sabato 30 novembre 2013

TOUR LEGALITA’: «LE INFILTRAZIONI UN PROBLEMA SOTTOVALUTATO»


Questa mattina all’inaugurazione del restauro del Battistero di San Giovanni ad Agrate Conturbia. Nel pomeriggio a Borgomanero alla torretta confiscata alle mafie.

Giornata ricca di avvenimenti quella di oggi sul territorio della provincia di Novara. Questa mattina si è inaugurato il restauro conservativo del battistero di San Giovanni ad Agrate Conturbia. Un appuntamento a cui hanno partecipato molti sindaci del territorio e i rappresentanti religiosi della diocesi di Novara. «Per noi un appuntamento molto importante per il nostro territorio – ha sottolineato il sindaco Angelo Gatti – un’opera che si attendeva da tempo e che potrà dare un valore aggiunto alla nostra cittadina. Ringrazio tutti i presenti per aver partecipato a questo importante appuntamento così come l’On. Franca Biondelli sempre presenti alle iniziative sul nostro territorio». «Mi complimento con il sindaco Gatti – ha dichiarato invece l’On. Biondelli – per il grande lavoro e l’impegno preso per il suo paese. Mi complimento con Don Manera per quanto sta realizzando».

Alle 12.30 l’attenzione si è spostata a Borgomanero dove ha fatto tappa il tour della legalità organizzato dal comitato del Partito Democratico che sostiene la candidatura di Matteo Renzi per la segreteria del partito. Il Tour, coordinato in prima persona dal consigliere provinciale Fabrizio Barini, ha toccato punti nevralgici del nostro territorio come il castello di Miasino e le cave di Romentino. A Borgomanero è stata fatta visita alla torretta confiscata alla mafia e che ancora oggi non può essere destinata ad uso pubblico a causa di una ipoteca che vincola il bene. Alla simbolica visita hanno partecipato il consigliere comunale Hassan Pagano, il neo eletto segretario cittadino del Partito Democratico Giuseppe Milione, Domenico Rossi di Libera e il senatore Franco Mirabelli componente della Commissione antimafia. «Oggi – ha dichiarato il senatore Mirabelli – abbiamo affrontato e verificato problemi legati alle cave, ai beni immobili. Vi è la necessità di un intervento legislativo che possa risolvere le ipoteche in maniera più netta e possa far alzare l’asticella delle restrizioni per la partecipazione agli appalti di aziende che hanno attività poco chiare. Vi è la necessità di un accordo fra tutte le istituzioni per fare questo. I prossimi 16 e 17 dicembre saremo a Milano per tenere un incontro della Commissione antimafia per dimostrare che fra i grandi temi da affrontare vi sia proprio il nord Italia». «In questi territori di confine – ha spiegato invece Domenico Rossi rappresentante di Libera Novara – l’attenzione deve raggiungere livelli molto alti. Fra Piemonte e Lombardia c’è il rischio che si vengano a creare quelle zone d’ombra che possano dare spazio ad attività illecite. Per quel che riguarda le cave vi è la necessità che si blocchi la nuova legge regionale in materia, una legge che va esattamente nella direzione opposta di quella da noi indicata. Per quanto riguarda gli immobili viviamo situazioni incredibili, irrisolta ancora la situazione del castello di Miasino nonostante si siano accesi i riflettori nazionali, e anche qui a Borgomanero, sono anni che io cerco di entrare nella torretta per poterne valutare le condizioni e la struttura. In tutti questi anni dalla confisca, non c’è stato un vero e proprio interesse da parte dell’amministrazione comunale affinché questo bene possa ritornare ad essere della comunità. Vi è anche la necessità di un intervento legislativo che possa agevolare lo svincolo da tutte le ipoteche». «Dobbiamo renderci conto – ha concluso l’On. Franca Biondelli – che la criminalità organizzata è presente anche qui al nord e si è radicata in settori strategici come l’edilizia e la sanità. Essendo il territorio novarese terra di confine, la criminalità organizzata potrebbe tenerlo pericolosamente in considerazione in vista di Expo 2015, un appuntamento su cui le mafie possono rivolgere la loro attenzione. In questi anni le istituzioni e anche l’opinione pubblica, hanno sottovalutato il rischio della presenza mafiosa al nord. C’è stato sicuramente anche un ritardo delle istituzioni che devono dare subito una risposta. Oggi il Partito Democratico ha dato un forte messaggio sia all’opinione pubblica che alla nuova giovane classe dirigente del partito. Oggi, con una crisi così forte, i pericoli sono molteplici. Accedere a un credito legale diventa sempre più difficile e i gruppi criminali si specializzano in prestiti a usura. Il gioco d’azzardo si stanno sviluppando in maniera considerevole sul nostro territorio. Oltre a voler ringraziare tutti gli organizzatori e i promotori di questo tour della legalità voglio sottolineare l’importante lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dai magistrati che sono costantemente in prima linea su questo fronte e che vanno aiutati dalle istituzioni e dai cittadini».



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