E' chiaro però, putroppo, che la gente non percepisce pienamente questo lavoro, non passa putroppo il grande sforzo che i parlamentari PD compiono per difendere intere classi di popolazione ignorate e bistrattate da questo governo. Il PD "c'è". C'è sul territorio, nelle fabbriche che stanno chiudendo, nei presidi dei lavoratori che reclamano un posto che gli spetta, che non ci stanno a veder migrare all'estero le loro aziende in nome risparmio sui costi.
Ormai i lavoratori e i piccoli imprenditori, quelli dell'indotto che si trovano improvvisamente senza riferimenti, sono all'esasperazione. Non parliamo poi dei disagi dei dipendenti della pubblica istruzione: blocco del turnover, difficili condizioni di lavoro, mancanza di fondi... Riceviamo segnalazioni ormai da tutti: insegnanti, forze dell'ordine, guardie penitenziarie e la lista sarebbe molto più lunga...
E' ora che i cittadini facciano un serio esame del quadro politico che si sta delineando in questi giorni: la nuova fiducia a Berlusconi che traspare dal risultato delle regionali è stata mal riposta. A pochi giorni dal voto la maggioranza è spaccata, la Lega detta leggi, i Finiani non ci stanno, i problemi veri, quelli dell'Italia intera, restano li...sulle spalle del PD!