martedì 17 agosto 2010

Alcune riflessioni sull'attuale situazione politica

Chi sta seguendo in questi giorni la situazione politica italiana sta provando, senza ombra di dubbio, una situazione di smarrimento e di frustrazione.

E' terribile vedere come si perdano giorni e giorni a discutere di guerre interne alla compagine di governo, Lega inclusa (che non è un partito di opposizione ma bensì di maggioranza, ricordiamoglielo!), di governi tecnici osannati e vituperati alternativamente dalle varie parti politiche, mentre lentamente si perde il già sottile filo che ci lega ai cittadini e agli elettori.

E' legittimo chiedersi, a questo punto, se questa è davvero la politica che vogliamo.

In questi giorni estivi non ho lasciato il mio territorio, al contrario ho approfittato di questo tempo per partecipare alle numerose occasioni di incontro coi cittadini che il periodo estivo ci offre.

Quello che ho raccolto è peggio di un allarme: Le persone non ci capiscono più. Non capiscono cosa stia facendo il governo e gridano a gran voce la sveglia per le opposizioni.

L'Italia è andata in ferie ad Agosto, ma i problemi sono rimasti: sono rimaste le situazioni precarie di lavoro, sono rimaste le condizioni terribilmente gravi di sovraffollamento nelle carceri, la ripresa tarda ad arrivare - nonostante i risultati della Germania - e il governo continua a contarsi, celebrarsi, attaccarsi, dividersi, accendendo i riflettori altrove rispetto ai veri punti caldi.

Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da parte di un ragazzo di 26 anni, senza lavoro, orfano di padre e con una madre in forte difficoltà a causa di una malattia grave e costosa da curare. Una situazione di povertà estrema, una situazione indegna della "civile" Italia in cui viviamo, una situazione di cui probabilmente non si curerà nessuno.

Noi delle opposizioni, quindi , dobbiamo fare un rigido esame di coscienza e tirarci su le maniche.

L'Italia che ritroveremo al "ritorno" dalle vacanze ci chiede un aiuto concreto affinché si possa tornare a governare questo grande paese che altrimenti rischia una pericolosa deriva.

Superiamo quindi questa brutta fase, mandiamo a casa un governo che da oltre due anni si occupa dei problemi propri e dei propri "affiliati", costruiamo davvero giorni migliori per la nostra Italia.

Per questo motivo chiedo ancora una volta ai cittadini, che domandano al PD una maggiore determinazione, di aver fiducia in questo partito che farà della serietà e della responsabilità due cardini imprescindibili.

Chiudo ricordando che, solo pochi mesi fa, l'etichetta di partito litigioso e diviso ci era costantemente affibbiata dalla maggioranza che irrideva ogni nostra discussione interna... ora la situazione si è totalmente ribaltata riconfermando la saggezza dei nostri nonni che chiedeva che si guardasse prima in casa propria... prima di criticare l'altrui.

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