mercoledì 16 luglio 2008

ICI, Biondelli: "Dal governo risorse insufficienti per compensare i Comuni del taglio"

Dall'intervento in aula

"Il governo Berlusconi ha sottostimato l’importo da trasferire per compensazione ai Comuni per l’esenzione Ici". Lo denuncia la senatrice del Partito democratico Franca Biondelli intervenendo in Senato nel corso della discussione sul Ddl di conversione del decreto legge per la salvaguardia del potere d'acquisto delle famiglie.
"Il governo - continua Biondelli - si è dimostrato molto punitivo e penalizzante per gli Enti Locali che devono assicurare i servizi ai cittadini a non considerare sin d’ora, e per i successivi anni, l'incremento annuale vista la dinamica che ha avuto, negli ultimi dieci anni, il gettito che, tra l'altro, ha sempre continuato a crescita. Si dovrebbe quindi inserire la norma che prevede l’adeguamento annuale dell’importo da rimborsare, almeno nello stesso indice d’incremento registratosi negli ultimi quattro anni per il solo gettito Ici della prima casa che è stato pari al 3,29 per cento. Si dovrebbe rimediare alla sottostima iniziale per non scaricare ai Comuni i costi di un provvedimento del centrodestra dal sapore propagandistico. Solo assumendosi l’intero, effettivo costo, il governo non prevarica l’autonomia degli Enti Locali".
"Il decreto - aggiunge la senatrice del Pd - prevede inoltre la “…sospensione del potere delle Regioni e degli Enti Locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni d’aliquote di tributi a loro attribuiti con legge dello Stato…..”. Si tratta di una sostanziale riduzione della facoltà degli Enti locali di incidere sui margini disponibili della leva fiscale ed è questo un elemento che sicuramente crea loro gravi difficoltà per raggiungere e sostenere gli obiettivi finanziari. Ma è anche un limite rispetto al patto di stabilità che gli Enti locali devono rispettare, considerata anche la rigidità d’alcune voci di spesa degli stessi".
Sulla detassazione degli straordinari Biondelli sottolinea che "la misura deve essere estesa almeno anche ad alcuni settori del pubblico impiego quali le Forze dell’Ordine, le guardie penitenziarie, i vigili del Fuoco e al personale del servizio sanitario nazionale. Si tratta di lavoratori che quotidianamente assicurano il diritto alla salute e alla sicurezza ai cittadini con turni massacranti e grandi responsabilità. Le risorse per coprire la misura? Possono essere recuperate subito - conclude Biondelli - attingendo dai proventi dei beni sequestrati ai mafiosi".

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