INTERROGAZIONE ORALE CON CARATTERE D'URGENZA AI SENSI DELL'ART. 151 DEL REGOLAMENTO
BIONDELLI – Al Ministro del Lavoro
Premesso che:
la Provincia di Novara sta attraversando una gravissima crisi occupazionale che si acuisce di giorno in giorno con pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali stanti le gravi difficoltà che le imprese locali stanno registrando per continuare a rimanere ancora operativi nei loro specifici settori produttivi;
questa crisi ha già coinvolto diverse imprese e ora sta interessando la S.p.A. IMIT di Castelletto Ticino fondata nel lontano 1917 specializzata nelle soluzioni per la termoregolazione civile e industriale con un’immensa vastità di prodotti che vanno dai cronotermostati elettronici, alle valvole per il gas, alle schede di controllo, ai termostati meccanici, ecc. e quasi tutti i costruttori di caldaie e di elettrodomestici sono, o sono stati, clienti IMIT;
il livello occupazionale dell’IMIT a Castelletto Ticino è costituito da 230 persone e il 70% di queste sono donne con un considerevole e nefasto impatto che avrebbe nel territorio per la preannunciata chiusura dello stabilimento;
le lavoratrici e i lavoratori con il forte sostegno delle OO.SS. hanno dichiarato lo stato d’agitazione per la tutela dei loro posti di lavoro e hanno chiesto, con un pressante e forte invito alle Forze politiche locali, di farsi carico del problema occupazione nel novarese e nello specifico per la tutela di tutti i posti di lavoro dell’ IMIT.
si chiede che:
il Ministero convochi urgentemente le parti per esaminare la grave crisi che ha colpito la S.p.A IMIT di Castelletto Ticino e favorisse una soluzione per la difesa dei 230 posti di lavoro costituiti dal 70% da manodopera femminile che diversamente creerebbe gravi tensioni nella comunità locale perché sarebbero espulse dal lavoro senza una prospettiva di un loro reinserimento nel mondo produttivo.
Roma, 17 settembre 2008
mercoledì 17 settembre 2008
venerdì 12 settembre 2008
Spazioper: lavoriamo tutti insieme per mantenerlo in vita
La senatrice Franca Biondelli è dispiaciuta e preoccupata per la chiusura di SpazioPer.
“Non metto assolutamente in discussione la sentenza” afferma la senatrice “Ma la chiusura di SpazioPer è una grave perdita per i giovani di Borgomanero e per la città in generale”.
“In questi anni Spazioper ha portato avanti con successo la trasformazione di un’area degradata in un luogo di aggregazione , è stato un importante punto di riferimento per i ragazzi, e non solo. Non dobbiamo dimenticare i numerosi eventi culturali e le iniziative di impegno civile tra cui voglio ricordare quelle contro la mafia insieme a Libera e con i ragazzi di Locri.”
“Spazioper è stata un’esperienza molto significativa ed anche innovativa,” continua la senatrice “non a caso è noto e apprezzato anche al di fuori di Borgomanero e della Provincia. I centri di animazione sociale scarseggiano, non possiamo permetterci di perdere anche i pochi che funzionano bene.”
“Auspico quindi un impegno di tutti gli amministratori,” conclude “indipendentemente dagli schieramenti, per cercare una soluzione che, nel rispetto delle esigenze di tutti e possibilmente anche con l’aiuto di un po’ di tolleranza, permetta a Spazioper di continuare a esistere.”
“Non metto assolutamente in discussione la sentenza” afferma la senatrice “Ma la chiusura di SpazioPer è una grave perdita per i giovani di Borgomanero e per la città in generale”.
“In questi anni Spazioper ha portato avanti con successo la trasformazione di un’area degradata in un luogo di aggregazione , è stato un importante punto di riferimento per i ragazzi, e non solo. Non dobbiamo dimenticare i numerosi eventi culturali e le iniziative di impegno civile tra cui voglio ricordare quelle contro la mafia insieme a Libera e con i ragazzi di Locri.”
“Spazioper è stata un’esperienza molto significativa ed anche innovativa,” continua la senatrice “non a caso è noto e apprezzato anche al di fuori di Borgomanero e della Provincia. I centri di animazione sociale scarseggiano, non possiamo permetterci di perdere anche i pochi che funzionano bene.”
“Auspico quindi un impegno di tutti gli amministratori,” conclude “indipendentemente dagli schieramenti, per cercare una soluzione che, nel rispetto delle esigenze di tutti e possibilmente anche con l’aiuto di un po’ di tolleranza, permetta a Spazioper di continuare a esistere.”
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