giovedì 26 marzo 2009

Amianto alla Bemberg: il mio intervento immediato presso il Ministero

Sullo stabilimento gozzanese della Bemberg in provincia di Novara, produttrice di uno dei fili tessili più noti al mondo si è abbattuta una tegola pesantissima. Oltre alla chiusura della fabbrica con gravi ripercussioni sui posti di lavoro per i 400 dipendenti, il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ASL di Novara (Spresal) è intervenuto su richiesta già avanzata dagli operai in tempi non sospetti, in cui il rischio di chiusura definitiva dello stabilimento era ancora lontano. Il dott.Calò, dirigente responsabile dello Spresal ha dichiarato: “nello stabilimento della Bemberg vi sono grandi quantità di amianto. Ce n’è dappertutto in tutti gl’impianti. Dai rilievi che abbiamo fatto si capisce che non è mai stato fatto niente oppure che gl’interventi fatti lasciano molto a desiderare. Abbiamo ritrovato dell’amianto occultato in malo modo, buttato in magazzino o in altro locale in disuso.”
Ricordo che il mesotelioma (un particolare tipo di tumore che colpisce chi entra in contatto con le polveri di amianto) si manifesta anche dopo decenni dall’effettiva esposizione alle polveri della sostanza.
Condivido la forte preoccupazione degli operai e della popolazione gozzanese e limitrofa in virtù del fatto che l’amianto è stato trovato anche all’aperto richiuso in sacchi rotti. Memore della tragica vicenda Eternit nel casalese mi sono subito attivata con un intervento presso la commissione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, personalmente con il Ministro M.Sacconi e il sottosegretario P.Viespoli presentendo un'interrogazione urgente presso la commissione del lavoro chiedendo quali iniziative intenda il Ministero porre immediatamente in essere per la salvaguardia e tutela della salute dei lavoratori e della popolazione interessata già duramente colpita dalla perdita dei 400 posti di lavoro, perché non deve assolutamente accadere un altro caso Eternit. Ribadendo quindi la mia preoccupazione esprimo la mia vicinanza verso questi cittadini a cui deve assolutamente arrivare una risposta immediata, perché oltre la beffa non vi sia il danno.
Franca Biondelli

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