venerdì 20 marzo 2009

ISPAM: Onlus aiuta disabili mentali gravi nel nostro territorio

Sabato 14 marzo ho partecipato a serata benefica dedicata a un’importante realtà presente sul nostro territorio l’ISPAM (INIZIATIVE E STUDI PSICOSOCIALI AMELIA MONASTRA) che ha sede a Borgomanero. L’ISPAM è un’associazione onlus, acronimo di organizzazione non lucrativa di utilità sociale, che lavora con disabili mentali gravi. Il suo principale obiettivo è quello di aiutare le persone a ritrovare un ritmo di vita “normale”, per potersi reinserire nella società. L’organizzazione non vuole che i malati si sentano come in ospedale, ma che si sentano come a casa, per questo tutto funziona come in una famiglia, per far ritrovare i piccoli gesti della vita quotidiana affinché, dopo il loro passaggio in questa casa, possano iniziare una nuova vita. Sono presenti dei medici e delle infermiere che seguono e aiutano i pazienti quando vi è necessità.
Ciò che mi ha colpito maggiormente di quanto ho ascoltato è la delicata situazione in cui si trova a vivere il malato che a causa di questa malattia troppo spesso perde l’affetto della famiglia nel momento più duro, quello del vero bisogno. È chiaro quindi che la strada in questo modo viene resa ancor più difficile.
Pur sentendomi molto vicina alle associazioni di volontariato, che si prodigano con ammirevoli amore e passione nell’aiutare i più bisognosi, non posso che esprimere il mio disappunto per la presente mancanza d’assistenza territoriale. In aggiunta ai pazienti dell’ISPAM, sono troppi i malati afflitti dal morbo di Alzheimer, i disabili e gli anziani a cui occorre ancora più sostegno territoriale perché non si sentano soli a combattere una malattia e situazioni disagevoli troppe volte più grandi di loro. Così non va bene. È necessario un intervento perché il territorio necessita di più attenzione.
Concludo, ribadendo la mia stima, ringraziando l’onlus per aver voluto rendermi partecipe di questa importante iniziativa che mi trova pienamente favorevole perchè è importante e ammirevole il lavoro finora svolto. Voglio però ricordare le realtà dei malati afflitti dal morbo di Alzheimer, i disabili e gli anziani che meritano assolutamente una riflessione e risposte più soddisfacenti. Spero con questo articolo di contribuire a far crescere l’interesse.


Franca Biondelli

Nessun commento: