Giorni di fitti incontri con le associazioni per valutare
strategie e politiche comuni dirette a migliorare le condizioni della famiglia
italiana. Ad Avola, in Sicilia, nell'ambito del convegno: “Costruiamo la città
della famiglia, amministrazioni e associazioni insieme" (organizzato
dall'AFI - Associazione delle Famiglie per il decennale di fondazione della
locale sezione AFI), ho avuto modo di annunciare la convocazione della terza
conferenza nazionale della famiglia che si terrà a Roma nell'ambito delle
iniziative del semestre italiano di presidenza europea. Questa circostanza,
contribuisce ad inserire le riflessioni sulla famiglia italiana nel più vasto
contesto europeo non solo per analizzare le differenze e le diversità, ma anche
e soprattutto per gettare le basi per una politica familiare europea. Oggi a
Novara, ho invece avuto modo di incontrare i rappresentanti dell'Associazione
Nazionale Famiglie Numerose. Nel documento che mi è stato consegnato, in cui si
sottolineano alcune criticità, era stata messa in primo piano la necessità di
una revsione fiscale. Vi è, per esempio, la necessità di una revisione fiscale
basata non solo sull'equità verticale ma anche sull'equità orizzontale che, a
parità di reddito percepito, tenga conto dei componenti del nucleo familiare. Sarà
mia cura raccogliere tutte le istanze presentate e analizzarle per ricevere
influenza positiva da queste istanze, sulle politiche da attuare. Voglio
ricordare che in un momento di crisi economica, proprio la famiglia è stata uno dei più grandi
ammortizzatori sociali che ci ha permesso di arginare la grande crisi
occupazionale che ha colpito soprattutto i giovani.
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