sabato 7 febbraio 2015

Ludopatia: una nuova dipendenza cosa può fare la politica?

Ho partecipato a Novara ad un incontro pubblico organizzato dall’Associazione Medici Cattolici Italiani in occasione della Giornata Mondiale del Malato, avente come tema centrale la dipendenza dal gioco. Per offrire uno spaccato della realtà novarese, importanti approfondimenti sono stati fatti dal Don Piero Guenzi, la Dottoressa Caterina Raimondi, dalla Dottoressa Cristina Feri e dall’avvocato Claudio Bossi. Quello che mi preme sottolineare è come l’aumento esponenziale dei giocatori e soprattutto delle somme giocate, fa emergere un quadro che preoccupa le Istituzioni per le ricadute sociali e sanitarie che riguardano i giocatori, le loro famiglie, i costi sanitari, i pericoli di inquinamenti mafiosi nell’industria del gioco. Attualmente giacciono 12 Disegni di Legge al Senato (di questi nessuno approdato in Commissione) e ben 23 alla Camera. 8 sono stati unificati. La facile frase che si sente spesso dire è che lo Stato guadagna dal gioco. Non è così. Perché vanno conteggiati anche i costi sanitari che lo stato deve affrontare per risolvere situazioni sociali che si sono venute a creare dal gioco. Cosa è possibile fare per contrastare la dipendenza? Bisogna sottolineare come sia unanime la valutazione di inefficacia di un approccio proibizionistico al gioco. Non è neppure convincente l’esortazione al gioco responsabile. E’ invece condivisa da tutti la necessità di nuove regole per limitare l’offerta dei giochi, tutelare i minori, liberare l’industria del gioco dagli inquinamenti della malavita ed affrontare il tema della presa in carico dei giocatori patologici. Bisogna differenziare le azioni. La ricaduta sociale del gioco d’azzardo è elevatissima. Da questo punto di vista, il Governo, in sede di legge di stabilità 2015, è intervenuto con lo stanziamento di 50 milioni di euro per finanziare azioni a contrasto del gioco d’azzardo.

Tanti temi come questi sono stati affrontati nella giornata organizzata da Amci a Novara. E’ molto importante affrontare sempre queste tematiche e parlarne. Per questo mi sento di rivolgere un sentito grazie al dottor Tino Zampogna Presidente Amci Novara per l’iniziativa organizzata.

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