Su organi di informazione, e fra
i donatori di sangue, serpeggia preoccupazione per una norma contenuta nella
‘Riforma Fornero’ che obbliga i donatori di sangue, prima di andare in pensione,
di lavorare per quei giorni di permesso ottenuti per le donazioni. Parrebbe che
lo stesso rischio sia corso da quei lavoratori che hanno usufruito dei permessi
per l’assistenza ai parenti disabile. Ritengo che se qualora questa situazione
dovesse essere confermata, si andrebbe a creare una grande ingiustizia sociale
andando a penalizzare chi compie atti di generosità di alto valore morale e chi
compie un atto di supplenza ai servizi pubblici a volte inesistenti. Inoltre ci
sarebbe da affrontare anche una questione tecnica sulla retroattività di questa
norma, perché molti lavoratori hanno richiesto permessi senza essere a
conoscenza di doverle poi scontare prima di andare in pensione. Per questa
ragione ho presentato un’interrogazione a mia prima firma e sostenuta dai
colleghi Arlotti, Antezza e Baruffi con la quale si interroga il Presidente del
Consiglio e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali se sono fondate
queste preoccupazioni e quali sono le eventuali misure dirette ad eliminare questa
anomalia.
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