giovedì 19 dicembre 2013

INTERROGAZIONE SULLA CAVA DI ROMENTINO

Vi è forte preoccupazione sul territorio della provincia di Novara per il recupero della cava presente nel comune di Romentino, in località Bettole, sul confine con il comune di Trecate. Il timore dei cittadini e dei sindaci della zona è che, nell’approvazione finale, possa essere inserita qualche tipologia di rifiuti assimilata a terra e rocce di scavo, ma con caratteristiche differenti, e naturalmente più inquietanti dal punto di vista della compatibilità ambientale. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute per sapere se è a conoscenza di questa situazione.
Qui di seguito il testo dell’interrogazione.

  Interrogazione a risposta scritta

Biondelli – Al Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute  – per sapere – premesso che:

come riportato dalla cronaca locale degli organi di informazione della provincia di Novara, c’è forte preoccupazione a Trecate  (provincia di Novara) per il recupero della cava in località Bettole, ad opera della ditta Allara Spa di Casale Monferrato,  sul territorio di Romentino (provincia di Novara) a poche centinaia di metri dal confine con la città dell’Ovest Ticino, poiché si dovrebbero depositare terra e rocce di scavo provenienti dai lavori in corso per Expo 2015, in accordo con la Regione Piemonte che ha già espresso parere favorevole a questa operazione che tecnicamente viene definita come «recupero ambientale»;  

depositando i materiali di risulta dei cantieri si dovrebbe contribuire a riempire il grande scavo, frutto delle attività estrattive di sabbia e ghiaia già realizzate in passato

lunedì 16 dicembre in Provincia, a palazzo Natta, vi è stata una conferenza dei servizi allo scopo di  verificare direttamente che tra le tipologie di materiali che possono esservi collocate non vi sia nulla che possa creare problemi dal punto di vista della sicurezza dell’ambiente;
il timore è che nell’approvazione finale possa essere inserita qualche tipologia di rifiuti assimilata a terra e rocce di scavo, ma con caratteristiche differenti, e naturalmente più inquietanti dal punto di vista della compatibilità ambientale:

se il ministro sia a conoscenza della situazione descritta e, pur nel rispetto delle competenze dei singoli soggetti istituzionali e privati coinvolti, non ritenga opportuno intervenire al fine di tutelare sia l’ambiente che la salute delle comunità locali, vista anche la crescente preoccupazione di alcuni sindaci e  cittadini della zona.

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