Martedì 2 e mercoledì 3 dicembre a Bruxelles, ho rappresentato l’Italia nel semestre di Presidenza europea, sul tema della disabilità. Una due giorni che hanno posto al centro del dibattito l’occupazione e l’accessibilità. Due elementi centrali nella vita quotidiana di tutti noi ma in particolar modo nella vita delle persone con disabilità. Le persone i loro diritti la piena inclusione sono le direttrici lungo le quali abbiamo il dovere di muoverci incessantemente e seguendo sempre nuovi obiettivi. Certamente l’azione specifica dell’ Ue ha come riferimenti indispensabili le competenze delle istituzioni, ma l’Unione europea, ormai firmataria della convenzione Onu, è protagonista di un quadro internazionale chiaro e coerente con i diritti umani delle persone con disabilità che sono patrimonio condiviso della comunità internazionale. Non dimentichiamo mai che la sfida che abbiamo davanti è soprattutto culturale l’impegno deve essere perciò forte sia da parte della politica e delle associazioni ma anche da parte delle imprese, della società civile e del mondo dell’informazione. Solo così agendo verrà definitivamente abbattuta la barriera della discriminazione verso il mondo della disabilità. Molte le testimonianze e i suggerimenti che sono giunti da persone colpite da disabilità. Fra i tanti interventi importanti, significativi e toccanti, mi preme riportare quello viene del vice sindaco di Goteborg, anch'egli disabile, campione di nuoto e attivissimo presso il proprio comune. Lui che ha voluto sottolineare come a Goteborg tutti (e questo è un invito che voglio rivolgere a tutti in questo momento in cui si registrano solo polemiche) stiano collaborando per migliorarla. Si tratta della collaborazione sistematica di tutte le forze politiche a tutti i livelli. Una collaborazione che affronta le difficili problematiche del mondo della disabilità. Questo è lo spirito del suo intervento. Questo è lo spirito che voglio riportare a tutti. Io mi auguro, sinceramente che, almeno su questi temi, la politica, i media e tutta la società civile possano lavorare in modo sistemico per dare risposte concrete a tutto il mondo della disabilità.
Nessun commento:
Posta un commento