domenica 3 agosto 2008

interrogazione sulle scuole dell'infanzia di Bogogno

BIONDELLI – Al Ministro dell’Istruzione e Università

Premesso che:

la Chiesa Parrocchiale S.Agnese di Bogogno (Provincia di Novara) ha ristrutturato l’Asilo Parrocchiale “Maria Bambina” con una spesa superiore ai 200 mila euro e ha ottenuto dal Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, il decreto di riconoscimento di Scuola dell’Infanzia Paritaria n. 3395 del 04/07/2008 per una monosezione di 18 alunni avendo tutti i requisiti di legge richiesti dalle normative e rispettando gli standard di superficie previsti (indice di superficie netta totale mq. 158,39 come da D.M. 18.12.1975 Tab. 5);

la predetta scuola è convenzionata da parecchi anni con il Comune di Bogogno;

gli abitanti del Comune di Bogogno sono ora 1.159;

il Comune di Bogogno, a sua volta, ha ricavato nell’edificio della Scuola Primaria (Elementare) che ospita 50 alunni, una sezione di scuola d’Infanzia statale che può ospitare fino a 25 bambini in un'unica aula di circa 40 mq. con all’interno i servizi igienici di circa 10 mq. senza antibagno senza rispettare i requisiti minimi richiesti dalle normative e gli standard di superficie previsti;

risulta che i ragazzi frequentanti la Scuola Primaria sono privati di spazi necessari e dovranno condividere gli stessi locali e più precisamente il locale adibito a mensa deve essere utilizzato anche come dormitorio per i bambini della Scuola d’Infanzia e l’attività didattica della Scuola Primaria è programmata per tener conto della presenza e di non arrecare disturbo, per le diverse esigenze, dei bambini della scuola d’infanzia specialmente quando riposano;

le esigenze degli alunni delle due Scuole sono completamente differenti anche sotto l’aspetto didattico;

nella predetta scuola d’Infanzia statale, priva dei requisiti più sopra indicati, sono iscritti 15 alunni ai quali è offerto un servizio non adeguato e rispondente alle norme sulla sicurezza e salute dei bambini;

l’apertura della Scuola d’Infanzia statale, priva dei requisiti minimi richiesti, impedisce alla Scuola Cattolica d’Infanzia paritaria di continuare la sua attività poiché non ci sono altri bambini;

l’Ente Pubblico, oltre a far rispettare, deve per primo applicare e rispettare le norme di legge sull’attivazione di qualsiasi servizio pubblico nell’interesse dei suoi utilizzatori;

si chiede di sapere:

se il Ministro è a conoscenza che nel Comune di Bogogno, paese di soli 1.159 abitanti e dove già esite una scuola d’infanzia paritaria recentemente autorizzata dal Ministero, è funzionante una scuola d’infanzia statale fino ad un massimo di 25 bambini senza l’osservanza dei requisiti minimi richiesti dalle normative e degli standard di superficie previsti e quali iniziative intende assumere.

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