Ho partecipato questa mattina ad
una delle iniziative novaresi legate ai festeggiamenti per i 200 anni del corpo.
Festeggiare il corpo dei Carabinieri, ha lo stesso significato del festeggiare
l’Italia. L’arma è simbolo e struttura del nostro stato. Con i Carabinieri al
proprio fianco l’Italia è nata, è cresciuta, è caduta nel buio più profondo e
ne è risorta. Oggi, dai sondaggi, i Carabinieri risultano essere l’istituzione
in cui maggiormente gli italiani credono. Questo vuol dire saper convivere con
il tessuto sociale italiano prima e del nostro territorio poi. Benché la storia
sia plurisecolare, non bisogna andare lontano per ricercare onore, lode e
sofferenze che hanno toccato questo corpo di difesa nazionale. Ed è proprio qui
che vorrei soffermarmi un momento, dal ricordo dei Carabinieri e dei militari,
caduti a Nassiriyya commemorati solo alcuni giorni fa da tutta l’Italia, al
ricordo del Carabiniere Ciro Vitale tragicamente travolto da un’auto poco più
di un mese fa mentre lavorava per dare sicurezza alle nostre strade e alla vita
dei nostri figli.
I Carabinieri sono orgoglio
italiano. L’umano rispetto della legge e delle regole.
Queste sono solo briciole delle
storie che quotidianamente viviamo. L’impegno dell’arma per l’Italia e il suo
legame con essa è e resterà per sempre indissolubile.
Grazie a tutti i Carabinieri e a
tutte le Forze dell’Ordine per l’impegno che quotidianamente dedicano per
creare uno Stato migliore.
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