giovedì 5 febbraio 2009

intervento in commissione sul testamento biologico

3 febbraio 2009,
La senatrice BIONDELLI (PD), nel richiamare le drammatiche recenti vicende, sottolinea come sia emersa la necessita` di elaborare una disciplina in grado di offrire una risposta concreta alle problematiche specifiche del fine vita. Con riferimento ai disegni di legge in titolo, ritiene necessario innanzitutto pervenire all’elaborazione di un testo che incontri la massima condivisione da parte dei destinatari di tale disciplina, ricercando quanto piu` possibile una mediazione tra le diverse posizioni presenti all’interno del Parlamento, esprimendo l’auspicio di un confronto politico anche tra le diverse convinzioni etiche di cui i diversi Gruppi sono portatori.
Osserva al riguardo che la medicina e` giunta a un punto di progresso tale da poter mantenere in vita persone afflitte da gravi malattie, e destinate alla morte, pur in presenza di sofferenze non sedabili e in assenza di qualsivoglia prospettiva di regressione della patologia: si tratta di pazienti,
idratati e alimentati artificialmente, talvolta stimolati nella funzione cardiaca e in quella respiratoria. A suo giudizio tali malati esistono in uno «spazio intermedio», tra la vita e la morte: vi si trovano, nella quasi totalità dei casi, non per scelta, bensì per un concorso di prassi e tecniche mediche sottratte al loro controllo, senza possibilità alcuna di tutela giuridica
dei propri interessi.
Il testamento biologico consiste in una dichiarazione anticipata di volontà: un atto formale che consente a ciascuno, finché si e` nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, di dare disposizioni riguardo a futuri trattamenti sanitari per il tempo nel quale tali facoltà dovessero annullarsi o gravemente ridursi. Si tratta di un atto che può essere revocato dal firmatario in qualsiasi momento e che puo` prevedere l’indicazione di un fiduciario al quale affidare scelte che l’interessato non sarà più in grado di assumere. La liberta` terapeutica, di cui le dichiarazioni anticipate di volontà rappresentano un aspetto rilevante, ancorché parziale, esige l’individuazione
di un confine capace di salvaguardare la libertà dell’individuo di disporre della propria vita – e quindi anche del proprio corpo e della propria salute – dai condizionamenti che ad essa possono venire dal progresso della medicina e da una sorta di burocratizzazione del rapporto tra terapeuta e il paziente. Nel dichiararsi consapevole dei dubbi profondi che l’argomento suscita, ritiene necessario l’intervento di una disciplina volta a garantire la piena consapevolezza di chi sottoscrive il testamento, ad assicurarne la revocabilità in qualsiasi momento, ad indicarne un fiduciario in grado di modificare le direttive in rapporto ai progressi della scienza
medica.
Dopo aver dato lettura di un passo tratto dal Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica giugno 2005, sottolinea l’esigenza di una disciplina organica fondata su adeguati punti di equilibrio tra i fondamentali beni costituzionali coinvolti, non trascurando l’appello fatto pervenire anche alle Camere dal Movimento per la vita: si rende pertanto necessario il massimo sforzo di convergenza e di equilibrio tra le diverse posizioni. Ritiene necessario impedire l’accanimento terapeutico, sostenendo tuttavia che ogni persona abbia il diritto di essere aiutata a vivere senza forzare la natura.
Si sofferma quindi sul significato del valore della vita, a suo avviso analogo tra credente e non credente: la vita e` un dono e va rispettata. Ritiene tuttavia che la vita non possa essere prolungata all’infinito e che chiunque abbia il diritto di ricorrere a tutti i mezzi che la scienza mette a disposizione.
Con riferimento alla proposta di testo unificato, dando atto all’impegno profuso dal relatore, lamenta la mancanza di un esplicito richiamo all’articolo 9 della Convenzione di Oviedo, concernente la tutela delle volontà precedentemente espresse, nonché il mancato riferimento al comitato etico, quale organismo indipendente costituito nell’ambito delle strutture
sanitarie. Rileva quindi l’esigenza di prevedere che, nel caso in cui il soggetto non abbia espresso una dichiarazione anticipata di trattamento, le cure di fine vita debbano attenersi ai principi di precauzione e proporzionalità delle stesse in armonia con quanto previsto dal codice di deontologia medica.
Occorre quindi valutare l’opportunità di prevedere che la correttezza e la diligenza dell’operato del fiduciario siano sottoposti al controllo e alla valutazione del medico curante che ne risponda ai familiari. Occorre inoltre a suo avviso individuare una specifica disciplina per i soggetti minori e
per gli interdetti, sottolineando infine l’esigenza di valutare l’opportunità di specifiche iniziative a livello ministeriale, in merito alle modalita` d’intervento del medico nella formazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento e a campagne informative periodiche.

1 commento:

PAOLO ANTONIO ha detto...

GRAZIE PER LE SUE EQUILIBRATE CONSIDERAZIONI. LE RAPPRESENTO ALCUNE MIE:
1)NON E' UN DISCUTERE DEL SESSO DEGLI ANGELI DISQUISIRE TRA TRATTAMENTO TERAPEUTICO IN SENSO STRETTO, TRATTAMENTO DI VENTILAZIONE FORZATA, TRATTAMENTO DI IDRATAZIONE/NUTRIZIONE FORZATA? MI SEMBRANO TUTTI TRATTAMENTI CHE COMUNQUE ALLUNGANO LA VITA OLTRE IL SUO LIMITE NATURALE E DI CONSEGUENZA, IN CASO DI PLAUSUBILE IRREVERSIBILITA' DELLO STATO, DEBBA ESSERE RICONOSCIUTA FACOLTA' DI NON AVVALERSI DI TALI TRATTAMENTI;
2) NON VORREI CHE,UN PO' ALL'ITALIANA, IL DIRITTO DI NON AVVALERSI DEI TRATTAMENTI DI CUI SOPRA VADA A ESSERE LIMITATO DA PASTOIE BUROCRATICHE, COSTI, LACCI E LACCIUOLI NON STRETTAMENTE DOVUTI ALLA VERIFICA DELLA CONSAPEVOLEZZA DEL "PAZIENTE"; PERCHE' IL NOTAIO? NON SAREBBE PIU' SEMPLICE E GARANTISTA UNA DICHIARAZIONE TIPO "TESTAMENTO OLOGRAFO" CHE RIPORTI ANCHE LA FIRMA DEL MEDICO CURANTE (MAGARI AGGIORNATA PERIODICAMENTE) CHE ATTESTI DI AVER INFORMATO CORRETTAMENTE IL SUO ASSISTITO?
3) MI PUO' SPIEGARE LA COERENZA DI CHI NEL PD INVOCA LA PROPRIA LIBERTA' DI COSCIENZA PER VOTARE UN TESTO CHE OGGETTIVAMENTE LIMITA QUELLA ALTRUI?
AUGURI PER LA SUA ATTIVITA'
PAOLO ANTONIO