Si è concluso da poco (sera di martedì 10 dicembre) nell’”auletta”
della Camera, il primo incontro fra noi deputati del PD e il nuovo segretario
Matteo Renzi. Mi voglio innanzitutto unire ai ringraziamenti di tutto il
Partito a Guglielmo Epifani per aver lavorato con serietà e responsabilità per
il PD traghettandolo in una fase politica non facile e portandolo ad un
congresso che ha visto la partecipazione di 3 milioni di persone. Renzi ha
posto in evidenza come ci sia un Paese in estrema difficoltà e come allo stesso
tempo ci siano opportunisti che soffino sul fuoco nel tentativo di mandare
tutto a rotoli. Il neo segretario ha ribadito come sia il PD ad avere in mano,
oggi, il pallino e che quindi ha la responsabilità più grande per cambiare
questo Paese. Proposte concrete che rispondono al populismo di bassa lega del ‘Vaffa
day’ capace di raccogliere 40/50 mila persone in piazza per ascoltare una lunga
serie di insulti. La risposta migliore arriva proprio dal PD dai 3 milioni di partecipanti
alle primarie, che hanno fatto una scelta democratica. Renzi è consapevole del
peso della situazione ed è pronto ad affrontarla lavorando fin da subito per sciogliere il
nodo della legge elettorale dando ai cittadini la possibilità di scelta e di
giudizio al termini dei 5 anni di legislatura all’interno di un sistema
bipolare.
Fra gli obiettivi quello di fare confronti periodici con i
parlamentari per instaurare un metodo di lavoro solido e strutturato.
Oggi c’è bisogno di compattezza per dare sempre più risposte
concrete al Paese.
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