martedì 19 giugno 2012

Interrogazione su revisioni circoscrizioni


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


BIONDELLI - Al  Ministro della Giustizia

La discussione sull’adozione di prime misure sul riordino e razionalizzazione delle circoscrizioni giudiziarie può generare nell’opinione pubblica, in generale, e negli addetti ai lavori, in particolare, sentimenti di preoccupazione, se non di allarme, qualora non fosse supportata da motivazioni chiare, razionali ed oggettive.

Tale “confusione” viene alimentata – anche – dalla circolazione di ipotesi riorganizzative, alcune delle quali presentano i caratteri dell’incomprensibilità logica; altre, invece, determinano profonde riflessioni, preoccupate, da parte di coloro che vivono quotidianamente il “sistema giustizia” e temono eventuali ripercussioni negative su un settore che è, dovrebbe essere e rimane uno dei cardini della convivenza civile.

Per quanto riguarda la mia Regione di provenienza (il Piemonte) in questi giorni circola con insistenza un’ipotesi che prevede la creazione di tre o quattro grandi “macro aree” (Torino, Cuneo, Novara e Alessandria), e l’assorbimento – da parte di Novara – di uno o più Tribunali limitrofi, individuati sulla base di criteri di distanza, di collegamenti etc..

Altra ipotesi, ovviamente alternativa, prevedrebbe un intervento in due tempi: dapprima, l’accorpamento di tutti i tribunali sub provinciali in capo al tribunale del capoluogo di provincia (ad es.: Casale, Tortona, Acqui Terme in capo ad Alessandria; Alba, Mondovì e Saluzzo in capo a Cuneo e così via). Novara, non avendo tribunali sub provinciali ma solo una sezione distaccata, Borgomanero, sarebbe destinata a rimanere nell’attuale condizione.
Successivamente, si penserebbe ad ulteriori accorpamenti tra tribunali di medie dimensioni, citando come esempio l’ unificazione di Biella e Vercelli.

Se tale dovesse essere lo scenario futuro, indubbiamente il Tribunale di Novara, per il quale sono stati compiuti investimenti di notevole entità economica ed – addirittura – a suo tempo era stata avanzata richiesta di riconoscimento di sede di Corte d’Appello, verrebbe a delinearsi come l’entità più piccola a livello regionale con il conseguente rischio di ulteriore depauperamento.

Attenti e sensibili operatori della giustizia, evidenziano il timore che tale soluzione sia inadeguata, non solo rispetto alla realtà della provincia di Novara e della città, ma, soprattutto, in rapporto alla realtà del numero di affari trattati, alla importanza dei fenomeni delinquenziali e criminali che si manifestano nel territorio e dei quali gli ultimi anni hanno registrato episodi e manifestazioni di particolare allarme ed in numero crescente.
La particolare posizione geografica di Novara e del suo territorio, la presenza di realtà “familiari” (già manifestatesi in passato e tornate ora di attualità) che aggrediscono il tessuto sociale ed imprenditoriale sano e ritengono di poter condizionare taluni aspetti della vita della collettività, non dovrebbero consentire in alcun modo di trasformare uffici giudiziari, che, pur con molte difficoltà, “tengono il passo e la posizione”, in poco più che presidi, se confrontati con quelle che potrebbero essere le prossime realtà organizzative della Regione.

La marginalizzazione degli apparati di risposta (perché, a quel punto, un dimensionamento del Tribunale e della procura potrebbe recare, come conseguenza, anche una seria contrazione delle forze di polizia e della loro composizione) verrebbe percepita anche dalla criminalità e lascerebbe tutta una realtà produttiva, di impresa professionale e la collettività esposte alla possibile virulenza dei fenomeni criminali ed illegali; già oggi, infatti, si verificano non sporadici casi di “turismo criminale” dalle vicine zone della Lombardia.

Tutto quanto sopra premesso e considerato,
si interroga il Sig. Ministro per sapere:
se abbia contezza della circolazione di ipotesi di riordino e razionalizzazione quali quelle sopra rappresentate;
se rispondono – nel merito – a verità le ipotesi sopra illustrate, soprattutto quella che prevedrebbe un forte ridimensionamento del ruolo e della presenza del Tribunale di Novara;
quali iniziative intenda adottare al fine di garantire, nel rispetto e nel perseguimento degli obiettivi della spendine review, la tutela di un territorio, quale quello di Novara, che potrebbe vedersi esposto in futuro – più che nel presente – a “colonizzazioni” da parte del tessuto criminale a tutto discapito di una realtà produttiva, sociale ed economica che – seppur con difficoltà – presenta i caratteri di una sana vivibilità.



13/6/2012
FRANCA BIONDELLI
LUIGI DE SENA

lunedì 18 giugno 2012

CEM il caso in parlamento


Un grazie particolare alla Senatrice Franca Biondelli
CEM :
IL CASO ARRIVA IN PARLAMENTO – il caso è sbarcato recentemente anche in Senato. Portato dalla senatrice democratica Franca Biondelli attraverso un’interrogazione rivolta al Ministro della Salute. “Il Centro – si legge nel documento – risulta essere tra i più importanti in Italia per la tipologia di assistenza rivolta anche a persone con handicap molto gravi”. La sua chiusura rappresenterebbe quindi “un danno per queste persone altamente disabili”. Da qui l’invito al ministro Renato Balduzzi ad “aprire un tavolo di confronto con le parti interessate della Cri e della Regione Lazio al fine di trovare la soluzione migliore per evitare la chiusura del Centro, rivedendo eventualmente la forma di accreditamento”. Contestualmente a questo, suggerisce Franco Donadio, “noi genitori stiamo spingendo affinché la Croce Rossa s’impegni a mantenere in piedi questo servizio, ottimizzando i costi”. Se risparmio deve esserci, è il senso, si trovi il modo di non farlo pagare ai disabili.

La Senatrice Franca Biondelli continua il percorso per aiutare il CEM, me lo ha promesso da quando ho avuto il piacere di conoscerla e portarla a visitare il CEM. Questa mattina sono andata ad un Convegno al Centro di Riabilitazione Santa Lucia, sapevo che c'era il Ministro Balduzzi. Mentre ero sul mezzo pubblico mi è arrivata una triste notizia che mi ha sconvolto, purtroppo è morta la mamma di Lucilla e Stefania, le due ragazze che vivono al CEM. Vi ho parlato di lei alcuni giorni fa, era disperata per le sue due figlie, aveva capito la gravità della sua malattia e mi aveva supplicato di continuare a lottare anche per lei. Questa notizia mi ha caricato ancora di più così, arrivata al Santa Lucia, il Ministro aveva appena cominciato la sua relazione dicendo che aveva poco tempo e che doveva andare via subito, mi sono messa in prima fila, davanti al palco, e ho alzato il braccio per chiedergli di parlare. I vari ospiti e relatori seduti accanto a lui erano molto imbarazzati del mio atteggiamento e mi facevano segno di non intervenire, mi si è avvicinata anche una persona per dirmi che non potevo intervenire ma io, imperterrita, ho cominciato a parlare del CEM e della necessità di un suo intervento per salvare il CEM e la Croce Rossa, poi mi sono avvicinata e gli ho chiesto di darmi la sua parola d'onore che sarebbe intervenuto per aiutarci, ci siamo stretti la mano ed è seguito un grande applauso mentre io piangevo e stavo sentendomi male per l'emozione. Sono stata avvicinata da due assistenti sociali del Santa Lucia che hanno voluto sapere cosa sta succedendo al CEM e mi hanno promesso che anche loro faranno in modo di aiutarci. Il Ministro è andato via e, anch'io, invece di rimanere al Convegno, sono andata al CEM per stare vicino alle ragazze che oggi hanno perso la loro mamma, il bene più prezioso che potessero avere. Un caro saluto a tutti (la mamma di Barbara)

venerdì 15 giugno 2012

Il ministro risponde all'interrogazione sui Vigili del Fuoco


Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04202


Atto n. 4-04202

Pubblicato il 6 dicembre 2010 
Seduta n. 468

Il ministro mi ha risposto, allego la risposta qui:

www.francabiondelli.it/Documento(55).pdf

Qui invece il testo dell'interrogazione che avevo presentato:

BIONDELLI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
è da molti anni ormai che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco versa in uno stato di profondo disagio operativo che ne sta pregiudicando inevitabilmente l'efficacia e l'efficienza nello svolgimento dei compiti ad esso assegnati;
in particolare, la mancanza di organici, unita alla carenza di fondi necessari a gestire le sedi di servizio ed il parco mezzi non consentono al Corpo di recuperare la piena efficienza ed operatività e stanno generando una generale flessione nella risposta alle diverse emergenze del Paese;
diversamente da quanto promesso, la mancata destinazione da parte del Governo in carica di risorse finanziarie adeguate ha ulteriormente aggravato la situazione e determinato non solo l'impossibilità di provvedere al completamento dell'organico ma anche la copertura delturnover;
fino ad oggi, l'annosa carenza è stata sopperita attraverso il massiccio impiego di personale discontinuo, a cui è stato riconosciuto lo status di precarietà e che solo parzialmente si è proceduto a stabilizzare a tempo indeterminato;
diversi concorsi interni per l'avanzamento in carriera del personale sono oggetto di ricorsi presso i TAR, in quanto sia le procedure che il merito degli avanzamenti risultano carenti sul piano legislativo;
numerosi ricorsi per i passaggi di qualifica del personale operativo sono stati accolti dai TAR ed altri son tutt'ora pendenti presso il Consiglio di Stato;
considerato che:
sono pervenute all'interrogante diverse segnalazioni di irregolarità che si sarebbero verificare presso gli uffici dei comandi provinciali dei Vigili del fuoco relativamente alla gestione delle attività prestate dal personale fuori dall'orario ordinato (come vigilanze, attività ai sensi della legge n. 626 del 1994, formazione); in particolare, si segnala poca chiarezza e trasparenza nella distribuzione del lavoro straordinario che verrebbe assegnato senza alcun criterio e a vantaggio di pochi;
inoltre, numerose irregolarità si segnalano in ordine al trasferimento di personale operativo da un comando all'altro del Corpo; a tal proposito si segnala il caso del vigile Francesco Paolo Favara, che, trasferito momentaneamente dal comando di Bologna a quello di Palermo ai sensi dell'articolo 35 del Contratto collettivo nazionale di lavoro (in base al quale si prevede la possibilità del trasferimento per 60 giorni) termine largamente superato, a tutt'oggi dal 2006 si trova assegnato al comando di Bologna, ma opera ancora a Palermo;
relativamente al concorso per l'assunzione di 814 unità nella qualifica di Vigile del fuoco bandito nel 2008 e che si sarebbe dovuto concludere entro l'anno 2010, si apprende che sarebbe intenzione del Governo ridurre a 643 i posti messi a concorso,
si chiede di sapere:
come il Ministro in indirizzo intenda intervenire per salvaguardare un livello qualitativo adeguato al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco garantendo, con la massima sollecitudine, le risorse umane necessarie allo svolgimento dell'insostituibile ruolo assegnatogli;
in particolare se a tale fine non si ritenga di dover procedere con la massima urgenza a nuove assunzioni di personale, con esaurimento di tutte le graduatorie vigenti;
quali iniziative intenda adottare affinché da parte dei diversi uffici dei comandi provinciali diffusi sull'intero territorio nazionale venga garantita una maggiore trasparenza nella gestione ovvero nella distribuzione al personale delle ore di lavoro straordinario;
quali misure intenda adottare affinché la mobilità ordinaria e straordinaria del personale avvenga sempre nel rispetto di quanto disposto dalla normativa vigente in materia.

mercoledì 13 giugno 2012

ASILO BORGOMANERO: BIONDELLI (PD) 'ACCOGLIERE TUTTI I BAMBINI:



"Tutti i bambini di Borgomanero hanno diritto di frequentare la scuola materna. La missione della Scuola è di accogliere tutti i bambini senza nessuna discriminazione di cittadinanza secondo quanto previsto dalla nostra Costituzione e ribadito nelle convenzioni internazionali". Lo afferma la senatrice del Pd Franca Biondelli. 
"La giustificazione dell'esclusione dal servizio scolastico di alcuni  bambini, quasi tutti stranieri, per mancanza di posti disponibili e ora in lista di attesa, e selezionati secondo criteri che si dicono 'consolidati'  come è avvenuto nella scuola materna di Borgomanero, pone anche il problema della grave carenza di sezioni .  I criteri di ammissione vanno rivisti alla luce di  nuove realtà sempre più frequenti nel nostro Paese. Credo perciò sia utile rivedere   la delibera e trovare il modo per accogliere tutti i bambini senza nessuna discriminazione", conclude la senatrice Biondelli.

Vicina alle famiglie delle vittime "giovani" della strada

Questa sera ho partecipato, a Roma, ad una fiaccolata in memoria delle tante vittime giovani della Strada.

Ringrazio di cuore le famiglie, in particolare la signora Croce, che mi hanno invitato a questo momento di riflessione.

Ancora oggi sono tante, troppe, le vite spezzate dall'errore di un istante, dalle disattenzioni, dalle condotte pericolose di quelli che si mettono al volante noncuranti del loro stato.

Il compito della politica è di porre attenzione a questo grave fenomeno e agire, al più presto: pene più severe per chi compie reati di questo tipo ma anche, anzi, soprattutto migliore educazione alla consapevolezza.

giovedì 7 giugno 2012

Interrogazione sulle Trivellazioni a Carpignano



BIONDELLI -  Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dello Sviluppo economico, al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell’Agricoltura per sapere, premesso che:

la Divisione Exploration  & Production di ENI  S.p.a. ha presentato nel mese di marzo u.s. presso i competenti uffici della Regione Piemonte, della Provincia di Novara e del Comune di Carpignano Sesia gli atti relativi alla realizzazione di un progetto denominato “Carpignano Sesia 1” che prevede la perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca e lo sfruttamento del petrolio;

le attività previste dal progetto sono le seguenti: allestimento della postazione del pozzo Carpignano Sesia 1 per ricevere l’impianto di perforazione; perforazione del pozzo di ricerca, completamento, spurgo e prove di produzione; ripristino territoriale parziale (in caso esito positivo) e messa in sicurezza del pozzo; chiusura mineraria del pozzo e ripristino territoriale totale (in caso di esito negativo);

in base alla normativa nazionale vigente D.Lgs 152/06 e s.m.i. “Norme in materia ambientale” e della L.R. 40/1998 e dalla DGR 63_11032_09 il progetto è assoggettato a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale;

in sede di conferenza dei servizi, tenutasi in data 24 aprile 2012 per la valutazione del progetto, il sindaco del Comune di Carpignano Sesia ha espresso preoccupazione in merito alla localizzazione e al possibile impatto ambientale dell’opera succitata; il sindaco del Comune di Ghemme ha espresso parere negativo motivato; l’ASL ha rilevato l’opportunità di una valutazione circa la localizzazione dell’impianto e le possibili alternative; l’ARPA Piemonte ha richiesto chiarimenti in relazione ai parametri ambientali e all’area interessata;

la popolazione locale ha presentato al Sindaco del Comune di Carpignano Sesia una raccolta di firme  per indire un referendum sul progetto e in data 17 aprile ha costituito ufficialmente un comitato, denominato DNT (difesa nostra terra) finalizzato al contrasto del progetto; 

qual’ è la posizione dei ministri interrogati in relazione al progetto denominato “Carpignano Sesia 1” e come intendono intervenire a tutela dei cittadini, dell’integrità territoriale e della produzione agroalimentare della zona, di cui l’interrogante segnala la produzione vinicola quale eccellenza che conferisce al territorio una sua unicità come il suo patrimonio storico e culturale.

sabato 2 giugno 2012

Un buon 2 Giugno a tutti

Colgo l'occasione per augurare a tutti un buon 2 Giugno. La festa della Repubblica quest'anno, in questo difficile momento, reso ancora più grave dai fatti dell'Emilia, ci deve riportare al significato autentico di questa ricorrenza.

Torno nuovamente a ribadire mia vicinanza a tutti i cittadini duramente colpiti da questo sisma e il plauso ai tanti volontari che si stanno adoperando per superare questa crisi.

Nella giornata di domani sarò a Torino e parteciperò ad un'importante convegno sull'Autismo.

Il tema dell'Autismo non è affrontato a dovere dalla nostra legislazione e proprio con un disegno di legge che ho presentato in Senato e che è in discussione, si vogliono colmare alcune lacune e sostenere, in modo particolare, le tante famiglie che convivono quotidianamente con esso.