In aula al Senato, quest'oggi è stato annunciato l'emendamento della Maggioranza, al DL Omnibus dal titolo "Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti Nucleari".
Arriva quindi lo stop del Governo al folle programma nucleare. Uno stop che arriva in tempi sospetti e che non è frutto di una convinzione anti-nuclearista.
Siamo alla vigilia del voto, amministrativo e referendario, e la paura del Nucleare, visti anche i recenti sviluppi della vicenda Giapponese, rischia di peggiorare l'esito della consultazione: il referendum, sull'onda della paura, potrebbe raggiungere il quorum e trascinare con se anche legittimo impedimento e acqua pubblica.
Al contrario, un possibile blocco del quesito, prospettato da questo Emendamento, riaprirebbe i giochi.
Registro comunque oggi la ritirata del Governo su questo tema, nella speranza che il calcolo elettorale non sia l'unico "movente". Auspico, al contrario, una vera politica ecologista, basata su fonti rinnovabili. Sulle risorse sconfinate di cui dispone l'Italia: vento, sole, acqua. Una politica che, i recenti tagli del governo, non sembrano favorire.
Il nucleare, come facile immaginare, non può garantirci un futuro. E questo governo, con le sue politiche fallimentari e queste continue incertezze nemmeno.
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