Ho partecipato oggi, giovedì 10
aprile 2014, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze,
all'evento "Erasmus+2014-2020 - Cambiare vita, aprire la mente"
organizzato dal Ministero dell'Istruzione, dall'Università e della Ricerca, dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Indire, Isfol e Agenzia
Nazionale per i giovani. Il nuovo programma Erasmus+ 2014-2020, che integra i
sette programmi finora esistenti, viene avviato in un momento in cui nell’UE
quasi 6 milioni di giovani sono disoccupati, con livelli che in taluni paesi
superano il 50%. Nello stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di
lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere
personale con le qualifiche richieste. Ciò dimostra il sussistere di importanti
deficit di competenze in Europa. Erasmus+ affronterà questi deficit fornendo
opportunità di studio, di formazione o di esperienze lavorative o di
volontariato all’estero.
Cambiamento come evoluzione;
apertura come disponibilità mentale ad accogliere le novità, a confrontarsi con
le idee altrui. Aspetti fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi e di
tutto il continente europeo.
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