Vi è forte preoccupazione sul
territorio della provincia di Novara per il recupero della cava presente nel
comune di Romentino, in località Bettole, sul confine con il comune di Trecate.
Il timore dei cittadini e dei sindaci della zona è che, nell’approvazione
finale, possa essere inserita qualche tipologia di rifiuti assimilata a terra e
rocce di scavo, ma con caratteristiche differenti, e naturalmente più
inquietanti dal punto di vista della compatibilità ambientale. Ho presentato
un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute per
sapere se è a conoscenza di questa situazione.
Qui di seguito il testo
dell’interrogazione.
Interrogazione a risposta scritta
Biondelli – Al
Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute – per sapere – premesso che:
come riportato dalla cronaca locale degli organi di informazione della provincia di Novara, c’è forte preoccupazione a
Trecate (provincia di Novara) per il
recupero della cava in località Bettole, ad opera della ditta Allara Spa di
Casale Monferrato, sul territorio di Romentino (provincia di Novara) a
poche centinaia di metri dal confine con la città dell’Ovest Ticino, poiché si
dovrebbero depositare terra e rocce di scavo provenienti dai lavori in corso
per Expo 2015, in
accordo con la
Regione Piemonte che ha già espresso parere favorevole a
questa operazione che tecnicamente viene definita come «recupero ambientale»;
depositando
i materiali di risulta dei cantieri si dovrebbe contribuire a riempire il
grande scavo, frutto delle attività estrattive di sabbia e ghiaia già
realizzate in passato
lunedì 16 dicembre in Provincia, a palazzo Natta, vi è stata una conferenza
dei servizi allo scopo di verificare
direttamente che tra le tipologie di materiali che possono esservi collocate
non vi sia nulla che possa creare problemi dal punto di vista della sicurezza
dell’ambiente; il timore è che nell’approvazione finale possa essere inserita qualche tipologia di rifiuti assimilata a terra e rocce di scavo, ma con caratteristiche differenti, e naturalmente più inquietanti dal punto di vista della compatibilità ambientale:
se il ministro sia a conoscenza della situazione descritta e, pur nel rispetto delle competenze dei singoli soggetti istituzionali e privati coinvolti, non ritenga opportuno intervenire al fine di tutelare sia l’ambiente che la salute delle comunità locali, vista anche la crescente preoccupazione di alcuni sindaci e cittadini della zona.
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