Nella mattinata del 17 aprile, la Sen. Biondelli ha
incontrato davanti alla sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
i malati di SLA ed i loro familiari che manifestavano al Ministro il proprio
disagio e la propria rabbia, composta ma determinata, nei confronti delle
misure in corso di adozione. Inoltre, lamentavano la mancanza di uno strumento
essenziale per la conoscenza - almeno quantitative - dell'entità del problema:
un registro nazionale dei malati di SLA e per altre patologie degenerative.
Altro aspetto che fa riflettere è la assoluta disomogeneità degli interventi
regionali, con il risultato che si creano persone di serie A e persone di serie
B, a seconda della sensibilità degli amministratori regionali.
La Sen. Biondelli ha confermato il proprio impegno fin qui
dimostrato a favore dei malati di SLA e
dei loro familiari e si è fatta carico di rappresentare le difficoltà in sede
di Commissione Sanità del Senato, nella data odierna, e nel corso dell'incontro
richiesto al Ministro della Sanità, Balduzzi. Ha ricordato, anche, come grazie
anche al proprio impegno, erano stati previsti 100 milioni di euro per il Fondo
non Autosufficienze per l'anno 2011; tuttavia, alla fine di febbraio del 2012
solo 5 Regioni avevano adottato il programma attuativo per l'utilizzo dei fondi
assegnati.
Alla stampa presente, la Sen. Biondelli ha dichiarato:
"Lo spread che le persone vivono tutti i giorni non è il differenziale tra
il rendimento dei Buoni del Tesoro italiani e quelli tedeschi ma è il
differenziale tra i "propri bisogni" e "le risposte che vengono
date". In questo senso l'impegno di ognuno di noi, ciascuno nella propria
realtà, è quello di lavorare per ridurre lo spread "bisogni-risposte"
a zero!"
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