Nonostante i ritardi dovuti ai recenti passaggi
politici, il lavoro sul Piano nazionale d’azione contro il razzismo, non è
stato interrotto ma è andato avanti sul versante tecnico. Il razzismo, la
xenofobia, l’intolleranza, e le discriminazioni sono fortissimo ostacolo a
qualsiasi percorso di inclusione sociale delle minoranze etniche, linguistiche
e religiose e quindi, come tali, questi fenomeni costituiscono una grande
minaccia alla coesione sociale, già messa in pericolo dalla attuale grave situazione
di crisi economica. Il contrasto alla discriminazione rientra e deve rientrare
nelle politiche sociali del Governo e, ancor di più, degli enti territoriali. I
temi che oggi trattiamo sono fatti spesso oggetto di speculazione ideologica.
Penso che sia compito della politica ristabilire su questi temi un dibattito
sereno ed equilibrato che consideri la realtà per quello che è e per come si sta
trasformando con spirito di pragmatismo. Questo è l’obiettivo principale del
Piano Nazionale d’azione. D’altra parte, l’Italia è sempre stato un Paese
multietnico, multiculturale e multi religioso, ed è importante ribadirlo con
forza. Per il ruolo che ho, farò di tutto per riuscire a definire e approvare
il Piano entro la fine dell’anno. Dopo questo incontro promuoverò, incontri con
le amministrazioni centrali, gli enti territoriali e le Parti sociali per
l’approvazione definitiva del testo del Piano. Intendo, inoltre, arricchirlo
con i contributi delle confessioni religiose che hanno partecipato al Tavolo
interreligioso, perché sono convinta che sia importante che il Piano tenga
conto di più punti di vista. Il Piano stesso prevede una costante azione di
monitoraggio attraverso la creazione di
10 tavoli di lavoro, coordinati da UNAR, corrispondenti agli 8 assi di intervento,
più 1 tavolo sui dati statistici e 1 tavolo che invece ponga una specifica
attenzione alla normativa. A ciascun tavolo parteciperanno gli stakeholder
coinvolti nell’elaborazione del Piano: amministrazioni centrali, enti
territoriali, parti sociali ed associazioni. I tavoli saranno coordinati da un
comitato di monitoraggio, costituito da rappresentanti scelti tra i componenti
dei tavoli di lavoro.
Desidero ringraziare il Capo Dipartimento cons.
Siniscalchi per avere ospitato questo incontro, la Consigliera per le
Pari Opportunità per il Presidente del Consiglio, on. Giovanna Martelli per la
sua presenza - colgo l’occasione per congratularmi per il nuovo incarico - e il
Direttore dell’UNAR cons. De Giorgi per il prezioso lavoro di supporto e coordinamento
sul Piano.
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