Nella "Settimana della memoria" che conduce al 27 gennaio giorno dell'ingresso dei soldati sovietici in Auschwitz tuonano forti le parole del Presidente Mattarella. Non vi è bontà, neppur minima, in un regime che conduce i suoi concittadini allo sterminio. Bambini donne e uomini mandati a morire nei campi di concentramento. Non vi è nessun fascino in una ideologia che ha conosciuto, accettato e poi fatte sue leggi che creano distinzioni di razza. Cosa può esserci di buono in tutto questo? Oggi più che mai, l'orrore della shoah deve essere conosciuto da tutti per non lasciarsi andare a sciagurate nostalgie.
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