sabato 27 giugno 2009

2° Convegno CISL FP Novara, tema la DONNA

La mia partecipazione

Novara – Oggi venerdì 26 giugno 2009 ho partecipato al 2° Convegno CISL FP Novara “Dal (sul) mondo femminile”. La mia esperienza lavorativa nella CISL è stata fondamentale, mi ha insegnato ad ascoltare ed a relazionarmi di fronte le diverse tematiche care al lavoratore. Oggi che sono parlamentare non dimentico di essere ancor prima che una donna inserita nell’ambito lavorativo una moglie, una madre ed una sorella. Se guardo a me stessa penso a tutti i problemi delle madri e delle mogli che devono gestire oltre il proprio lavoro anche la propria famiglia nella quotidianità. Se guardo mia figlia vedo nei suoi i problemi di tutte le altre giovani nel trovare un lavoro che possa garantire loro un futuro. Se guardo mia sorella invalida penso a tutti i malati come lei e alle loro famiglie di fronte ai disagi del proprio caro.
Il problema della donna nel mondo del lavoro non è risolvibile attraverso la sola flessibilità dei tempi, occorre una possibile promozione del ruolo lavorativo. Non basta né deve bastare l’introduzione delle quote rosa che rischiano spesso di ridurre il ruolo della figura femminile facendo credere sia inserita più per necessità che per merito, passo che comunque ritengo sia stato obbligatorio per un miglior cammino.
In una vera democrazia il ruolo lavorativo della donna è autorevole e produttivo: come dimostrano stati come nei paesi nord-europei quali Danimarca e Svezia il cui welfare evoluto è merito delle donne.
Ringraziando per l’invito la CISL FP Novara ed assicuro la mia presenza come richiestomi a seguenti incontri di approfondimento sul tema oggi discusso anche in gruppi più ristretti e la mia attenzione nei confronti del malcontento espressomi oggi delle donne pensionate insoddisfatte della loro situazione.
Concludo con un fatto personale accaduto ultimamente in Commissione Lavoro di cui faccio parte che mi ha molto commosso. È arrivata la lettera di una madre che ha perso il proprio figlio Matteo di soli 20 anni, morto in un barile di cera bollente, alla fine lei scriveva: “non si vive senza un figlio”. Questo è anche il mio appello al governo che sta stravolgendo il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 TUSL, TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO. Non abbassate la guardia!

Senatrice Franca Biondelli

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